Palermo – La sera del 4 settembre 2012, al Teatro di Verdura, l’Orchestra Jazz Siciliana della Fondazione Brass Group (OJS), diretta dal Maestro Riina, ha deliziato ancora una volta gli spettatori con la sua musica. All’evento era presente anche il Presidente del Brass Group, il Maestro Garsia, che ci ha concesso un’ audiointervista in cui spiega cosa è accaduto dopo le proteste contro i tagli finanziari che la Fondazione sta subendo e di cui Trinacrianews si era già interessata in precedenza per sensibilizzare gli organi competenti (vedi nostro articolo precedente).
Ai nostri microfoni il Maestro ha dichiarato che nulla si è fatto dopo le proteste, nemmeno con l’appoggio della vocalist torinese Roberta Gambarini che ha offerto un concerto ai cittadini palermitani per sostenere la protesta (vedi nostro precedente articolo). Il Maestro Garsia ci ha informati che proprio il 4 settembre ha incontrato l’Assessore Francesco Giambrone, un incontro visto come proficuo in quanto è stato annunciata l’opportunità che l’amministrazione comunale partecipi come socia della Fondazione per concedere, dice il Maestro, in comodato d’uso il complesso dello Spasimo che assicurerebbe un tetto alle attività didattiche; senza dimenticare, però, che il Comune esigeva fino a qualche tempo fa un’indennità di occupazione e dei canoni di locazione che adesso non potrebbero essere più sostenuti. Adesso, grazie alla situazione che si sta profilando con la nuova amministrazione comunale, sembra chiaro il rispetto e l’alta considerazione verso il Brass Group e ciò ridona speranza.
Il Maestro ci ha parlato anche dei prossimi progetti. Dal 3 settembre il Brass Group ha aperto le iscrizioni alla scuola di musica e, inoltre, in autunno, proprio grazie all’intesa con l’amministrazione comunale che assicurerà i locali dello Spasimo, sarà possibile di nuovo ospitare i grandi artisti musicali.
Prima di salutarlo però il Maestro Ignazio Garsia prende un impegno con la comunità palermitana: tenere aperto il Real Teatro Santa Cecilia per farne un luogo dove svolgere le proprie attività musicali. Un impegno che vuole mantenere e, dalla tenacia che traspare dalla sua voce, di sicuro riuscirà a osservare.
Prima dell’inizio del concerto abbiamo rivolto qualche domanda al Maestro Riina sull’educazione al jazz della comunità palermitana. Il Direttore d’Orchestra spiega che la società palermitana è stata esposta a un percorso che inizia dagli anni 70 con il vecchio jazz club di Palazzo Butera per finire con i concerti al cineteatro Metropolitan e alle stagioni orchestrali che vanno dal 1985 in poi, un affinamento del gusto estetico-musicale che la città ha colto e a cui ha risposto bene.
Il modo per sensibilizzare le persone, secondo Riina, è quello di fare musica insieme, di improvvisare, nonostante le strutture armoniche precise, è importante esprimere al meglio le idee musicali, insomma, fare, appunto, musica. L’orchestra Jazz Siciliana rappresenta -afferma Riina – il fiore all’occhiello della nostra regione. Essa è un patrimonio riconosciuto da grandi solisti come Carla Bley, Steve Swallow, Toshiko Akiyoshi, Gunther Schuller e Bob Wilber e a causa di un momento storico finanziariamente funesto si rischia così di seppellire la prestigiosa Orchestra rendendo vani i sacrifici compiuti nel corso della storia del Brass Group.
Il percorso musicale di stasera – infatti – s’ispira all’esperienza musicale che l’orchestra ha fatto nel corso della sua esistenza. Il titolo Latin Explosion evoca, infatti, una serata veramente esplosiva.
Il momento musicale si è aperto con Sandunga di Arturo Sandoval con il notevole passaggio da solista del maestro Sergio Munafò alla chitarra, per proseguire con un brano di Lucho Gonzales Rumbeando con il solista Roberto Brusca al piano, maestro dal talento eccezionale con delle mani che scorrevano sul piano in maniera talmente veloce che sembrava quasi lo accarezzasse e, poi ancora, Sergio Munafò alla chitarra e il maestro Gianpiero Risico al sax. Altri tre brani di A. Sandoval hanno arricchito la prima parte dell’esecuzione dell’OJS con Funky Cha Cha Cha e Mam-Bop con il tmaetro Fabio Riina alla tromba, al sax Gianpiero Risico e Roberto Brusca al piano. Il brano che segue è stato scritto da chi questa orchestra l’ha fondata , il brano dal titolo “Marianela” ha un arrangiamento del Maestro Ignazio Garsia – così il Maestro Riina ha aperto il successivo momento musicale: particolarmente bello, con una melodia a tratti malinconici e a tratti gioiosi che ha suscitato emozioni nella platea. Nel brano Rhapsody In Blue di George Gershwin, arrangiato da Eumir Deodato il pianista Roberto Brusca ha fatto da protagonista con la sua performance insieme al solista Francesco Marchese al sax.
Il prossimo brano è stato scelto per diversi motivi, in particolare due. -Ha affermato il Mestro Riina durante il concerto – Il primo motivo è perché ho avuto la fortuna di suonare in qualità di trombettista con Carla Bley e Steve Swallow, gli autori di questo brano e il secondo motivo perché ad eseguire il brano “Dream So Real” sarà il nostro primo trombone, Salvatore Pizzurro. Un brano sicuramente toccante e, osservando la platea, si poteva notare come questa sembrava incantata da quella musica che sembravano quasi delle voci che coccolavano.
La prima parte del programma si è chiusa con un brano molto caro al Direttore d’Orchestra poiché scritto a quattro mani con Francesco Buzzurro: Viento Caliente. Questo brano, suonato anche nel bellissimo Teatro di S.Cecilia – caro al Maestro Garsia – ha del “carattere”, è frizzante e bello, impossibile stare fermi con i suoi ritmi accessi, grazie anche al bellissimo assolo del maestro Sebastiano Alioto alla batteria e al maestro Sergio “Guna” Cammalleri alle percussioni e, infatti, ha portato al pieno coinvolgimento della platea che lo accompagnava con il ritmo delle mani.
La seconda parte del programma si è aperta con un altro brano di Arturo Sandoval Brass Man’s Holiday che ha un inizio con toni molto melodici per culminare in un’esplosione di musica con il momento di Cammalleri alle percussioni.
Il concerto è continuato con l’esecuzione di In the Still of the Night del maestro Giacomo Tantillo, primo classificato al premio Massimo Urbani 2012, che si è formato al Brass. Oltre al maestro Tantillo, altro protagonista del brano è stato il primo sax tenore dell’Orchestra, il maestro Claudio Giambruno. In questo brano, divertente e allegro, le percussioni hanno tenuto la scena con forti ritmi scanditi dal percussionista intramezzati da motivi vocali che intrattenevano e rendevano partecipativa la platea.
Il prossimo brano ha una trama molto espressiva – dichiara sempre durante il concerto il Maestro Riina al microfono – eseguito da Vito Giordano, direttore della scuola del Brass Group. Si è trattato di Hospital Blues di Tom Kubis.
E’ stata poi la volta di Manteca di Curtis Fuller e Dizzy Gillespie e arrangiato dal Maestro Riina, con assoli stupefacenti di Roberto Brusca, Salvatore Pizzurro al trombone e Vito Giordano alla tromba.
Per concludere la serata, a grande richiesta dal pubblico, il Maestro ha eseguito Also Sprach Zarathustra di Richard Strauss e arrangiato da Eumir Deodato, il brano famosissimo utilizzato come colona sonora di 2001: Odissea nello Spazio che ha fatto emozionare il pubblico di ogni età con la fantastica esecuzione di Salvatore Pizzurro al trombone.
Una serata davvero emozionante con un pubblico che ha dimostrato il proprio affetto e apprezzamento con un lungo applauso. Affetto che in questi momenti d’incertezza aiuta ad andare avanti a testa alta affinché il Brass Group continui ancora ad esistere, a insegnare e a diffondere la propria musica riconosciuta e apprezzata da artisti di fama internazionale e conosciuti in tutto il mondo. E’ importante, allora, conservare e tutelare questo “fiore all’occhiello” affinché la sua esistenza non rientri in logiche capitalistiche che possano soltanto farla appassire.
Le domande poste al Maestro Garsia sono:
Ascolta l’audiointervista
- 1. Maestro, sappiamo che il Brass sta subendo numerosi tagli dalla Regione, tanto da indurvi a protestare più volte, con il sostegno anche di Roberta Gambarini, la prestigiosa vocalist torinese. I lettori si chiedono se la vostra protesta continuerà ancora e in che modo e soprattutto cosa avete ottenuto.
- 2. Parlando delle attività: quali sono i prossimi progetti che ha in cantiere il Brass Group?
Le domande poste al Maestro Riina sono:
Ascolta l’audiointervista
- 1. Secondo la sua personale esperienza, come risponde il contesto sociale palermitano alla musica jazz?
- 2. Roberta Gambarini ha affermato che <<è importante che le persone siano esposte alla musica jazz>>; qual e, secondo lei, il modo per sensibilizzare il più possibile le persone a questa tipologia di musica?
- 3. Riguardo al concerto di stasera, qual è il motivo di questa scelta “Latin Explosion”?
Quali sono i prossimi progetti che ha in cantiere l’Orchestra Jazz Siciliana?