Palermo – Il 28 settembre all’Orto Botanico di Palermo si è tenuto l’evento Light 2012, la “Scienza in prima pagina- Science on breaking news” (http://www.eventolight.it/), in contemporanea con Roma e altre 200 città europee, nell’ambito della rassegna “La notte dei ricercatori”, promossa dalla Commissione Europea. Un’occasione – come ha affermato il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Roberto Lagalla – per abbattere i paletti e mostrare alla città che cosa si sviluppa all’interno dei dipartimenti dell’Ateneo.
Grazie al consorzio tra il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), una società privata che si occupa di design e comunicazione come Triplan e grazie al “Pon Ricerca e Competitività 2007-2013”, che sostiene progetti nel campo della ricerca scientifica, competitività, dell’innovazione industriale, l’evento è stato sicuramente vincente. Una folla di curiosi ha invaso i viali del meraviglioso giardino e girovagando tra un gazebo e l’altro ha potuto immergersi in un mondo nuovo, fatto di provette, azoto liquido, marmitte catalitiche e telescopi per guardar le stelle.
Rossella Palomba, ricercatrice dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) del Cnr e coordinatrice del progetto Light 2012 ci ha spiegato: L’idea non è quella di far venire la gente nei laboratori, al Cnr, ma al contrario portare la scienza ai cittadini, “contaminando” luoghi solitamente deputati ad altro. La scienza è un emozione da vivere e non da raccontare. Come la carne in vitro, non basta raccontarla. Bisogna mettere la gente in condizione di partecipare.
Il pubblico ha potuto così sperimentare su di sé gli effetti dell’inquinamento ambientale all’interno della “Camera dello smog”, dove una nuvola di fumo ha avvolto lo spettatore, bombardato da immagini sullo schermo e suoni che lo lasciavano alla fine fortemente stressato. È stato possibile approfondire temi come la nascita di una proteina, il differenziamento muscolare, la levitazione magnetica e capire come sia possibile trasformare i rifiuti organici in nuovi materiali eco-sostenibili.
Durante la nostra visita abbiamo avuto il piacere di incontrare alcuni ricercatori.
Serena Iacono Isidoro e Anna Lo Bue, rispettivamente medico e psicologo dell’IBIM (Istituto di biologia e Immunologia molecolare del Cnr) si occupano di disturbi respiratori durante il sonno e in particolare delle apnee notturne. Le due ricercatrici ci hanno spiegato come l’apnea notturna sia spesso una malattia sottovalutata, che può portare se non diagnosticata in tempo a infarti, ictus, malattie cerebro-vascolari. Stasera – ci hanno raccontato le ricercatrici – ci avviciniamo al pubblico della nostra Palermo per far comprendere l’importanza di questa patologia, che pur verificandosi nel sonno ha delle ripercussioni pesanti nella vita di tutti i giorni, come un tono dell’umore un po’ più basso, sonnolenza durante il giorno, irritabilità, difficoltà nel concentrarsi, disturbi della memoria.
Tiziana Masullo è una ricercatrice dell’IAMC (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Cnr) e insieme ad Angela Cuttitta ci ha proposto un innovativo percorso gastronomico fatto di alghe marine e alimenti “non convenzionali”, che hanno un contenuto di acidi grassi polinsaturi, di vitamine, di omega 3 pari a quelli del pesce, della carne e delle verdure. Oggi presentiamo al pubblico un pancarré con un pesto di alghe – ha raccontato la ricercatrice – un comune pesto alla genovese a cui noi abbiamo aggiunto un 50% in concentrazione di alga “ulva lactuca”, raccolta in siti non impattati – e poi ha proseguito dicendo: Abbiamo cercato di renderlo anche appetibile inserendo solo il 50% di alga e mescolandolo con il pesto. Il nostro obiettivo non è quello di vendere, ma di far capire che ci sono altri alimenti cui le future generazioni potranno attingere. Il garum per esempio è uno di questi prodotti, un olio ottenuto da un processo di auto-fermentazione delle viscere dei pesci, un concentrato di omega 3 incredibile, usato già dagli antichi romani come elisir di lunga vita.
Rosa Palmeri, tecnologa alimentare presso il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, ha presentato un progetto, finanziato dal PON Ricerca e Competitività 2007-2013, in cui attraverso l’impiego di batteri ambientali, che utilizzano gli scarti del biodiesel o dell’industria alimentare come substrato, si può ottenere un biopolimero utile a rinforzare diversi materiali, soprattutto cartacei. I materiali saranno resistenti, ma anche biodegradabili.
I ricercatori dell’Università degli Studi “Kore” di Enna hanno esposto due modellini di casa posti su una piastra vibrante per simulare gli effetti dei terremoti in assenza e in presenza di dispositivi di protezione sismica. Esistono due sistemi di misure antisismiche. Da un lato una serie di dissipatori che permettono di consumare l’energia del sisma, canalizzarla e far sì che non ricada tutta sulla struttura. Dall’altro degli isolatori, dei cuscini di gomma e lastre in acciaio, che isolano la struttura non permettendo che il sisma vi arrivi. Un impianto del genere costa circa il 10-15% in più di una struttura normale e per questo è consigliabile realizzarlo in strutture pubbliche come gli ospedali.
Oltre agli Inlab, i laboratori scientifici con i ricercatori disponibili a spiegazioni e dimostrazioni di vario tipo, negli spazi Outlab è stato possibile assistere a concerti e spettacoli, presentati dal giornalista Alfredo Macchi come “Il sole delle Egadi”, uno spettacolo in lingua siciliana, popolare pop e funk, gli Ottoni animati, i Bred Crumbs, duo palermitano costituito da Irene Ientili e Ornella Cerniglia e i Folkage band, animati dalla calda voce di Anna Bonomolo, ricercatrice del Cnr ma anche artista molto apprezzata nel jet set palermitano per il suo particolare timbro vocale.
Durante l’evento abbiamo avuto il piacere di intervistare il dottor Antonio Tintori, ricercatore dell’IRPPS del Cnr e responsabile della parte scientifica di Light 2012 che ci ha espresso la propria personale opinione sull’evento. Queste le domande che gli abbiamo rivolto:
(Le risposte all’interno dell’audiointervista)
- Il tema scelto quest’anno per l’evento Light 2012 è la “Scienza in prima pagina”. Può spiegare meglio ai nostri lettori questo concetto? Perché proprio la “Scienza in prima pagina”?
- Il Cnr in questi ultimi anni ha promosso una serie di iniziative per divulgare la scienza e renderla fruibile al maggior numero di persone possibile. Secondo lei perché è così importante comunicare la scienza anche al largo pubblico ?
- Spesso la scienza è considerata difficile e complicata. Quali sono gli strumenti per poter rendere più accattivante agli occhi della gente comune la scienza?
- In questo periodo di crisi e di spending review, quale importanza assume la ricerca?
In conclusione possiamo dire che la scienza fa notizia. Appare sui giornali, in tv, sul web. Negli ultimi anni è perfino fiorito un filone di serie tv dedicato alle discipline scientifiche, come il telefilm Numb3rs, la sit-com Big bang theory ecc. La scienza ci circonda, ma spesso non siamo in grado di apprezzarla. Pensiamo di aver fatto passi da gigante sulla strada che porta al progresso, ma la giudichiamo noiosa, una cosa da cervellotici uomini con occhialini e camice bianco. Molti progetti e sperimentazioni restano poi sconosciuti o muoiono sul nascere per mancanza di fondi. In realtà della scienza conosciamo solo quegli avvenimenti più eclatanti, che vengono filtrati dai media. Manifestazioni di questo genere sono fondamentali per far capire quanto sia importante la ricerca nel nostro paese soprattutto in periodi di crisi come questo. Ritengo che i cittadini hanno diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici. In questo periodo di spending review, è importante che la gente capisca che investire in ricerca è fondamentale. Gli investimenti pubblici non sono un lusso, ma costituiscono un investimento per il futuro – ha dichiarato Rossella Palomba. Per questo è di vitale importanza creare eventi e manifestazioni come Light 2012, che la rendano divertente, che svelino il suo carattere pratico e le ricadute positive, che potrebbe avere sulle nostre vite.