Palermo 3 agosto 2016 – L’assemblea dei lavoratori della Foss ha approvato a stragrande maggioranza l’ipotesi di accordo del nuovo contratto integrativo. “Il contratto di secondo livello approvato oggi pomeriggio dall’assemblea è lo strumento essenziale per la nuova organizzazione del lavoro e per introdurre elementi significativi di cambiamento del teatro – commenta con soddisfazione il segretario Slc Cgil Maurizio Rosso – Sulla falsariga dell’integrativo che ha portato a un profondo cambiamento al Teatro Massimo, risanato i conti e messo al riparo il teatro da turbolenze e minacce di chiusura, proiettando l’istituzione culturale nel circuito dei teatri virtuosi, oggi la Foss finalmente fa la stessa operazione, a dimostrazione che l’integrativo aziendale è lo strumento di lavoro migliore per risanare i teatri”.
L’integrativo della Foss introduce elementi legati alla produttività, alla flessibilità, alla polivalenza e all’orario multiperiodale, azzera una serie di istituti non più compatibili con i teatri, come lo straordinario, e introduce una diversa distribuzione dei carichi di lavoro, variabili di giorno in giorno. “Il nuovo integrativo – aggiunge Maurizio Rosso – è la dimostrazione che il sindacato, e in questo caso il sovrintendente Giorgio Pace, hanno lavorato duramente, per trovare l’equilibrio, mettere al riparo i lavoratori e dare certezze occupazionali e salariali. In termini economici, i lavoratori, in un teatro con circa 13 milioni di debiti, non hanno perso un euro”. “Questo integrativo scadrà il 31 dicembre 2017. Chiaramente i lavoratori faranno dei sacrifici, non ci saranno avanzamenti economici, ma sarà una scommessa forte perché dal 30 giugno 2017 si comincerà a parlare del nuovo integrativo: i risultati prodotti di sacrifici che oggi si fanno, potranno essere ripagati con la discussione di un nuovo integrativo. Oggi più che mai – continua Rosso – si comincia a intravedere per la Foss un futuro migliore, anche con la possibilità che l’orchestra, rendendo esigibile l’accordo, andando in giro per l’Isola, e con le risorse che la politica metterà a disposizione, ricominci a essere l’orchestra di tutta la Sicilia. Con questo integrativo, il teatro, lavoratori, il sindacato puntano all’eccellenza, dimostrando che una discussione e un confronto proficuo portano a prospettive serie”.
L’orario flessibile comporterà un’organizzazione del lavoro sulla base di un orario bimestrale e non più settimanale. A fronte di un riposo compensativo, si potrà lavorare più ore al giorno. Questo varrà sia per i professori d’orchestra che per i tecnici e per gli amministrativi. L’integrativo consentirà di spostarsi in giro per l’isola senza aggravi di costi (straordinario azzerato) e di fare aumentare la produttività. Sono stati chiariti alcuni punti sul premio di rendimento, con l’ introduzione di parametri nuovi legati al reperimento di risorse private e alle visite guidate del teatro (che saranno affidate alle maschere).
“Quest’orchestra – conclude Maurizio Rosso – è fatta di eccellenze professionali. Speriamo che la politica apprezzi il lavoro svolto e scommetta sempre di più sulla Foss”.