TRINACRIANEWS.EU è riuscita a incontrare a Palermo la vicepresidente del Comitato Nazionale di Parità e Pari Opportunità del Ministero del Lavoro Mariapia Mannino. Ecco le domande che le abbiamo posto in merito al suo impegno nel suddetto Comitato:
1. Lei è alla guida del Comitato Nazionale di Parità e Pari Opportunità del Ministero del Lavoro nella qualità di Vicepresidente. Quali sono le iniziative prese ultimamente dal Comitato nelle politiche di genere e nel lavoro?
Le iniziative prese dal comitato sono state quelle inerenti la formulazione di un codice di condotta contro le discriminazioni per il ministero stesso poi abbiamo lo scorso dicembre dato vita a un convegno sul lavoro femminile e sulle possibili strategie. Si sono svolti molti seminari di approfondimento sull’impegno lavorativo delle donne in vari settori, infatti, abbiamo incontrato la presidente della associazione donne ambasciatrici. Inoltre in virtù dei precedenti finanziamenti della legge 125 si sono conclusi i progetti che vedevano l’impegno di aziende per favorire il lavoro femminile. Gli incontri con la sottosegretaria Bellanova, prima che divenisse vice ministro allo sviluppo economico, avevano stimolato il comitato a guardare con attenzione all’art 8 e 9 del jobs act e a considerare la lettura di leggi nell’ottica di genere. Il mio impegno visto il mancato finanziamento alla legge 125 è stato quello di approfondire la situazione lavorativa femminile nel nostro paese cercando di coinvolgere anche la rete delle consigliere di parità e il dipartimento pari opportunità della presidenza del consiglio a lavorare tutte insieme contro violenza e discriminazioni anche in ambito lavoro.
2. Si sono spesso riscontrate, purtroppo, in tutti i settori lavorativi differenze di trattamento e discriminazioni nei confronti delle donne, secondo lei rispetto al passato c’è stato un cambiamento di tendenza o ancora le donne hanno molto da lottare?
Le donne purtroppo devono lottare molto in tutti i settori perché la resistenza maschile è molto forte e in Italia si riscontra in quasi tutti gli ambiti lavorativi basta vedere i dati ISTAT, infatti, le carriere femminili subiscono brutti arresti se si va ai posti di potere e apicali. Neppure la politica riesce a uscire da ciò. Le leggi ci sono contro le disparità, ma la cultura è diversa, quella di genere rimane indietro e i fatti di violenza lo confermano.
3. A quali Organismi o Strutture le persone discriminate possono rivolgersi e con quali strumenti possono far valere i loro diritti?
Gli organismi di parità sono solo 2: il comitato di cui sono vice presidente e la rete delle consigliere di parità a questi organismi nazionali si ci può rivolgere. In Sicilia ho sollecitato il presidente della regione a comporre in modo completo e ad attivare la commissione regionale di pari opportunità. Devo dire che si è prodigato mettendo in moto la revisione della legge Lombardo e speriamo che presto possa essere completato l’iter e far decollare questa commissione che avrebbe tanto da fare in Sicilia visti i dati di disoccupazione femminile
4. Ha in cantiere dei progetti sulle Politiche di Genere di cui ci vuole parlare?
Progetti sulle politiche di genere sono in atto presso il comitato con nuovi seminari l’ultimo che è stato realizzato ha visto attorno al tavolo grandi aziende che hanno illustrato il welfare aziendale con l’ottica di genere. Presto guarderemo ad approfondire il lavoro nero.