Abbiamo incontrato presso la Questura di Palermo il Questore Renato Cortese che ha risposto alle nostre domande. Eccole nel dettaglio:
- La sua storia professionale è legata, innanzitutto, al contrasto alla mafia ed alla cattura di Provenzano. Oggi, però, nella qualità di Questore di Palermo il suo compito si allarga a dismisura riguardando anche microcriminalità, immigrazione, terrorismo. Quali nuove idee metterà in campo e quali priorità si è dato?
- Il contrasto al racket è uno dei pilastri della lotta alla criminalità organizzata. Su questo fronte, grazie anche all’attività delle associazioni antiracket, si registra un numero sempre maggiore di denunce. Cos’è cambiato rispetto al passato?
- Lei ha affermato che il senso di insicurezza nei cittadini è ingenerato dal bombardamento mediatico al quale sono sottoposti. Ma, alla luce dell’inarrestabile flusso migratorio in atto, non ritiene invece che ci sia un reale aumento della microcriminalità?
- In una recente intervista lei ha dichiarato “il cittadino è il nostro datore di lavoro”. Quest’affermazione, densa di contenuto, ci da l’idea del grande spirito di servizio con il quale opera. Ci dica di più.
video di Roberto Rinella
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