Palermo – Abbiamo incontrato il disegnatore Paolo Massimiliano Paterna, giornalista e disegnatore di talento, molto giovane, ma già con interessanti esperienze al suo attivo. Gli abbiamo rivolto alcune domande sulla sua arte e su ciò che intende trasmettere.
Come e quando nasce la sua passione per il disegno?
Da imberbe ho cominciato a disegnare per crearmi personaggi di carta di supereroi o cartoni animati con i quali giocare. Non che i pupazzetti mi mancassero. Più che altro un desiderio ossessivo ed avido. Credo che anche Michelangelo abbia iniziato così. Poi la mia tecnica si è raffinata durante le lezioni di greco, al liceo classico, per ricevere una direzione dai professionisti della Scuola del Fumetto di Palermo. Adesso persiste l’ossessione in uno studio personale continuo.
Quale tecnica predilige e perché?
Mi piace lo stridere della grafite su di un foglio e non amo molto i colori, al momento almeno. Realizzo l’opera in base a ciò che mi suggerisce essa stessa. Mi piace sperimentare ma sono affezionato al concetto di schizzo, non inteso come “non finito”, ma come immagine dinamica e viva.
I temi che lei preferisce sono di tipo sociale, si avverte una particolare sensibilità nella scelta dei soggetti, spesso persone che soffrono, gli ultimi come il Vangelo li definirebbe, perché questa scelta?
La realtà è composta da spazio e carne, oltre che da un infinità di rifiuti prodotti dal nostro grado di civilizzazione dal quale mi sento di salvare solo il phon. Al momento io mi occupo della carne, e la caratteristica principale della carne è quella di sentire.
Nei suoi tratti e in ciò che trasmette immediatamente si percepisce la corrente dell’impressionismo che tende verso l’espressionismo, si riconosce in queste correnti artistiche di assoluto grande rilievo?
Beh sono l’una il contrario dell’altra, in questo posso riconoscermi.
Ha dei progetti per il futuro dei quali desidera parlare?
Mi piacerebbe ritirarmi definitivamente in campagna, ma al momento mi sto concentrando sulla rappresentazione dell’essere umano a livello artistico ma anche scientifico, sul concetto di tripartizione dell’anima e sulle proporzioni di Policleto.
Biografia
Paolo Massimiliano Paterna (PMP) nato a Palermo nel 1990, Maturità classica, Diploma della Scuola del Fumetto Disegnatore, fumettista, giornalista pubblicista e scrittore. Realizza, a partire dal dicembre 2003, strisce e vignette per il periodico Spazio Libero. Per Il Caffè è sceneggiatore e disegnatore del fumetto a puntate La storia di Palermo a fumetti. Dall’ottobre 2010 Capo Redattore della testata giornalistica dirittinegati.eu (www.dirittinegati.eu), ne progetta il logo e ne cura disegni e illustrazioni. È cofondatore della rivista Alta Nox, e ne è direttore dal febbraio 2011 al novembre 2012. Per la rivista Il Palindromo (www.ilpalindromo.it) realizza copertine ed illustrazioni. Autore dei fumetti Il Re delle Meraviglie (2010), del quale è stata realizzata una versione animata, e Le curiose vicende del Teatro Sibelius (2011). Autore del racconto Mani da Pittore (2011) e dei lavori teatrali Gli ultimi saranno i primi (2011),Ladri di carta (2011), del quale è anche autore del fumetto, e La mongolfiera (2012). Autore dell’illustrazione Chiave di violino, scelta, all’interno del Concorso Mind the Difference 2012, per la pubblicazione e per l’esposizione al Museo WOW Spazio Fumetto di Milano. Scelto per la realizzazione di una stampa d’arte per la cerimonia di premiazione degli abbonati storici del Teatro Stabile Privato Al Massimo di Palermo, al nono posto in Italia tra tutti gli enti teatrali e lirici, pubblici e privati, per numero di spettatori e abbonati, (novembre 2012).