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Incendi, dura condanna dei sindacati. Fai, Flai, Fila: “I piromani sono criminali senza alcuna attenuante e vanno puniti in modo esemplare. Chi sa, collabori”

di Redazione TrinacriaNews

Palermo 31 agosto 2020 – “I piromani sono criminali senza alcuna attenuante: il rogo di Altofonte lo dimostra. Chi ha causato un danno ambientale e alle proprietà di tale entità, chi ha messo a rischio le vite degli abitanti del paese, deve essere individuato e punito con sanzioni severe, a qualsiasi categoria questo o questi appartengano: malati di mente, arrabbiati, delusi, operai, impiegati, dipendenti pubblici o privati, professionisti o disoccupati”. Il duro atto d’accusa è dei segretari palermitani di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Adolfo Scotti, Dario Fazzese e Giuseppe La Bua, dopo il rogo di questo  weekend attorno al centro abitato di Altofonte, di probabile origine dolosa, che ha costretto centinaia di abitanti alla fuga. 
“Chi appicca l’incendio è il delinquente ma non è l’unico con delle responsabilità. Un  buon esame di coscienza dovrebbe farselo in tanti, a partire dal presidente della Regione e a ruota i due assessori che dovrebbero gestire il settore – aggiungono Scotti, Fazzese e La Bua – Il condizionale è d’obbligo perché oggi siamo al disastro più totale, e potremmo citare un elenco lungo così di inefficienze e di scelte sbagliate, impossibile da sintetizzare in un comunicato. Questo delitto non deve finire dimenticato o attenuato dal tempo, come è già successo per i gravissimi incendi di Cefalù del 2016 o di Monreale dell’anno scorso. E le azioni del governo non devono limitarsi a spot politici di repertorio ma devono  concretizzarsi  in  una vera e nuova strategia a tutela dell’ambiente e del lavoro”.
“Adesso – proseguono i segretari di Fai, Flai e Uila – riteniamo che il limite sia stato abbondantemente superato e che chiunque abbia anche un piccolo elemento da fornire agli inquirenti debba farsi avanti, a partire dai  lavoratori forestali. Aiutare a rintracciare i responsabili è un atto meritorio di onestà civica. Non ci scandalizzeremmo se fosse previsto un riconoscimento per chi decidesse di collaborare. Inoltre, la Regione dovrebbe attuare un piano straordinario di contrasto a questi fenomeni con un maggior coinvolgimento dei territori, affinché non si debba ogni anno lasciare il nostro patrimonio boschivo preda dei criminali. Nelle prossime settimane  è nostra intenzione organizzare una manifestazione pubblica a Altofonte”.

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