Alcamo (TP) – La mostra personale dell’artista Gilda Gubiotti, dal titolo: “ I colori della terra”, inaugurata il 6 giugno al Centro Congressi Marconi di Alcamo – Sala Rubino – è stata organizzata dall’Associazione culturale Ricercarte e patrocinata dal Comune di Alcamo – Assessorato alla Cultura. Sono gli elementi della Natura che hanno connotato la personale di Gilda Gubiotti.
Sono intervenuti il presidente dell’Associazione Ricercarte, Bartolomeo Conciauro, che ha aperto i lavori, la direttrice della testata giornalistica TrinacriaNews.eu, la dott.ssa Vilma Maria Costa, la collaboratrice stampa di TrinacriaNews.eu, la dott.ssa Maria Pia Iovino, il direttore artistico Naire Feo, l’artista Gilda Gubiotti, che visibilmente emozionata, ha dato il suo benvenuto a quanti, critici d’arte, giornalisti, amici, parenti e visitatori sono accorsi, da varie parti della Sicilia, per ammirare le sue creazioni.
Ecco un estratto di cosa ha scritto di lei in catalogo Melo Freni, giornalista Rai, scrittore e regista italiano, a proposito delle opere dell’artista Gubiotti, il cui pensiero è stato esposto da Naire Feo: “Quello che più mi attrae, guardando i quadri di Gilda Gubiotti, è il “magma” dei tanti colori che mi pare suggeriscano l’idea del sommovimento della natura, l’attività dei vulcani, dove l’impareggiabile bellezza dei rossi vivaci, fluenti e lucenti, rappresenta uno dei misteri più suggestivi della creazione della terra. E creazione, appunto, è quella dell’artista la cui passione sfoga nella poetica di invenzioni rabbiose e dolci nello stesso tempo, per un godimento che appaga”
Toccante l’intervento di Vilma Maria Costa che ha illustrato alla platea il percorso artistico di Gilda Gubiotti. In particolare, la dott.ssa Costa ha evidenziato il filo conduttore (l’unico) che, negli anni ha guidato magistralmente, le opere dell’artista Gubiotti: “la forza e la bellezza di madre Natura e dei suoi elementi. Una Natura che può essere sia madre che, a volte, matrigna come risposta all’ingerenza dell’uomo”.
Lungo gli anni del suo lavoro artistico – ha continuato la Costa – si possono individuare tre periodi nei quali focalizza la sua attenzione: quello dei lussureggianti giardini dove lo spettatore ha la sensazione di potersi immergere fino quasi a diventarne parte; l’acqua che con il suo movimento si insinua ovunque a testimoniare la sua importanza e assoluta necessità; il fuoco, altro elemento fondamentale per la vita, che la Gubiotti rappresenta sulla tela come forza viva che trasforma tutto ciò che trova lungo la sua strada. Un fuoco rigeneratore, a seconda se questo scaturisca da un vulcano in eruzione e, quindi di origine naturale, o un fuoco distruttore se questo, invece, derivi dall’uomo e dal suo ignobile desiderio di affermarsi sulla Natura e sugli altri suoi simili. In questa mostra “I colori della Terra” la Gubiotti espone una selezione di opere dal 2009 al 2015 che copre tutti i periodi che hanno segnato il suo percorso artistico, una sorta di mini antologica che rende omaggio al nostro Pianeta, ma che in qualche modo vuole essere anche un monito che resterà impresso nei secoli nelle tele dell’artista: La Terra è questa e velocemente la stiamo cambiando. Riusciremo a fermarci in tempo e fare apprezzare la sua bellezza alle generazioni future?
Continuando la Costa ha fatto un riferimento alla ultimissima produzione di Gilda Gubiotti che la vede tornare ai giardini perché colpita in un recente viaggio in Francia, dai paesaggi dei giardini di Monet a Giverny”.
La dott. Costa ha concluso esponendo agli astanti un estratto di cosa ha scritto dell’artista Gilda Gubiotti, per una rivista, qualche anno fa, in occasione di una personale a Taormina:
“FERMENTO VITALE – Nelle ultime produzioni della pittrice Gilda Gubiotti, dove visioni satellitari si alternano a visioni aeree, troviamo espressa la naturale bellezza del nostro pianeta Terra. C’è un desiderio da parte dell’artista di cristallizzare sulla tela parti ancora incontaminate del globo per trasmettere un messaggio: “Ammirate, rispettate e salvaguardate la Terra, spettacolo di vita e colore!” Un grido d’amore di un’artista che apprezza la natura e desidera preservarla. Opere che al primo sguardo catturano l’attenzione, ma se contemplate coinvolgono emotivamente, avvolgono e comunicano allo spettatore la grandezza del miracolo della Creazione. Colori caldi e freddi si fondono in un armonioso equilibrio: ora il rosso che esplode da rocce vulcaniche, ora il giallo che irrompe con la sua luce e il suo calore, poi l’azzurro dei mari e dei fiumi che dona serenità e, infine, i rassicuranti verdi che si insinuano tra i forti colori materici per regalarci una pennellata brillante, piena di vita”.
Galleria fotografica Pietro Montagna
Gilda Gubiotti nasce a Palermo, città nella quale vive ed in cui dà vita alle sue creazioni. Inizia giovanissima a manifestare le sue virtù artistiche. Allieva di Michele Dixit Domino e Albano Rossi, si dedica per alcuni anni, anche all’artigianato artistico e al disegno di gioielli, di tessuti per l’arredamento e costumi per il teatro. Dal ’78, per un breve soggiorno a Milano, decide di frequentare gli studi di Lilloni e Michele Cascella. Affascinata dal loro modo lirico di rappresentare la natura, di cui la Gubiotti ha un rapporto venerando con la sua bellezza, l’artista inizia a dipingere boschi, giardini e paesaggi siciliani, ora lussureggianti, ora brulli ed assolati. Recentemente la sua ricerca è orientata verso la rappresentazione del pianeta Terra, ora visto dallo spazio, ora visto dall’aereo, o semplicemente dall’alto. Nel corso dell’attività artistica della Gubiotti diverse testate giornalistiche e canali di comunicazione radio, televisione e carta stampata hanno pubblicato recensioni sulla sua pittura. Notevole la produzione artistica e numerose le mostre personali realizzate. Dal 1999 ad oggi è presente anche in alcune mostre e rassegne internazionali: Expo di New York (2000), Salone Internazionale di Parigi (Piramide del Louvre 2003), Salone Internazionale di Parigi (Casa Sicilia – 2004), Salone Internazionale dei Cantieri Culturali di Palermo (2004), Galleria Civica di Enna, Taormina (Palazzo dei Duchi di Santo Stefano), Monreale (Complesso monumentale Guglielmo II), San Giovanni La Punta (Fondazione La Malfa La Verde). Le sue opere si trovano anche presso importanti collezioni pubbliche quali: la Facoltà di Ingegneria di Palermo, l’Assessorato Regionale del Turismo della Regione Siciliana, la Fondazione La Malfa La Verde di San Giovanni La Punta (CT), l’ex Provincia Regionale di Palermo, le navi da Crociera “Costa Atlantica” e “Costa Mediterranea” ed in moltissime collezioni private.
Si sono interessati alle opere della Gubiotti i critici d’arte: Francesco Carbone, Vilma Maria, Costa Maria Prestigiacomo, Aldo Gerbino, Germak, Bendetto Patera, Albano Rossi, Pino Schifano, Vinny Scorsone ed altri.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, fino al 12 giugno, compresi i festivi, dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. L’ingresso è gratuito.
TrinacriaNews.eu ha intervistato l’artista. Ecco di seguito l’intervista:
GILDA GUBIOTTI
D. Nelle sue opere è forte il sommovimento della natura nei suoi quattro elementi. Cosa l’ha spinta a volerli rappresentare, e su tela?
Amo la Natura e la sua bellezza e ritengo che sia importante rappresentarla nel suo splendore per fare capire alle generazioni future cosa abbiamo e cosa rischiamo di perdere
D. Il rosso e il verde sono i colori dominanti nei sommovimenti della natura da lei rappresentata. C’è un messaggio subliminale che vuole comunicare ai visitatori?
Lei ha interpretato bene il mio desiderio di trasmettere un messaggio occulto: “La Terra va rispettata e ognuno di noi dovrebbe, nel suo piccolo, agire in modo che questa mantenga la sua naturale bellezza”
D. Come mai Gilda Gubiotti non usa i pennelli, bensì le mani per dipingere?
E’ una tecnica che mi consente di immergermi nel lavoro che intendo realizzare, è proprio il momento creativo che scaturisce dalle mie mani che in quel momento diventano estensione del mio cervello e di quello che vede come interpretazione della Natura e della potenza dei suoi elementi. Inoltre l’utilizzo della mani mi dà la possibilità di utilizzare i colori in maniera molto materica creando un effetto di tridimensionalità che solo, comunque, è possibile con l’impiego di olii e non di acrilici.
D. Tra le sue personali, qual è la mostra che le ha lasciato una traccia più profonda?
Sono stati tutti momenti della mia vita indimenticabili con peculiarità diverse a seconda della location, del tema che veniva trattato e delle persone che sono intervenute e che hanno partecipato. Certamente ricordo con grande gioia, ma al contempo con malinconia quella al mio studio dove ad apprezzarla c’era anche la persona più importante della mia vita.
D. Cosa ci può dire a proposito delle sue creazioni artigianali di gioielli da lei stessa griffati?
E’ stata un’esperienza davvero molto bella che mi ha immersa in un mondo diverso, quello della moda e del gioiello, mondi lontani dal mio normale lavoro di pittrice, ma vicino a quello di disegnatrice che mi ha vista coinvolta anche nella realizzazione di disegni per i costumi di opere per il Teatro Biondo e di insetti al microscopio per l’Università di Palermo per manuali scientifici.
D. Programmi futuri in merito ad una prossima personale?
Le personali sono molto faticose anche se riempiono di soddisfazioni e ti caricano. Se avrò l’aiuto di persone competenti e che lasceranno a me il momento creativo e loro si caricheranno di tutti gli oneri che comporta la realizzazione della mostra, sarò ben lieta di poterne realizzare un’altra. Mi piacerebbe realizzare una antologica. Questa mostra in corso ad Alcamo “I colori della Terra” è una selezione di mie opere che ripercorrono il mio percorso artistico dal 2009 al 2015, ma con una antologica potrei rappresentare tutta la mia vita artistica.
Opere accattivanti che riescono a coinvolgere emotivamente l’osservatore. Le tonalità del verde, del giallo, dell’azzurro e del rosso ben amalgamati, non dal pennello o dalla spatola, ma direttamente dalle mani riescono ad armonizzarsi nei favolosi chiaroscuri riuscendo ad esprimere l’esenza dell’intimo sentimento dell’artista. Una mostra da non perdere per potersi permettere un vero e piacevole relax nel verde del “Giardino di Monet a Giverny “.
Ho scoperto un’artista eccezionale: Gilda Gubiotti.