Le gare di rally regionali entrano nella loro fase centrale e i motori “scaldano” ancora di più un ambiente già rovente di suo. Il Challenge di Coppa Italia ha suddiviso lo Stivale in varie zone rallystiche e la Sicilia fa zona a parte. Nella nostra Isola, ultimi due appuntamenti, prima della finale nazionale di fine anno alla quale approderanno solo i vincitori e i due migliori piazzati di ogni categoria. Tra la fine di settembre – 29 e 30 – e la metà di ottobre il calendario rallystico prevede la disputa del Fabaria – Rally dei Templi, che interessa i comuni di Agrigento, Favara, e Aragona. Il percorso prevede le prove speciali al borgo di Montaperto e nella salita della Crocca e Muxarello, tratto quest’ultimo cronometrato, tra i più tecnici e molto apprezzato dagli appassionati. A fare da prologo, vi sarà la prova “spettacolo” in pista all’autodromo della Concordia di sabato sera, mentre la domenica le altre prove speciali verranno ripetute per ben tre volte ciascuna.
La formula delle tre prove speciali ripetute altrettante volte, abbastanza spettacolare, sarà riprodotta nel suggestivo percorso del Rally di Caltanissetta che chiuderà le gare a metà ottobre. La gara nissena prevede un coefficiente di punteggio maggiore rispetto al Fabaria, con ogni probabilità sarà decisiva per stabilire la classifica finale del Challenge di zona e annettere gli equipaggi alla finale nazionale. Il Rally di Caltanissetta conferma il percorso degl’ultimi anni, con le prove speciali di Capodarso, dove, al già valido percorso della Coppa Nissena è stata aggiunta una “bretella” interna molto insidiosa da affrontare prima del villaggio di Santa Barbara. Il tratto del bosco di Monte Canino nei pressi di Santa Caterina Villarmosa, verrà cronometrato e terminerà con l’impegnativa San Cataldo, in contrada Mimiani, dove i numerosi “tornantini” finali saranno, come ogni anno, presi d’assalto dai numerosissimi appassionati di questa disciplina sportiva.
La stagione in corso ha visto la disputa dei rally della Conca d’Oro a Corleone, del Valle del Platani, disputato tra Cammarata e Mussomeli, del Valle del Sosio a Chiusa Sclafani, la storica e celebre Targa Florio sulle Madonie e del Tirreno, disputata a metà agosto nei Peloritani.
Annullati il Taormina e l’ennese Proserpina. Nelle due ultime gare del campionato, la classifica assoluta, cioè quella relativa agli equipaggi che concludono ogni singolo rally nelle prime dieci posizioni assolute, vede al comando il partannese Mistretta su Renault Clio R3, seguito a breve distanza dal messinese Armaleo su Renault Clio S1600 e dall’alcamese Trupiano a bordo dell’altra Renault Clio R3. Questi sono i piloti più papabili per la vittoria regionale assoluta, mentre, considerando che alla finale nazionale verranno ammessi in cinque, c’è ancora spazio per altri posti.
Favoriti il cerdese Riolo, il farmacista-volante Tripolino, la rivelazione delle due ultime stagioni, l’ennese Frattalemi e il veterano Parisi.
Oltre alla classifica assoluta, troviamo quella relativa ai gruppi di appartenenza in base all’elaborazione delle vetture, e per ogni categoria saranno ammessi tre equipaggi. In questa classifica nel gruppo N conduce ampiamente la Mitsubishi di Tripolino sulle Renault Clio Rs di D’Izzia e Martorana, nel gruppo A i due messinesi Rizzo e Arena ( rispettivamente Renault Clio e Fiat Panda ) che lottano con la Citroen Saxo del mussomelese Mingoia. Nel gruppo R, posizioni quasi consolidate tra i già citati Mistretta, Trupiano e Frattalemi che, oltre ad acquisire punti nel gruppo di appartenenza, hanno un valido punteggio anche nella classifica assoluta. Nel gruppo S, conducono Armaleo, Riolo e Urdì. Le vetture di Mistretta, Rizzo e Armaleo sono quelle detentrici del titolo regionale della stagione precedente. Solo nel gruppo N sarà assente per la lotta il detentore in carica Territo con la Mitsubishi, che quest’anno per motivi personali, ha ridotto la sua partecipazione alle gare. Molti piloti stanno lottando con la crisi economica, diversi equipaggi sono costretti a gettare la spugna, sia prima che durante il campionato, a causa della mancanza di budget e di sponsor. Per fare fronte a ciò, dei mini rally vengono organizzati in pista a bassi costi a Piano dell’Occhio nel Palermitano, a Racalmuto nell’agrigentino e a Pergusa nell’Ennese. Il numero di iscritti è quasi il doppio delle gare su strada, ma la qualità dello spettacolo è decisamente inferiore in quanto il rally è nato come disciplina per essere corsa su strada e non su pista. La formula ibrida al momento non convince più di tanto e nell’ambiente i pareri sono piuttosto discordanti tra i rallysti puri e quelli che si stanno convertendo alla formula “Low-cost”.
A ciò si aggiunge, a metà settembre, un rally fuori campionato che si disputa per la prima volta e che avrà la caratteristica originale di avere come sede di partenza Reggio Calabria con la disputa di una prova speciale in serata nel calabrese, pausa notturna sul traghetto e la domenica di nuovo in gara nella zona della Valle d’Agrò fra i comuni di Santa Teresa di Riva, Limina, Scifì e Savoca. Il rally calabro-messinese prenderà nome di Rally dello Stretto. La sua formula originale cercherà di “battere” la crisi e far pervenire ai nastri di partenza quanti più equipaggi possibili.