Palermo, seconda vittoria consecutiva e Abel Hernandez capocannoniere della serie B. Questi signori sono fatti e numeri, il resto è aria fritta.
I rosanero, seppure per una notte, sono in testa alla classifica, frutto di 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Con ogni probabilità, stasera perderà il momentaneo primato, visto il facile compito esterno dell’Empoli contro la matricola Carpi e dell’altra trasferta dell’Avellino contro il Lanciano.
In agguato anche Pescara del marsalese Pasquale Marino, che potrebbe sbalzare a quota 8, e, di fatto, superare di un punto la squadra di Gattuso. Sempre pronta a stupire l’altra siciliana Trapani che al Provinciale potrebbe cogliere una vittoria storica contro la Reggina.
Insomma, come sempre, la serie B dimostra fin dalle prime battute di essere un campionato imprevedibile. E’ già saltata la prima panchina: il Latina esonera il siracusano di Floridia, Gaetano Auteri, ex attaccante rosa di una ventina di anni fa. Il Palermo, che ieri sera ha messo alle corde un Cesena poco arrendevole e a tratti presuntuoso che per 17 minuti si è illuso di portare a casa una vittoria prestigiosa contro una delle candidate alla vittoria di campionato. Poi una magistrale punizione a giro di Lafferty e un penalty realizzato da Hernandez ha messo tutto a posto.
Certo, il Palermo fa ancora dannare i tifosi e le vittorie non sono limpide e la squadra non ha ancora il piglio della prima della classe. Bene, amici palermitani dal palato fine e grandi intenditori di calcio, che snobbano il Palermo, mettete da parte tutto lo “scibile footballiano” e la vostra sapienza “skyiana” e venite al Renzo Barbera.
Troppo pochi 11.740 spettatori per una squadra che non sarà il Real Madrid o il Barcellona, ma è pur sempre il Palermo. Avete la puzza sotto il naso? Giusto! Con tutta la “munnizza” che invade la città. Coraggio signori, riempite lo stadio il prossimo anno appena arriveranno Juventus, Inter, Milan ecc. ecc.
Contro il Cesena Gattuso sceglie un 4-3-1-2, con Dybala e Hernandez punte e Di Gennaro in appoggio. A centrocampo tre “gregari” Bolzoni, Barreto e Stevanovic e un “quartetto” in difesa che ancora non è pronto per il debutto a Sanremo, ma può sonare nelle feste rionali. Unico “tenore” Stefano Sorrentino.
Al di là di metafora, Rino Gattuso ha molto molto da lavorare e se non abbiamo i “solisti” pazienza: l’importante è che il coro accompagni bene l’orchestra, che magari non è quella della Scala di Milano, ma è pur sempre una orchestra dignitosa da conservatorio musicale.
Cresceranno i soliti, Dybala, Di Gennaro e Abel e poi quel Lafferty che non t’aspetti a dispetto di chi pensava che fosse un lungagnone buono solo per il gioco aereo. Non sarà Corini o il “sogno proibito” Andrea Pirlo, ma questo nazionale nordirlandese i calci piazzati li mette dentro.
IL TABELLINO
PALERMO-CESENA 2-1
PALERMO: Sorrentino 6,5, Morganella 6, Munoz 5,5, Terzi 5,5, Pisano 5 (61’ Deprelà 5), Bolzoni 6,5, Barreto 5, Stevanovic 5, Di Gennaro 6,5 (55’ Lafferty 7), Dybala 6, (Lores s.v.), Hernandez 7. All. Gennaro Gattuso 6,5
CESENA: Campagnolo 5,5, Volta 6, Capelli 6, Krajnc 5, Consolini 5, De Feudis 7,(55’ Cascione s.v.), Alhassan 4 (71’Granoche s.v.), Coppola 5, Renzetti 6, Defrel 5 (79’ D’Alessando s.v.), Succi 6. All. Pierpaolo Bisoli 5
ARBITRO: Cervellera di Taranto 5
RETI: 53’ De Feudis, 60’ Lafferty, 68’Hernandez su rigore.
Note: Ammoniti Bolzoni e Hernandez del Palermo e Capelli Cascione e Volta per il Cesena. Allontanati dalla panchina Giorgio Perinetti al 63’ e Gennaro Gattuso al 92’.