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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno II - Num. 10 - 24 febbraio 2014 Cultura e spettacolo

Il fiato magico del tempo, una donazione del maestro Ceccotti all’Università di Palermo

di Stefania Riccobono

Palermo – A Palazzo Steri nella Sala Delle Capriate, si è svolto l’evento IL FIATO MAGICO DEL TEMPO, una donazione.

Il maestro Sergio Ceccotti, nato a Roma nel 1935, pittore italiano di fama internazionale, ha incontrato il pubblico Palermitano e ha spiegato questo sodalizio artistico pittorico con l’Università di Palermo, sono intervenuti e hanno preso parte al dibattito, i professori, critici d’arte Aldo Gerbino, docente di embriologia all’Università di Palermo, Pietro Longo, il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla, che è intervenuto per primo.

L’Università di Palermo ha da sempre dato ampio spazio all’arte, alle opere e ai grandi artisti del passato e contemporanei. Arte e Università si fondono in quella che è la cultura. Questa donazione rappresenta un ulteriore e importante arricchimento del patrimonio artistico culturale dell’Università di Palermo.

Roberto Lagalla ha definito la donazione dell’opera del maestro Il fiato magico del tempo un atto generoso di grande valore, anche per il significato intrinseco dell’opera stessa. La magia del tempo, l’arte e la cultura, il sapere, non hanno tempo nè spazio limitato, sono eterni e devono poter arrivare agli occhi e nelle menti di tutti.

Il Magnifico Rettore ha sottolineato l’importanza di questa donazione soprattutto per i giovani studenti, che, ha spiegato, apparentemente sembrano indifferenti ad eventi di questo tipo, ma che in realtà si è tutti consapevoli che si tratta di momenti di crescita e giovamento dell’intero sistema universitario. Grazie a eventi come questo nei giovani può crescere un maggior desiderio di apprendimento e sapere.

Questa donazione è stata proposta da Gerbino, che definisce la pittura di Ceccotti unica, legata alla tradizione della pittura italiana e della tecnica ad olio su tela. L’arte della pittura dell’artista si può riconoscere nei dettagli, nei colori, in quelli, che sono i simboli ricorrenti nelle tele, come l’uomo, i paesaggi, il cuore, oggetti di vita quotidiana, ricerca continua di qualcosa. Molti dei suoi quadri rappresentano la quotidianità, ma mai in modo banale o scontato, tra reale e irreale.

Donazione quadro Sergio Ceccotti ad Università Palermo 1Questo è stato il pensiero critico espresso da Aldo Gerbino: Le tele, raccontano la quotidianità vista attraverso lo sguardo ironico e disincantato dell’autore, creando un’aura sospesa tra sogno e realtà, popolata da misteriosi quanto intriganti personaggi, la cui presenza a volte è appena suggerita da oggetti di uso quotidiano che diventano il fulcro della poetica dell’artista. Nel perenne e sincrono oscillare del tempo, mosso nel confine tra la pellicola magica del realismo e le volute dell’anacronismo, tra pause e sussulti asimmetrici, vibra la poetica di Ceccotti, con grazia, con ironia, con l’eleganza di chi possiede solida capacità di ascolto nei confronti della contemporaneità. In questo e per questo amiamo il lavoro di Sergio il quale, dell’oggettività e della fisicità che lo circonda, riesce a sfogliare il ventaglio delle passioni sopite, privandole della ridondanza, e, soprattutto, a mescere da un’anfora arcaica la melanconia, per trasformarla, in agire poetico.

Sergio Ceccotti, visibilmente emozionato ha voluto comunicare il suo piacere ed orgoglio per la sua donazione perché a suo avviso l’arte deve essere patrimonio di tutti ed è con questo spirito che ha voluto regalare una delle sue opere.

La sua è una pittura di getto che dà adito a una libera interpretazione da parte dello spettatore. Affezionato alla città di Roma, come luogo di nascita e alla città di Parigi, per i numerosi riconoscimenti ricevuti, nelle sue tele si ripetono spesso scenari paesaggistici delle due città.

Ceccotti, come lui stesso dichiara, nelle sue tele, mescola elementi vari in una visione colta, raffinata e originale che trae spunti da qualunque cosa in quel momento colpisce la sua creatività, può essere, il cinema, il fumetto, dei rebus, la storia dell’arte e molti generi letterari, come nell’era moderna si direbbe muovendosi in una sorta di crossmedialità.

In occasione della donazione del quadro, la redazione di TrinacriaNews ha incontrato l’autore e gli altri protagonisti dell’evento. A disposizione dei nostri lettori, la videointervista che abbiamo realizzato.

Ecco le domande che abbiamo posto al Rettore Roberto La Galla, All’Artista Sergio Ceccotti e al Critico d’Arte Prof. Aldo Gerbino.

Rettore Roberto Lagalla

Arte e Università in che rapporto stanno?

Eventi di questo tipo cosa rappresentano per gli studenti universitari?

Maestro Ceccotti

Quando crea ha qualcosa o qualcuno a cui si ispira ?

L’opera alla quale è più legato e perché?

Nelle sue opere vi sono degli oggetti ricorrenti come l’uomo e la ricerca di qualcosa, oppure il cuore, oggetti di vita quotidiana, paesaggi, che significato hanno?

Nelle sue tele ricorrono spesso Parigi e Roma perché?

Nel fiato magico del tempo, perché questa donazione?

Prof. Aldo Gerbino

Come si può definire la pittura di Ceccotti?

Che posto occupa oggi l’arte nella nostra cultura contemporanea?

Cosa può dare ai giovani lo studio approfondito delle opere d’arte?

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