CATANIA – Gran Ballo Belliniano: si aprono le danze. Poco più di 180 anni fa il “Cigno” catanese Vincenzo Bellini faceva ritorno nella sua città dopo una tappa napoletana che lo aveva portato dall’amico devoto Francesco Florimo e dal maestro Nicola Antonio Zingarelli. Giunto sotto il vulcano, Bellini veniva accolto trionfalmente dai suoi concittadini: momento storico, letteralmente, che non poteva non essere celebrato dalla Compagnia nazionale di danza storica, il prossimo sabato 21 marzo, alle 20.30, con un evento in grande stile che si svolgerà nelle atmosfere barocche di Palazzo Biscari. Grazie all’accurata ricerca filologica e all’esperienza venticinquennale del direttore e presidente della Compagnia Nino Graziano Luca, si ballerà proprio “come una volta”, ripercorrendo le tappe storiche e culturali della nostra terra. I sontuosi saloni si popoleranno di oltre cento danzatori provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, che volteggeranno al suono delle note di tradizione ottocentesca, diretti dal maestro Nino Graziano Luca. Una manifestazione co-organizzata con la Fondazione Telethon – coordinata a Catania da Maurizio Gibilaro – a cui verranno devoluti i proventi a sostegno della ricerca e cura delle malattie genetiche rare.
Le lancette saranno puntate al “secolo lungo” che rivivrà nelle atmosfere aristocratiche, richiamate dalla musica e dagli abiti: alcuni di essi originali dell’epoca, altri nel rispetto più assoluto dei modelli realizzati da sartorie che si sono ispirate a quadri e pubblicazioni d’un tempo e alle descrizioni contenute nei romanzi che ci riportano nel passato. O ancora ai figurini pubblicati nelle riviste specializzate, in cui compariva per la prima volta la “tournure”, imbottitura formata da ovatta fitta fra due pezzi di seta bianca che molte signore aggiungevano alla sottoveste per un effetto di morbidezza. Le sartorie, consigliate da Nino Graziano Luca, hanno tratto spunto anche dalla rivista “Teatri, arti e letteratura” che proponeva intorno al 1830 abiti da ballo in crespella, piuttosto liscia, rifiniti e decorati con un raso duchesse, fiori e piccoli bottoni d’oro e completati da una collana d’oro e il pettine sui capelli intarsiati di piccole pietre.
Sarà un gran ballo in piena regola con un quid in più: l’identità belliniana, esaltata dal reading delle lettere e dall’ascolto delle sinfonie di Vincenzo Bellini con tanto di cena a buffet. Tra gli artisti del Gran Ballo Belliniano celebreranno il Cigno: i Violinisti in Jeans, le sorelle Claudia e Margherita Aiello – pianista e soprano pluripremiate -, il giovane baritono Matteo Siculo, la stilista Francesca Paternò per La Via della Seta, ed il Bellini Junior Ballet, Corpo di Ballo del Teatro Massimo Bellini diretto da Giusy Vittorino. Un appuntamento aperto agli ospiti che vorranno per una sera vestire i panni dei nobili e aristocratici personaggi di una volta, accolti come gran signori prima di aprire le danze, nelle sale affrescate di uno dei palazzi storici più affascinanti del capoluogo etneo.
«Nel 2012 la Compagnia ha organizzato il Gran Ballo Belliniano per celebrare i 180 anni dall’ultima visita di Vincenzo Bellini a Catania, con l’intento di ritualizzarlo prima ogni due anni e poi annualmente. Ed eccoci anche quest’anno, per regalare una meravigliosa occasione di festa per un trionfo della cultura italiana in cui s’intrecceranno storia, moda, musica, danza, arte, cinema e buone maniere» afferma il Maestro Luca.