“Dopo un anno giubilare di misericordia come ci è stato donato, i cristiani dobbiamo tornare a dare un primato alla preghiera e alla giustizia, perché Dio ci ha usato misericordia. I cristiani dobbiamo vivere al cospetto degli uomini emettendo sempre atti di giustizia e di bene, questo è quello che resta da fare, lontani dall’ipocrisia e dalla falsa religione ed essere operatori di giustizia”.
Lo ha affermato l’Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, nel corso dell’Omelia pronunciata domenica scorsa in Cattedrale a conclusione dell’anno giubilare della Misericordia nelle Chiese particolari. Alla celebrazione hanno preso parte presbiteri, diaconi e le Confraternite e aggregazioni laicali che hanno concluso il Giubileo dell’anno santo della Misericordia. Per l’occasione è stata chiusa la porta santa della Cattedrale.
A Palermo erano quattro le porte sante, oltre quella della Cattedrale, anche quelle della Missione Speranza a Carità di via Decollati e dei Santuari diocesani di Altavilla Milicia e di Monte Pellegrino che sono state chiuse sabato scorso.
Domenica prossima, 20 novembre, sarà invece chiusa la Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano da papa Francesco che l’aveva inaugurata l’8 dicembre dello scorso anno.
È stato un anno di grazia e di misericordia per i fedeli dell’Arcidiocesi di Palermo che nel corso dell’anno giubilare hanno attraversato a migliaia la porta santa ottenendo la remissione dei peccati.
Venerdì 25 novembre, a ricordo di questo anno straordinario di grazia, nell’aula liturgica del Santuario diocesano della Madonna della Milicia, verrà inaugurato il terzo altare del povero, che oltre l’ambone e l’altare dove si svolge il sacrificio Eucaristico, è luogo dove i fedeli potranno portare le offerte e i viveri che saranno distribuiti ai bisognosi. Sarà l’Arcivescovo Corrado a benedire l’altare nel corso di una solenne liturgia Eucaristica che si svolgerà alle ore 18.
diac. Pino Grasso – direttore Ufficio stampa Arcidiocessi di Palermo