Palermo – Si è tenuto, presso la sede dell’Archivio Storico Comunale, un pomeriggio culturale promosso e organizzato dal Circolo Artistico di Palermo dedicato al Giorno della Memoria.
Il presidente del Circolo dott. Fabrizio Franco non ha potuto prendere parte all’evento perché impegnato in una delicata operazione chirurgica, ma ha mandato i suoi saluti e ha augurato una buona riuscita dei lavori della conferenza.
L’incontro è stato moderato dalla dott. Vilma Maria Costa, direttore testata giornalistica online TrinacriaNews.eu
Un evento che si è sviluppato in due momenti: il primo di carattere storico/scientifico e il secondo musicale.
La dott. Costa, dopo una breve introduzione sulla storia degli ebrei espulsi dalla Sicilia nel 1492 per effetto dell’editto di Granada del Re Ferdinando II di Aragona detto il cattolico, e sull’importanza della scelta del luogo per la celebrazione del Giorno della Memoria in quanto l’Archivio Storico Comunale sorge sui resti dell’antica Sinagoga quattrocentesca palermitana ed è stato il luogo in cui si è siglato un gemellaggio tra l’Archivio stesso e la Biblioteca della Shoah per ricordare, appunto, l’espulsione degli Ebrei dalla nostra Isola e la conseguente loro diaspora, ha dato la parola alla prof. Elvira Maiorca Italiano, direttore del circolo Artistico di Palermo e organizzatrice dell’evento.
La prof. Maiorca ha espresso le sue emozioni sull’Olocausto del popolo ebraico rimarcando anche l’importanza di quanto il ricordo di tale tragedia debba essere sempre un impegno per tutti affinché episodi del genere non abbiano più a ripetersi e ha evidenziato come anche la musica possa servire per non fare cadere nell’oblio simili stragi.
E’ stata la volta, quindi, del Consigliere Comunale avv. Giulio Cusumano che ha voluto sottolienare la rilevanza dell’Archivio e della Sala Damiani Almeyda dove si è svolto l’evento e ha esortato i presenti a far visitare tale luogo dalle nuove generazioni.
Non ha mancato di mettere in risalto quanto la Shoah abbia segnato negativamente la nostra storia contemporanea e, anche se Palermo fu interessata solo marginalmente per quanto riguarda le deportazioni, ciò, ha detto, non toglie nulla alla gravità degli eventi che hanno colpito la popolazione ebraica e di conseguenza tutta l’umanità.
E’ poi intervenuta la dott. Eliana Calandra, direttore dell’Archivio Storico Comunale che ha ricordato che presso l’Archivio è possibile ammirare l’editto di Granada emanato da Re Ferdinando II di Aragona in originale, in lingua spagnola e in siciliano. Ha spiegato che venne scritto anche in siciliano per far sì che tutti potessero capirlo e, quindi, venirne a conoscenza. Ha, altresì, sottolineato che nell’Archivio sono presenti documenti a partire dalla fine del XIII secolo fino al 1957 tutti inventariati.
Infine, ha esposto la sua analisi sulla Shoah l’ing. Nicolò Scalzo, studioso delle origini del cristianesimo, il quale, portando degli esempi empirici di psicologi e psicanalisti, ha dimostrato come la coscienza umana decada davanti a una figura autoritaria e si possa perdere ogni senso di umanità.
La seconda parte dell’evento si è aperta con l’Ensemble Vocale del Circolo Artistico e Utle con un “Inno alla vita” testo di S. Maria Teresa di Calcutta eseguito dal Coro e dal Soprano Marta Favarò, delicata, suggestiva e apprezzata la sua performance vocale. Il Coro composto da 30 elementi tutti ben amalgamati e dalle bellissime voci, diretto magistralmente dal Maestro Mauro Visconti ha chiuso la sua esibizione con il famoso Va pensiero di Giuseppe Verdi. Al pianoforte il bravissimo Maestro Pietro Bagnasco.
Ha destato emozione l’interpretazione di brani tratti da opere di Primo Levi, Zvi Kolitz e Sholomo Venezia effettuata dalla regista Donatella Cerlito che, inoltre, ha organizzato scenicamente e coreograficamente l’evento con grande professionalità e creatività in modo da dare l’impressione che si stesse assistendo all’evento in una sala teatrale.
I brani letti dalla voce recitante della regista erano intervallati da musiche ebraiche dalla forte cadenza ritmica eseguite dall’Alphabet Ensemble del violinista Francesco Maria La Bruna e formato dai seguenti componenti: basso elettrico Silvio Natoli, fisarmonica Marco Macaluso, percussioni Costanza La Bruna.
Su invito del Consigliere Comunale Cusumano è intervenuta la nipote di Ignazio e Franca Florio, Donna Costanza Afan de Rivera Costaguti che era presente in sala.
Donna Costanza ha voluto sottolineare l’importanza di ricordare nel Giorno della Memoria anche quelle persone, che seppur una minoranza, hanno rischiato la loro vita per salvare tanti ebrei. Molto toccante, infatti, la sua testimonianza riguardante i genitori, Achille e Giulia. I due coniugi, nell’ottobre del 1943, nel corso delle persecuzioni naziste, salvarono ben 18 membri delle famiglie ebree Di Segni, Fiorentino, Pavoncello e Sermoneta, ospitandoli e nascondendoli a loro rischio e pericolo, nella propria abitazione, nell’antico ghetto di Roma.
La parte grafica di ogni evento del Circolo Artistico è affidata alla cura del prof. Guido La Bua che realizza il materiale divulgativo con precisione e professionalità.
Molto positiva l’organizzazione del pomeriggio culturale nel ricordo del “giorno della memoria” partendo dagli eventi e dai documenti storici, rimarchevole ha mantenuto un livello molto lontano dalla politica corrente, raggiungendo invece il richiamo dei fatti perchè non si ripetano, opportuna la lettura di brani di Primo Levi, zvi e Kolitz grandi testimoni delle barbarie, oggi richiamate alla memoria delle nuove generazioni.
Superlativo il momento corale e musicale che affratella e porta lontano dagli odi razziali
Grazie per il graditissimo commento dott. Michele Costa da parte del giornale e degli organizzatori dell’evento