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Giornale di Sicilia – Preoccupazioni su apertura cassa integrazione a zero ore

di Redazione TrinacriaNews
         

Gds, oggi ore 9 all’ufficio del lavoro esame congiunto per la cassa integrazione a zero ore. Slc: “Ci opporremmo fino all’ultimo, chiediamo il rinvio”. Le preoccupazioni esposte ieri all’assessore regionale al Lavoro Scavone 

Palermo 6 agosto 2019 – Domani ore 9 esame congiunto presso l’ufficio provinciale del lavoro per l’apertura delle procedure di cassa integrazione per i 31 lavoratori del Giornale di Sicilia. Stamattina i sindacati hanno incontrato l’assessore regionale al Lavoro,  Antonio Scavone. 

 “Dopo le richieste di incontro inviate a tutti i rappresentanti  delle istituzioni, siamo stati ricevuti dall’assessore Scavone e abbiamo potuto esporre le nostre fortissime preoccupazioni sull’apertura della cassa integrazione a zero ore – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – Ci opporremo fino all’ultimo momento,  riteniamo che la cig debba essere rimandata. E’ una decisione che non comprendiamo: l’azienda ci aveva presentato un piano industriale  che prevedeva sviluppo. E nell’ accordo di un anno fa,  erano contenuti i contratti di solidarietà al 50 per cento che scadono a luglio 2020. Non comprendiamo il perché di questo cambio di ammortizzatore sociale. La cassa integrazione, se  il processo di produzione verrà spostato a Messina, è l’anticamera del licenziamento di 31 persone, su 43”. 

All’assessore al Lavoro, l’Slc Cgil ha chiesto di farsi garante su alcuni passaggi cruciali: la digitalizzazione dell’archivio del Gds, che porterebbe nuova linfa e  occupazione e consentirebbe l’accesso a fondi nazionali ed europei;  esodi incentivati  ai dipendenti più vicini alla pensione; il rispetto dell’impegno preso dalla società di collocare alcuni lavoratori verso le aziende interessate all’affitto dei locali.

 “Questa è la dimostrazione che il sindacato, consapevole della crisi dell’editoria, vuole trovare un accordo possibile – aggiunge Rosso – Aspettavamo la crescita del giornale, non sopportiamo l’idea che il Gds non possa più  essere prodotto a Palermo. Un organo di informazione così importante per la nostra città, con una storia centenaria, non può essere chiuso. Ci aspettiamo che l’azienda torni sui suoi passi e che assieme a noi costruisca la possibilità che il Giornale di Sicilia resti radicato a Palermo”. 

 “Ribadiamo: la cig deve essere rimandata – conclude Rosso – anche perché dopo la pausa estiva sarà in  discussione una legge in Parlamento che probabilmente potrebbe portare la norme dei poligrafici alla pre-Fornero, con la possibilità che i più anziani possano accedere alla pensione entro l’anno”. 

 

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