Periodico registrato presso il Tribunale di Palermo al n.6 del 04 aprile 2012

Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno II - Num. 08 - 21 ottobre 2013 Politica e società

Ghana, la nuova frontiera dell’economia siciliana. Presentato il “Ghana Business Forum”

(In fondo all'articolo interviste al referente per la Sicilia dell’Ambasciata del Ghana Francesco Campagna ed al ministro per gli investimenti del Ghana Mawuena Trebarh)

di Riccardo Aulico

Ghana Business Forum (locandina)Palermo – Africa e Italia, Ghana e Sicilia unite nello sviluppo. E’ questo l’obiettivo del meeting organizzato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia dei Cantieri Culturali alla Zisa dal titolo Ghana business forum.

Un incontro che ha dato l’occasione alla Sicilia e agli imprenditori siciliani di conoscere il nuovo contesto economico e politico del Ghana, di allacciare relazioni di scambio e cooperazione e di sfruttare opportunità che un mercato in forte crescita, come quello africano, può offrire.

All’incontro hanno partecipato le figure che ne hanno permesso la creazione: il sindaco Leoluca Orlando che insieme agli assessori Marco di Marco e Giuseppe Barbera hanno rappresentato il Comune di Palermo, l’ambasciatrice ghanese Evelyn Anita Stokes–Hayford, il ministro per gli investimenti del Ghana Mawuena Trebarh e l’avvocato Francesco Campagna referente per la Sicilia dell’Ambasciata del Ghana e futuro console onorario per la Sicilia, incarico affidatogli proprio in occasione dell’incontro.

Il Ghana conobbe una vera svolta subito dopo l’indipendenza raggiunta nel ’57 allorquando venne instaurata una democrazia parlamentare. Da quel momento il Ghana ottiene una propria identità anche se il lungo travaglio politico durerà fino al 1992, quando l’alternanza dei governi militari e civili post-indipendenza lasciarono il posto alla Quarta Repubblica e all’attuale sistema di governo: Repubblica presidenziale. Il Ghana nel corso degli anni si è affermato come la vera forza economica dell’Africa subsahariana grazie all’utilizzo delle sue risorse naturali, come oro e petrolio, che ne hanno permesso lo sviluppo economico e l’ingresso di numerosi investitori esteri. Un’economia, quella del Ghana, che guarda al futuro, ma che è ancora fortemente legata all’agricoltura che garantisce quasi il 40% del PIL nazionale. Il periodo del Ghana post-diaspora assume nuove variabili e nuovi orizzonti e si configura come uno dei contesti più interessanti per chi desidera investire.

La Sicilia e l’Africa sono molto legate, come ricorda il sindaco Leoluca Orlando in apertura dell’incontro, la comunità ghanese in particolare è la più numerosa di tutta la Sicilia e in particolare di tutta Palermo. Credo che il senso di questo incontro si inserisca all’interno del processo di internazionalizzazione che caratterizza la città di Palermo – continua il sindaco Orlando. L’obiettivo del Ghana è di entrare nel panorama nazionale con un ruolo da protagonista e la collaborazione con Palermo e la regione Sicilia può essere la strada giusta. Inoltre, come confermato dallo stesso assessore Giuseppe Barbera, le storie di italiani pieni di iniziativa, di forza e di coraggio che hanno deciso di cercare fortuna in Ghana non sono ormai una novità e testimoniano come questo paese sia veramente pronto ad accogliere iniziative da parte di attori siciliani pronti ad investire. Non è una strada nuova quella che porta a rapporti bilaterali tra Palermo e paesi esteri, come ricorda l’assessore Marco di Marco: Come amministrazione comunale abbiamo deciso di intraprendere dei rapporti con tanti altri paesi. Attraverso Confindustria e le associazioni di categoria abbiamo scelto delle realtà geografiche con cui instaurare delle relazioni imprenditoriali in alcuni settori specifici. Anche stavolta ci candidiamo per svolgere questo ruolo di “traide union” tra il nostro paese e il Ghana. Il benestare dell’iniziativa passa anche dalle parole di Evelyn Anita Stokes–Hayford, ambasciatrice del Ghana a Roma che, oltre ad esprimere i più sinceri ringraziamenti alla città di Palermo per l’accoglienza, rassicura sulla condizione di assoluta stabilità politica del proprio paese: Spero che questa collaborazione possa farci crescere insieme alla luce di esperienze passate che in Ghana hanno creato lavoro, infrastrutture e industrie manifatturiere. Il governo del Ghana sotto la guida del presidente Mahama sta portando il paese verso il nuovo millennio. Spero che chiunque abbia voglia di intraprendere un percorso nel nostro paese sia aperto alla discussione. A quel punto noi saremo altrettanto pronti a favorire il loro sviluppo.

Il Ghana Business Forum apre, dunque, scenari interessanti di sviluppo per l’imprenditoria siciliana all’estero. Il vecchio continente, da cui tutto ebbe origine, è ora pronto a riaccogliere le iniziative e le idee che nell’attuale contesto europeo faticano ad emergere. Il progetto che ha come obiettivo la creazione di un canale bilaterale di reciproco scambio tra i due paesi apre, dunque, nuove prospettive per un’economia italiana e siciliana che guardi più al Mar Mediterraneo e all’Africa.

Di seguito riportiamo le due interviste rilasciate a TrinacriaNews da Francesco Campagna, neo console onorario del Ghana per la Sicilia e il ministro ghanese per gli investimenti Mawuena Trebarh.

Intervista al referente per la Sicilia dell’Ambasciata del Ghana Francesco Campagna

Questa iniziativa può rilanciare l’attività imprenditoriale palermitana e siciliana?

Ci sono tanti ambiti e settori in cui i siciliani con le loro eccellenze già raggiunte possono trovare dei partner e le condizioni idonee per ritrovare l’entusiasmo di fare impresa, di entrare in un flusso di sviluppo perché stiamo parlando di una terra che è in grande accelerazione, un cantiere aperto. C’è l’entusiasmo che può servire a noi per rinnovare il nostro modo di fare impresa, di essere parte di un percorso. E’ l’entusiasmo di questa terra che può dare forza alla nostra imprenditoria siciliana.

Quanto è importante sottolineare che quello che si sta per creare è un canale biunivoco tra Sicilia e Ghana?

Noi abbiamo bisogno dell’Africa, sarebbe miope fermarsi al contesto europeo. Già siamo presenti in questa interrelazione, ci avviene infatti nelle nostre città dove si registrano tantissime comunità internazionali. L’esercizio, che può essere faticoso, è proprio questo: in che termini io posso crescere grazie a questo dialogo.

Come pensa di affrontare questo incarico che le è stato appena affidato?

Sarò sintetico, affronterò tre ambiti: i diritti dei cittadini ghanesi presenti a Palermo, promuovere gli scambi commerciali e quelli culturali. Il mio impegno sarà quello di far muovere queste direttive sempre insieme e sempre connesse.

Ghana Business Forum (Mawuena Trebarh)Intervista al ministro per gli investimenti del Ghana Mawuena Trebarh

Quanto è stato importante l’abbandono di un approccio coloniale da parte degli investitori che arrivano in Ghana per la crescita economica di questo paese?

Ogni paese che vuole entrare all’interno di un contesto economico globale deve avere l’abilità di attrarre investimenti e sostenerli nel proprio paese. E’ molto importante concentrarsi strategicamente su cosa è importante per lo sviluppo e ora noi abbiamo trovato il paradigma per la crescita del Ghana. Paesi come il Ghana sono interessati nell’accogliere le competenze imprenditoriali che vengono dall’esterno. Gli investimenti devono essere diretti allo sviluppo, questi creano lavoro, sostengono le attività economiche e permettono la crescita delle professionalità. Questo non vale solo per il Ghana ma per tutti i paesi.

Quali sono state le cause di questa crescita, non solo del Ghana in quanto paese ma anche come forza economica?

Il continente che rappresenta nuove opportunità è proprio l’Africa. L’Africa è un paese che offre nuovi spazi favorevoli per mettere alla prova l’esperienza di mercato che in altri contesti farebbe fatica ad emergere ed è per questo che molti investitori sono interessanti a questa nuova frontiera. Un altro importante elemento riguarda il ritorno di tutti quegli africani che durante la diaspora andarono via dal continente e che ora stanno ritornando con tutta la loro esperienza maturata all’estero. Tutto sta cambiando, tutto è dinamico nel rispetto della politica, della legalità e nel rispetto di tutto ciò che è rilevante nel contesto internazionale.

Quanto è importante la stabilità politica in questo sviluppo?

Non ci sono domande da fare. La stabilità politica è il più importante elemento per qualsiasi investitore.

Noi italiani abbiamo molto da imparare da questa situazione, non crede?

Credo che entrambi i paesi possano imparare l’uno dall’altro. Noi non abbiamo tutte le risposte così come voi. Collaborare significa trovare opportunità su cui investire. Noi siamo sensibili alle dinamiche che attraggono a noi nuovi investitori ma c’è grande impegno da parte di entrambi i governi nel far crescere il settore privato per guadagnare entrambi allo stesso modo.

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