Palermo – “La disperazione del personale della formazione professionale è alle stelle e il governo si occupa solo della propria immagine senza produrre atti che risolvano la situazione drammatica in cui si trovano i due lavoratori delle clamorose proteste di ieri e gli oltre 8000 del settore”: lo scrive la Flc Cgil Sicilia in una nota di Giusto Scozzaro e Giovanni Lo Cicero. “La prima cosa da fare subito, senza ulteriori rinvii- sostengono Scozzaro e Lo Cicero- è rimuovere le cause che bloccano i mandati di pagamento impedendo che al personale arrivi lo stipendio. Continuare con questo immobilismo è inammissibile – aggiungono- e rischia di alimentare gesti disperati delle persone”. Ieri la minaccia di un lavoratore di cospargersi di benzina e darsi fuoco, e quella di un altro, altrettanto eclatante, di gettarsi da un cavalcavia insieme alla figlia. Oggi il lavoratore che ieri minacciava di gettarsi dal cavalcavia è stato inoltre fermato dalle forze dell’ordine mentre tentava di entrare nei locali dell’assessorato all’Istruzione e formazione per continuare nella sua protesta. “Tutto questo- osserva la Flc- mentre il governo continua a non fare nulla. Il disegno di legge approvato nei giorni scorsi dalla giunta – sottolineano Scozzaro e Lo Cicero – se ridisegna il sistema, cosa certamente necessaria, non contiene nessuna misura straordinaria per uscire dalla emergenza. Quando il governo prenderà atto del proprio fallimento e cercherà nel confronto le soluzioni vere ai problemi?”. La Flc Cgil esprime solidarietà “a tutti i lavoratori del settore e chiede urgenti interventi straordinari del governo regionale e l’apertura di un tavolo di crisi nazionale per individuare misure eccezionali per uscire dall’emergenza”.