PALERMO. “Nessuna riforma ma solo licenziamenti collettivi nel settore della Formazione professionale siciliana. Per questo siamo pronti a riprendere la protesta. Daremo voce alla disperazione dei lavoratori, da mesi senza stipendio e senza occupazione. Questa famiglie hanno bisogno di risposte immediate e concrete o altrimenti a Giugno sarà la morte completa del settore e di oltre ottomila operatori”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che insieme a Cgil e Cisl, ha chiesto già un incontro al Presidente Crocetta e agli assessori Lo Bello e Caruso. E Raimondi continua: “Manca ancora una programmazione per la futura attività formativa e dal Governo nazionale arrivano solo tagli agli ammortizzatori sociali. A pagare il conto saranno come sempre le fasce più deboli. Per questo chiediamo alla Regione un cambio di rotta. E’ necessario subito un confronto con le organizzazioni sindacali per rilanciare il settore e dare certezze a questi lavoratori. Intanto la prossima settimana la Corte europea dovrebbe esprimersi sull’ammissibilità del ricorso della Uil Scuola in merito all’esclusione degli enti dai benefici della cassa integrazione in deroga. Infine – conclude Raimondi – anche i nostri iscritti potranno partecipare allo sciopero del settore indetto il prossimo 30 Gennaio”.