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Fondazione orchestra sinfonica siciliana i sindacati chiedono nuovo CdA

di Redazione TrinacriaNews

Palermo 19 dicembre 2018 – Foss,  i sindacati dello spettacolo contro il commissariamento. In una nota unitaria,  Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials   chiedono la costituzione  immediata  di un nuovo cda per la Fondazione orchestra sinfonica siciliana. E  giudicano “una forzatura, immotivata e ingiustificata” la decisione di procedere alla nomina di un  commissario ad acta.
   “Ci saremmo aspettati la nomina del nuovo cda per ripristinare la normale forma istituzionale e funzionale della Fondazione. La Foss – aggiungono i sindacati – vanta gli ultimi tre bilanci in attivo, una programmazione di qualità consolidata, e un equilibrio organizzativo senza precedenti. Tra l’altro, questa scelta cade nel pieno di una frequentatissima stagione di concerti,  con prestigiosi direttori e solisti, causando un enorme danno di immagine”.
     La Foss, dopo un periodo  di crisi,  con la collaborazione delle organizzazione sindacali e dei lavoratori aveva  intrapreso da qualche anno  un cammino virtuoso. “Bilanci in pareggio, stagioni di eccellenza, aumento considerevole di abbonati, visite guidate e attività di prestigio sono l’evidenza  di un lavoro esemplare”, è il giudizio unanime dei sindacati.  “Il nuovo governo regionale – aggiungono – aveva  nominato, legittimamente, un nuovo cda, che si è mosso in direzione del consolidamento dei risultati raggiunti. Dopo pochissimi mesi, invece, sorprendentemente e in modo preoccupante, i tre quinti del consiglio d’amministrazione si sono dimessi”.
     Ad un mese dalle dimissioni improvvise  del presidente e di due consiglieri,  già espressione del governo regionale, i sindacati si sarebbero aspettati la nomina di un  nuovo cda.  “E invece ecco la scelta del commissariamento,  ancora più preoccupante per  la vaghezza di mansioni e la mancanza di un limite temporale previsto”.
     Slc, Fistel, Uilcom e Fials, nel rispetto di un percorso democratico della Fondazione, chiedono il ripristino dell’organo di governo del Teatro, come già chiesto il 6 dicembre scorso all’assessore al Turismo, per dare la possibilità di un confronto in continuità con i risultati raggiunti. “Auspichiamo che il percorso di rilancio appena intrapreso dalla Fondazione debba essere ulteriormente sviluppato e affidato a figure nuove, di chiaro respiro internazionale, che con il loro impegno possano legare la prestigiosa Orchestra a circuiti musicali di altissimo prestigio – aggiungono i sindacati dello spettacolo nella nota –  I risultati sono stati raggiunti con i sacrifici dei lavoratori e lo sforzo di tutti nell’alveo di un percorso democratico e inclusivo: il commissariamento, oggi, ci appare più che mai un atto immotivato e un segno inopportuno”.

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