PALERMO. “Gravissime, e per questo inaccettabili, le dichiarazioni dell’assessore regionale Caruso che ha annunciato altri 1.800 licenziamenti in Sicilia. Sono i lavoratori ex Sportelli che fra tre mesi perderanno il posto. E sempre secondo il Governo regionale, in loro sostituzione si potranno fare nuove assunzioni. Avremo così migliaia di cinquantenni disoccupati, senza alcuna alternativa occupazionale, e nuovi precari destinati a seguire le loro orme, sempre ricattabili da una politica che a parole dice di volere fare le riforme ma in realtà vuole solo continuare ad ampliare il bacino del precariato per il solo consenso elettorale”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Giuseppe Raimondi della Segreteria della Uil Sicilia, che aggiungono: “L’assessore Caruso oggi non ha proposto alcuna soluzione che possa evitare macelleria sociale accoppiata a una nuova ondata di clientelismo. Anzi, sembra quasi ritenere che il problema non riguardi il Governo regionale. Lo dimostra anche la sua battuta di dubbio gusto: “Se lo Stato mette i soldi li assumeremmo anche a vita”. Non è accettabile – continuano Barone e Raimondi – che di fronte al dramma di migliaia di famiglie ci sia questo atteggiamento irresponsabile e insensibile. La Uil Sicilia chiede da tempo un confronto per individuare soluzioni praticabili per tamponare l’emergenza e rilanciare l’intero comparto (Formazione, Sportelli e Istruzione). Ma tutt’oggi non abbiamo avuto risposte. Il Governo Crocetta deve sapere che di fronte alla disperazione della gente, il sindacato scenderà in piazza con lotte sempre più dure”.