Linguaglossa (CT) – Il suggestivo paesaggio dell’Etna, tanto amato dagli isolani della terra del Mongibello, emoziona ed attrae, in ogni stagione, turisti, pittori, scienziati, biologi, naturalisti, vulcanologi, sismologi e fotografi di tutto il mondo.
Dal 4 al 6 ottobre 2013 le pendici dell’Etna riaprono le porte alla seconda edizione di Etna in photo, concorso fotografico nazionale, organizzato da Taormina Eventi s.r.l., ProLoco e patrocinato dal comune di Linguaglossa. La competizione è dedicata a professionisti e non, i quali avranno la possibilità di ammirare e valorizzare il territorio e le sue peculiarità
Tre giornate all’insegna della natura, della cultura con mostre di pittura e fotografiche, degustazione di prodotti autoctoni nell’ambito del seducente dipinto naturale offerto dalla città etnea che sarà, dunque, per la seconda volta, set fotografico del contest che, già alla sua prima edizione 2012 è stata un vero successo.
Il contest prevede due giorni dedicati allo shooting nella caratteristica e architettonica città di Linguaglossa, nonché protagonista e tema delle foto insieme al paesaggio etneo, al vino Doc dell’Etna, alla vendemmia e alle cantine, alle arti e mestieri della città in questione.
Quell’orizzonte di crateri e pietra lavica sulla quale crescono i dorati fiori di ginestra, che lo scorso 21 giugno l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’umanità, sembra avere qualcosa di mistico che richiama l’attenzione ed esige, senza possibilità di sottrarvisi, che se ne immortali la superba bellezza, e questa sarà una gara in cui la fotografia si trasformerà in poesia, la macchina fotografica diventerà strumento di comunicazione, filtro delle emozioni dell’autore il quale, ad ogni scatto, scriverà una strofa del suo componimento.
Al primo classificato sarà consegnato un premio di mille euro, a decretarne la vittoria sarà la giuria, presieduta da Giuseppe Pappalardo, docente FIAF e critico fotografico, al quale abbiamo posto un paio di domande che vi proponiamo di seguito.
– Come si sente ad essere il presidente di un concorso fotografico che mira, nello stesso tempo, a valorizzare il territorio?
Ritengo che la valorizzazione di un territorio altro non sia che il riconoscimento culturale delle sue risorse e delle sue possibilità di crescita e di sviluppo. Detta così sembra una espressione degna del “politichese” tanto di moda. Ma – sottolinea Giuseppe Pappalardo – nella frase ci sta quel “riconoscimento culturale” che dovrebbe far riflettere e meditare: ecco, un concorso fotografico fa riflettere (e quindi rappresentare ed esprimere) e meditare (e quindi acquisire la coscienza che di quel territorio siamo parte). Presiedere il concorso per me è una formidabile occasione per rendere concreto quell’articolo della nostra Costituzione (art. 9) troppo spesso ignorato.
– Nonostante si tratti di un concorso fotografico a tema obbligato, il che potrebbe farlo apparire limitante per la fantasia dei partecipanti, è già alla sua seconda edizione e la prima è stata un successo. Secondo Lei quali sono le carte vincenti del concorso Etna in photo?
Un tema indicato e delimitato non comporta un obbligo di rappresentazione e, ancor più, d’espressione. Confido, pertanto che il “pianeta” Etna e quanto gli sta accanto, possa essere visto in tutti i suoi innumerevoli aspetti; stiamo parlando di qualcosa riconosciuta patrimonio dell’umanità tutta. La carta vincente del concorso sta, a mio sommesso parere, nella consapevole conoscenza che la popolazione etnea, con assoluta normalità, possiede circa i caratteri, le tradizioni, gli usi e le colture del Vulcano. Questa consapevolezza, se ben rappresentata, può utilmente scambiarsi e incontrarsi con chi non la conosce.
Ringraziamo Giuseppe Pappalardo per la gentile collaborazione.
LINK REGOLAMENTO:
http://www.etnainphoto.com/#!regolamento/c187h
LINK LOCANDINA DEL PROGRAMMA:
http://www.etnainphoto.com/#!programma/c1bxl