Bagheria (PA) – Si è tenuta la conferenza stampa dell’evento che è inserito nel calendario “Settimana delle culture” di Palermo, voluto dal comitato scientifico Insieme per Palermo, ed è patrocinato dalla Fondazione Sant’Elia di Palermo, dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Una mostra, incentrata sull’ossimoro e l’unione dei contrari, che rimanda alla tradizione classica ma nello stesso tempo se ne discosta perché attuale, insita dello splendore culturale che erompe dalla terra natìa dell’artista: la Sicilia.
Secondo Lorenzo Canova, Arrigo Musti ha proprio fondato le basi teoriche e visuali del suo sistema pittorico sulla radiante potenza delle sue origini, rievocando l’arte siciliana del passato con una visione del tutto contemporanea, richiamando questioni stringenti e di grande attualità, come la difesa del patrimonio culturale, della memoria storica, del paesaggio e dell’ambiente.
Le opere in mostra alla Galleria Pittalà fanno parte di due cicli distinti: Beautiful Decadence del 2012 e Drops del 2013.
Il primo percorso artistico evoca balconate, portali barocchi e stanze vuote di antichi palazzi che rimandano a “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Nel suo ciclo più recente, invece, Musti, “è passato da una pittura ribollente di fermenti cromatici, […] a una materia lieve e monocroma, composta da un passaggio di spatola appena accennato che […] crea un rilievo sottile o denso ed appena abbozzato sulla tela liscia priva delle rugosità di alcune opere precedenti.”
Canova vede nelle opere di Musti un rimando tecnico e concettuale, effettuato in chiave personale ed innovativa, a grandi artisti come Giacomo Serpotta, Antonio Canova e Lucio Fontana.
La pittura di Musti, quindi, si allontana dall’elemento iconico per avvicinarsi all’astrazione attraverso “una lieve e fremente rugosità che si coniuga a una severa impostazione minimalista impostata spesso su un cromatismo acceso di colori quasi lisergici.”
La location scelta da Arrigo Musti per l’allestimento di Drops fa parte del progetto artistico che mette in primo piano il connubio tra l’arte contemporanea e la bellezza dei luoghi della Sicilia.
Quello di Villa Casaurro, infatti, è uno scenario che rimanda al tema delle opere in mostra: il concentrarsi su “cose piccole e neglette ma che trasudano una prestigiosa tradizione artistico–culturale”. La Galleria Pittalà di Bagheria, infatti, per Musti rappresenta la mixture tra il vecchio e il nuovo: un luogo della tradizione, gestito da un giovane gallerista come Adalberto Catanzaro, che aspira all’innovazione.
Durante la conferenza stampa a Villa Butera a Bagheria, l’artista e il curatore della mostra hanno presentato il percorso che ha portato alla realizzazione di questa esposizione artistica.
Presenti alla conferenza della mostra “Drops – Gocce” anche il poeta e critico d’arte Aldo Gerbino, l’Avv. Antonio Ticali, soprintendente della Fondazione Sant’Elia di Palermo. Interverranno, inoltre, Adalberto Catanzaro, Presidente dell’Associazione “Quelli di Pittalà” e il sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo.
Il vernissage della mostra è in programma il 22 settembre alle 19.00 nei locali della Galleria Pittalà. L’ingresso è gratuito.
Corollario della manifestazione artistica inaugurale, anziché il classico rinfresco, lo Show-cooking (a partire dalle 21.00), presentato da Gaetano Basile, che vedrà protagonista il pastry chef pluripremiato in tutto il mondo per la sua maestria (spiccano due medaglie d´oro al concorso di cucina “Internazionali d´Italia”), Giovanni La Rosa, che si esibirà con delle performance “al cioccolato”.
Alla serata interverrà anche il chitarrista del gruppo musicale “Tango Disìu” Francesco Maria Martorana.
L’ingresso alla mostra, dal 23 settembre al 20 novembre, sarà libero, dalle ore 17.00 alle 21.00. Si prevedono anche ingressi serali con date da stabilire.