Cefalù (PA) – Ieri mattina nel Santuario di Gibilmanna per la festività di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato, è stata collocata e disvelata dal Questrore di Palermo Leopoldo Laricchia la statua del Santo patrono, statua donata da monsignor Giuseppe Marciante. Si è poi celebrata la Santa Messa officiata dal Vescovo di Cefalù Marciante, dal Cappellano della Polizia di Stato, don Massimiliano Purpura, e dal Padre Guardiano del Santuario, Salvatore Vacca, alla presenza del Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani e di autorità civili, militari e religiose, e del personale della Polizia di Stato proveniente da tutta la provincia.
Tutta la celebrazione eucaristica è stata arricchita dalle voci del Coro Polifonico dell’ANPS – Sez. di Palermo, diretto dalla Maestra Nati Kàthai.
Presente una folta rappresentanza dell’Anps – Sez. Palermo.
I partecipanti, successivamente, sono stati invitati a visitare il museo annesso alla struttura del Convento, che conserva opere sacre, pittoriche e scultoree che offrono un esempio dell’arte francescana, attiva nelle Madonie nei secoli scorsi. Alla fine il rinfresco, preparato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero Mandralisca di Cefalù che hanno preparato pietanze utilizzando alimenti offerti da aziende locali. Il Questore ha ringraziato tutti i partecipanti e si è congratulato con i coristi per la loro esibizione.
San Michele Arcangelo, patrono della Polizia
San Michele Arcangelo viene celebrato dalla chiesa (insieme a San Gabriele e San Raffaele) il 29 settembre.
Nel Nuovo Testamento (capitolo 12° del libro dell’Apocalisse) S. Michele è presentato come avversario del demonio, vincitore dell’ultima battaglia contro satana e i suoi sostenitori:.
Per i cristiani è considerato il più potente difensore del popolo di Dio, del bene contro il male. E a lui sono state dedicate diverse chiese, cappelle e oratori in tutta l’Europa dove spesso è raffigurato in cima a campanili e monumenti come guardiano contro le forze del male.
Proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII il 29 settembre 1949 per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini. Per l’ordine, l’incolumità delle persone e la difesa delle cose. Più di 60 località italiane, tra le quali Caserta, Cuneo, Alghero, Albenga e Vasto, lo venerano come Santo patrono, ma S. Michele, oltre che della Polizia di Stato, è protettore di molte altre categorie di lavoratori: farmacisti, doratori, commercianti, fabbricanti di bilance, giudici, maestri di scherma, radiologi. Si affidano a lui anche i paracadutisti d’Italia e di Francia.
La preghiera del poliziotto
dedicata a San Michele Arcangelo
Oh! San Michele Arcangelo, nostro celeste Patrono, che hai vinto gli spiriti ribelli – nemici della Verità e della Giustizia – rendi forti e generosi, nella reverenza e nell’adesione alla Legge del Signore, quanti la Patria ha chiamato ad assicurare tra i suoi cittadini concordia, onestà e pace affinché – nel rispetto di ogni legge – sia alimentato lo spirito di umana fraternità . Per questo, imploriamo dal tuo Patrocinio rettitudine alle nostre menti, vigore ai nostri voleri, onestà agli affetti nostri, per la serenità delle nostre case, per la dignità della nostra terra! Amen