Catania – Dal 6 al 21 marzo la Libreria Antiquaria Romeo Prampolini ospita la mostra “Artist’s Books and Prototypes + homage to Eugenio Miccini”.
In origine, la mostra era programmata fino al 15 marzo, successivamente, in corso d’opera, gli organizzatori hanno deciso di prorogarla fino al 21 dello stesso mese.
Sono intervenuti nella serata inaugurale, tenutasi lo scorso 6 marzo alle ore 17:30, la professoressa Anna Guillot, curatrice della mostra e professore coordinatore del biennio specialistico di Progettazione artistica per l’Impresa presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, il direttore dell’Accademia di Belle Arti, prof. Virgilio Piccari e il presidente dell’Associazione Culturale Romeo Prampolini, dott. Luigi Calabresi.
La realizzazione della mostra rientra nell’ambito della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, che si terrà il 23 aprile. In Italia sarà il giorno di #ioleggoperché, un’iniziativa dell’Associazione Italiana Editori in cui i protagonisti saranno i libri e i lettori. La Libreria Antiquaria Romeo Prampolini, per la quale in occasione della serata inaugurale della mostra erano presenti una parte dei soci, aderisce a questa importante e interessante opera di promozione culturale attraverso iniziative volte ad incentivare la lettura e l’amore per i libri.
“Artist’s Books and Prototypes + homage to Eugenio Miccini” è una mostra di libri e prototipi d’artista concepita per binomi, talvolta costituitisi nel corso dei lavori progettuali che hanno portato alla realizzazione di una parte delle opere esposte. In pratica, nella rassegna vengono poste in relazione dialettica opere di autori poco noti con opere di autori conosciuti su scala globale.
La rassegna include anche un omaggio ad Eugenio Miccini, uno dei padri della Poesia Visiva.
A fornire le opere degli artisti internazionali il KoobookArchive, un archivio privato.
Per l’evento, TrinacriaNews.eu ha intervistato la curatrice della mostra la professoressa ANNA GUILLOT.
Professoressa siamo passati dal multiplo d’artista, tema della mostra, recentemente da lei curata, “IN SERIES_ artist’s multiples for a multiple show”, al libro d’artista. Ma cosa è il libro d’artista?
Il pubblico dell’arte contemporanea conosce il “libro d’artista” come genere di nicchia appetibile per il collezionista. Si tratta di una particolare forma d’arte nella quale l’oggetto in questione, il libro, viene a perdere la sua funzione tradizionale per porsi come «luogo spazio-temporale di ricerca artistica». Spesso l’autore è un artista che ha anche a che fare con la parola e con le varie espressioni del linguaggio.
E il prototipo d’artista?
Per restare in ambito librario, è la messa a punto definitiva di un modello che, congiuntamente al progetto, potrebbe passare direttamente all’azienda, la casa editrice, che lo produrrà in serie. Lo stesso accade per il “multiplo d’artista” e, in senso più lato, nel campo del design. Modello e progetto sono in vendita al fine della produzione seriale. In ordine alla tiratura, però, tra le espressioni “d’artista” e il prodotto di design ci sarà una differenza: la tiratura di un libro, o di un multiplo d’artista che non sia un libro, è sensibilmente più bassa rispetto al comune prodotto di design. Va considerato che si tratta di una forma d’arte prodotta in copie limitate, numerate e firmate dall’autore.
Quali sono gli autori presenti in mostra? L’idea di mettere insieme autori affermati e studenti dell’Accademia di Belle Arti da cosa nasce?
“Artist’s Books and Prototypes + Homage to Eugenio Miccini” include 26 autori, nomi non noti, come Soriana Amato, Anna Baglieri, Daniela Calcaterra & Teresa Zingale, Alessandra Fazio, Federica Gulino, Laura La Rosa, Annalisa Lo Presti, Giuliana Patanè, Giulia Percipalle, Chiara Russo, Marco Santuccio, Alessia Viscuso e il gruppo FATTIDARTE, accostati a quelli di Damien Hirst, Andy Warhol, Bruno Munari, Alighiero Boetti, Peter Fischli & David Weiss, Pipilotti Rist, Bernd & Hilla Becher, Giuseppe Chiari, Lamberto Pignotti e perfino Fortunato Depero, il cui Libro cosiddetto “imbullonato” è considerato una pietra miliare del libro d’artista. Ma, trattandosi di una mostra didattica, di progetti e prototipi sviluppati dagli allievi della Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa dell’Accademia di Belle Arti di Catania, si avvale di un concept particolare, pensato per binomi, in qualche caso costituitisi nel corso dei lavori progettuali che hanno portato alla realizzazione di quanto è esposto. In sostanza, nel presente pattern espositivo la produzione degli autori “non noti” viene a porsi in relazione dialettica con esemplari di libri e multipli i cui autori sono conosciuti su scala internazionale. Si tratta di Maestri e allievi: una selezione di allievi dotata in potenza di una qualità tale da rendere possibile l’ipotesi, seppure azzardata, di trovarsi di fronte ad un futuro, probabile Maestro. Vi sono anche opere di ex studenti come Laura Cantale e Giuseppe Mendolia Calella, attualmente in Accademia nel ruolo di Cultori, che hanno collaborato redigendo schede tecniche e testi critici. La mostra nasce da una riflessione “alta” sulla didattica, sui concetti di circolarità e interscambio.
Su Eugenio Miccini cosa ci può dire?
Eugenio Miccini, fondatore, nel 1963, con Lamberto Pignotti ed altri, del Gruppo ‘70 e della Poesia visiva, movimento artistico italiano con discreto tasso ideologico vicino a Umberto Eco, è stato uno dei miei maestri ed in passato è stato più volte invitato dall’Accademia di Catania. Di lui, come autore prolifico delle tipologie e dei generi d’espressione afferenti alle opere in mostra, è esposto un breve corpus di opere, tra cui il noto libro d’artista “Piano regolatore insurrezionale della città di Firenze”, edito da Sampietro nel 1972.
La mostra ha come obiettivo la divulgazione di quanto l’Accademia di Belle Arti di Catania produce?
Certo, la mostra, primo step di una piattaforma collaborativa dedicata al libro, grazie ad una sinergia che vede la storica Libreria Romeo Prampolini e l’Accademia di Belle Arti di Catania agire d’intesa, vuole concorrere a divulgare quanto si produce nei nostri corsi triennali e biennali. Il tutto è supportato in senso etico dall’impegno che il direttore Virgilio Piccari pone nell’orientare l’Istituzione e mantenerla come presenza viva del territorio e dalla considerazione verso il lavoro intellettuale e di ricerca applicata del corpo docente.
La divulgazione dell’arte e della cultura in generale, nonché la promozione dei talenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, sono queste in sintesi le finalità della mostra “Artist’s Books and Prototypes + homage to Eugenio Miccini”.