Palermo – Si è tenuta ai Cantieri Culturali alla Zisa la conferenza stampa di presentazione della Settimana delle Culture, che si svolgerà dal 16 al 22 settembre. La manifestazione è ideata ed organizzata dal comitato Insieme per Palermo e prevede un fitto calendario di circa duecento eventi.
In programma vi saranno eventi teatrali, musica, mostre, conferenze, cibo di strada, danza, fotografia, visite guidate e tanto altro. Ecco i numeri della grande manifestazione: 12 mostre fotografiche, 28 mostre di pittura, 7 iniziative legate al cibo di strada, 54 spettacoli, 13 itinerari culturali, 10 presentazioni di libri, 11 videoproiezioni, 28 visite guidate, 13 convegni, nonché attività ludiche per i bambini, attività legate allo sport ed ai diversamente abili.
Durante la Settimana delle Culture tutta la città verrà coinvolta; tante infatti sono le location previste per gli eventi, dal centro storico alla periferia, ma anche Bagheria e Monreale. I luoghi della manifestazione saranno, tra gli altri, Palazzo Steri, Palazzo Branciforte, Villa Niscemi, Palazzo Reale, il Museo Pitrè, il Castello a Mare, la Galleria d’Arte Moderna, l’Arsenale Borbonico, ma anche il Parco Cassarà ed istituti scolastici, come il Don Bosco Ranchibile e il Garibaldi. Centro della Settimana delle Culture saranno i Cantieri Culturali alla Zisa, che confermandosi come fulcro per la rinascita di Palermo, diventeranno la cittadella della cultura con circa 50 eventi in programma.
Il calendario è in costante aggiornamento, informazioni sono reperibili sulla pagina Facebook A Palermo la “Settimana delle culture” https://www.facebook.com/SettimanaDelleCulture?ref=hl.
Lo scorso marzo il comitato di volontari Insieme per Palermo, composto dalla Presidente Gabriella Renier Filippone, da Gaetano Basile, Massimiliano Marafon Pecoraro, Clara Monroy, Maria Antonietta Spadaio, Bernardo Tortrici, Salvo Viola, ha ideato la manifestazione, domandando a numerosi partner pubblici e privati (artisti, compagnie, associazioni, musei) il loro contributo ed il loro supporto alla candidatura della città a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
La città ha risposto in modo sorprendente, si tratta di un risultato eclatante, che non ci saremmo mai aspettati – ha affermato entusiasta la Presidente – in un momento di crisi tutti hanno risposto autofinanziandosi. Credevamo che la popolazione fosse più tiepida e più disinteressata alla cultura.
Oltre la presidente del comitato, la conferenza stampa ha visto la partecipazione del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone, del Sindaco di Monreale Filippo Di Matteo.
Un aspetto importante, ribadito soprattutto dal Sindaco di Palermo, è che l’evento è nato per volontà di un comitato civico, sintomo che è la città a volere un suo rilancio culturale.
Il senso di questa settimana – ha affermato Orlando – è quello di fotografare Palermo, di dimostrare che non si tratta della candidatura dell’amministrazione e del sindaco, ma dell’intera città. La giunta comunale ha accolto il pretesto della candidatura a Capitale europea della Cultura per disegnare un progetto di Palermo per il 2030, in modo che il 2019 sia solo un passaggio verso la città del futuro. Questo è il vero obiettivo di questa candidatura. Essa è importante per uscire dalla logica del quotidiano. Vogliamo che si rafforzi la coscienza civica e diventi normale realizzare ogni anno una settimana delle culture. È un modo per mettere in sicurezza la sensibilità culturale della città di fronte al susseguirsi di sindaci, amministrazioni, stagioni politiche. Palermo deve la forza della sua candidatura alla complessità dei problemi che sta cercando di risolvere. Il nostro punto di forza è che siamo una città “mediorientale” in Europa. Palermo a differenza delle altre città non è un quadro, ma un mosaico fatto di tessere, colori e forme diverse, che riescono a manifestarsi proprio in questa settimana.
Alla conferenza è intervenuto anche l’Assessore alla Cultura Francesco Giambrone. Il risultato raggiunto è straordinario. Sarà una settimana di “invasione pacifica” della città da parte degli artisti. È una grande scommessa per coloro che vivono di cultura. Vuol dire che c’è una parte della città che vuole la candidatura di Palermo. Questo costituisce una forza in più, che ci fa capire che ce la faremo in questa grande sfida. Ce la faremo a cambiare la città utilizzando le migliori intelligenze di Palermo. Nel dossier che presenteremo il 20 settembre vi è un contenuto importante di idee, di valori di riferimento, di progetti culturali, di innovazioni e di cambiamento dell’infrastruttura della città. Intendiamo portare avanti i nostri progetti anche se Palermo non dovesse essere prescelta.