Palermo – Presentato, attraverso un happening, il progetto di rivitalizzazione dello storico mercato sito nel centro storico della città.
L’iniziativa è frutto delle menti geniali del fotografo palermitano Pucci Scafidi, l’imprenditore proveniente dal mondo della moda Antonio Di Dio e la designer Diana de Concini, ritrovatisi insieme per mettere a punto un progetto per dar nuova linfa vitale allo storico mercato palermitano di fama internazionale.
Uno dei più grandi e attuali luoghi della movida italiana deve tornare a essere un grande mercato ha affermato durante la presentazione del progetto Pucci Scafidi.
Durante il tour, che ha preso il via alle 21.30 dalla luminaria con la scritta “La Vucciria” posizionata all’ingresso della discesa Maccheronai ed è culminato a Piazza Caracciolo, il pubblico ha avuto la possibilità di ascoltare dal vivo alcuni tra i principali brani della musica folk siciliana interpretati dalla band di Angelo Daddelli.
Io e Diana siamo stati adottati da questa città che tanto amiamo ha asserito Antonio Di Dio. E ciò che più ci emoziona è il vedere qui alla Vucciria tantissime persone, tutti noi dobbiamo tornare a fare la spesa in questo bellissimo mercato – ha continuato.
Il progetto di Antonio Di Dio, Pucci Scafidi e Diana de Concini si propone di far divenire la Vucciria un vero e proprio centro commerciale naturale, abbracciando svariati settori tra cui la moda, la musica, l’oggettistica, il cibo e gli eventi.
Di grande interesse, durante l’happening, è stata la presentazione al pubblico della luminaria con la scritta “Schangai”, nome della storica trattoria frequentata da personaggi quali Guttuso, Sciascia, Consolo, Spaziali e Zingaretti. L’insegna riporta il nome della trattoria nella versione originale con la “c”, esattamente come emerge da uno scatto d’epoca dell’archivio storico di Pucci Scafidi.
Presente all’evento il Magnifico Rettore dell’ateneo palermitano a cui, Roberto Lagalla, che ha asserito: La Vucciria è un pezzo di passato che deve ritornare a diventare futuro per la nostra città. L’Università degli Studi di Palermo, detentrice del famoso quadro “La Vucciria” di Renato Guttuso, ha immediatamente sposato il progetto di rivitalizzazione del mercato attraverso un progetto di merchandising e la creazione di borse di studio per laureandi.
Durante la presentazione del progetto alla stampa, è circolata la notizia che il negozio Hermès diventi prossimamente uno dei main sponsor dell’iniziativa. Ma, allo stato attuale, si tratta solo di voci di corridoio.
In occasione dell’evento, TrinacriaNews.eu ha intervistato il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla e due ideatori del progetto, Antonio Di Dio e Diana de Concini. Di seguito, le domande che abbiamo posto loro.
ROBERTO LAGALLA
Qual è il ruolo dell’Università degli Studi di Palermo all’interno del progetto di rivitalizzazione della Vucciria?
L’Università è per natura un’agenzia culturale del territorio e iniziative, come questa, che mirano a recuperare momenti e riferimenti culturali, sociali e pubblici della nostra città rientrano naturalmente nel programma e nel ruolo dell’Università. Fermo restando che la Vucciria è il quadro che per definizione ricorda questo nostro mercato ed è detenuto dall’Università.
ANTONIO DI DIO E DIANA DE CONCINI
Com’è nata l’idea di mettere insieme un fotografo, un imprenditore e una designer creativa per la realizzazione di un progetto simile?
Tempo fa siamo andati a trovare il nostro amico Pucci Scafidi e abbiamo visto l’archivio fotografico di suo padre. Ci è venuto il desiderio di far rinascere e rivitalizzare la Vucciria per quello che realmente era. Volevamo far comprendere alle tante persone che vedono oggi il centro storico spesso abbandonato, degradato e denigrato in favore di centri commerciali o realtà simili, snobbato perché ritenuto pericoloso o ancora povero, l’importanza di dar nuova vitalità a posti come questo mercato. Così ci era venuta l’idea di realizzare una mostra all’aria aperta con tutte le foto storiche alla stessa stregua di un museo permanente capace di raccontare la realtà palermitana e far rivivere così Palermo per ciò che realmente è. Noi due siamo sposati e ci siamo appoggiati vicendevolmente, siamo innamoratissimi di Palermo e del suo centro storico al punto che qualche anno fa abbiamo pure acquistato un appartamento, anche se non siamo originari di Palermo. Vorremo che Palermo avesse l’importanza che realmente merita perché ha un centro storico meraviglioso.
Cosa rappresentano le due insegne “Vucciria” e “Schangai”?
La prima insegna è stata donata agli inizi di questo mese ed è diventata in brevissimo tempo una delle foto più cult scattata dai turisti in visita a Palermo che cercano la Vucciria. Una volta che i visitatori raggiungono la Vucciria si rendono conto che la realtà non è proprio come la immaginavano purtroppo, soprattutto durante il giorno. Ci piacerebbe riportare all’attenzione il mercato attraverso la creazione di eventi e vorremmo aiutare i commercianti a comprendere che si devono attivare per cambiare qualcosa visto che i tempi sono cambiati. Ad esempio, potrebbero restare aperti un’ora in più rispetto ai centri commerciali così che chi non riesce a fare la spesa al centro commerciale possa avere l’opportunità di farla qui. Sarebbe di vitale importanza ritornare al rapporto umano tra cliente e negoziante, ciò renderebbe ancora più bello fare la spesa.
Da chi è finanziata la vostra iniziativa?
Attualmente ci stiamo autofinanziando, chiunque volesse partecipare o entrare con idee nel progetto per noi è il benvenuto.