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Coronavirus: Tripoli aggiorna i suoi concittadini: 29 casi covid accertati a Bagheria. Le scuole riaprono in sicurezza

di Redazione TrinacriaNews

Il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, ha aggiornato, con una diretta dell’ultim’ora, alle 21 di oggi i cittadini di Bagheria.
Nel corso della giornata numerosi erano stati i messaggi di cittadini  attraverso i social comunali e gli uffici preposti alla comunicazione che chiedevano informazioni su nuovi casi covid o sull’apertura della scuola.
Tripoli ha subito rassicurato i genitori che domani la scuola riaprirà ed ha poi informato i cittadini sul numero dei positivi al Covid a Bagheria. 
In Città i bagheresi  positivi al Covid 19, confermati dall’azienda sanitaria provinciale sono 29, di questi 8 sono ricoverati, 13 appartengono allo stesso focolaio, vale a dire stesso nucleo familiare e parentale; dei 29 è deceduta una signora anziana, con altre patologie e già malata da tempo, che non usciva di casa da circa un anno – spiega il sindaco.
13 sono i focolai, uno di questi con 13 positivi tra ricoverati; gli altri focolai hanno uno o due positivi. 
Tutte le persone ricoverate non sono state intubate ed  hanno una respirazione autonoma. 

«L’Asp sta facendo un grande lavoro, i dirigenti scolastici altrettanto» – dice Tripoli che ha accennato ai due casi di cui si è diffusa notizia nelle chat e sui social,  uno presso la scuola Ignazio Buttitta dove è risultata positiva una insegnante non bagherese, asintomatica, che è stata isolata.  La scuola è stata sanificata,  la situazione è circoscritta,  ed i ragazzi parteciperanno alle lezioni a distanza ed un altro caso, non ancora accertato, di cui ha dato ragguagli la preside Lucia Bonaffino attraverso la pagina facebook della scuola.
Sul profilo FB della scuola si legge che un lavoratore ATA si trova ricoverato con sintomi febbrili ma in atto la scuola non è in possesso di diagnosi ufficiale. «La sottoscritta» – scrive la preside – «immediatamente e per tutelare al massimo la salute di tutti ha giocato d’anticipo e, sotto la personale responsabilità, sgomberato la succursale, (ieri, 22 settembre) ed effettuato oggi 23 settembre sanificazione dei locali ad opera di ditta specializzata. Il lavoratore non ha avuto, vista la sua mansione, contatti stretti con alunne e alunni. Per questo – continua la dirigente scolastica –  non c’è motivo per non riprendere l’attività già da domani, 24 settembre»

«Altri sindaci hanno chiuso le scuole» – aggiunge il primo cittadino di Bagheria – «conosco le motivazioni, i casi specifici che hanno spinto i sindaci a tali decisioni. Chiuderemo le scuole se ci sarà la necessità e per cause giuste e opportune. Io penso che la scuola sia oggi il luogo più sicuro, i dirigenti, gli insegnanti, il personale  Ata sta facendo sforzi immani per renderla sicura». 
Il sindaco ha poi detto che domani stesso chiederà un incontro con il prefetto e con gli atri sindaci per strategie comuni contro il covid.

Tripoli ha poi confermato nuovamente che le elementari prenderanno il via tra domani e dopodomani, le scuole dell’infanzia inizieranno il 28 settembre ed ha concluso con un nuovo invito a rispettare le regole, lavare le mani, usare la mascherina, evitare assembramenti, invito  rivolto soprattutto ai ragazzi per i quali ancora riceve foto e segnalazioni di assembramenti fuori ai locali.
Ai genitori Tripoli dice: «controllate i vostri ragazzi e bambini ed invitateli al rispetto delle regole, noi monitoriamo  la situazione e continueremo. Penso ancora che qui, l’ondata più forte debba ancora arrivare, i positivi di oggi sembrano aver contratto il virus intorno a ferragosto»-  e aggiunge: «lo dico da genitore non da sindaco, non dobbiamo farci prendere dalla psicosi piuttosto controlliamo i nostri figli fuori, quando si vedono con gli amici, al bar, per strada. Domani girerò per le scuole per verificare l’andamento» – conclude il primo cittadino di Bagheria che conferma che anche i dirigenti scolastici condividono l’idea che le scuole debbano aprire in sicurezza e nel rispetto delle regole.
«Andiamo avanti, non possiamo chiudere tutto ma tuteliamo i nostri bambini, con la loro salute non si scherza» -chiosa Tripoli. 

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