Palermo – Al via il confronto tra Cgil, Cisl e Uil siciliane, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Assessorato Regionale all’Istruzione per la definizione del protocollo d’intesa sulle sezioni Primavera, per i bambini tra 24 e 36 mesi, per finanziare le quali la Sicilia può godere di un finanziamento nazionale di un milione di euro.
Ma cosa sono le sezioni Primavera?
La sezione Primavera è un servizio socio educativo, nato allo scopo di agevolare le famiglie in difficoltà, con bambini che non trovano posto al nido. Le sezioni Primavera nascono come risposta ad un problema sociale, particolarmente presente in alcune realtà del nostro paese e nella fattispecie in Sicilia. La ragione è tuttavia anche un’altra: iscrivere un bambino ad una sezione Primavera costa decisamente meno che non iscriverlo ad un nido.
La legge finanziaria per il 2007 ha introdotto una disposizione normativa che prevede la costituzione in via sperimentale di sezioni “Primavera”, da aggregare alla scuola dell’infanzia, per accogliere bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, e concorre a fornire una risposta alla domanda delle famiglie per i servizi della prima infanzia, contribuisce alla diffusione di una cultura attenta ai bisogni ed alle potenzialità dei bambini, in coerenza con il principio della continuità educativa.
Positivo il commento dei sindacati che avevano di recente lamentato uno stallo sulla questione anche se Cgil, Cisl e Uil criticano l’assenza al tavolo dell’Anci e dell’assessore regionale alle Politiche sociali.
E’ troppo – scrivono in una nota – pretendere che i due assessori si confrontino e programmino insieme allo scopo di definire un servizio adeguato per i bambini e a sostegno delle famiglie. A quando – aggiungono – il salto di qualità per dare dignità all’integrazione dei servizi all’infanzia?
Cgil, Cisl e Uil specificano che i Comuni sono chiamati a concorrere al funzionamento con proprio apporto di risorse strumentali umane e di servizi autonomamente definiti, per ottimizzare le limitate risorse a disposizione e per il ruolo che essi hanno come soggetto regolatore dell’offerta educativa. Giudicano inoltre ‘deprecabile’ l’assenza dell’assessore alle Politiche Sociali non solo perché l’intesa nazionale è stata sottoscritta dal relativo Ministero ma anche perché la prossima dotazione del Piano di coesione a sostegno dell’infanzia gestita dall’assessorato potrà essere utilizzata per le sezioni Primavera.