Messina – Si è conclusa la IX Conferenza Regionale di Organizzazione della UIL Sicilia presso la Camera di Commercio di Messina. Una due giorni che ha visto impegnati gli Stati Generali della UIL per fare il punto sullo stato dell’Organizzazione e sulla sua messa in rete per assicurare maggiori servizi al cittadino e tutele ai lavoratori.
La Conferenza ha iniziato i lavori con la relazione del Segretario Organizzativo Luisella Lionti che ha sottolineato come da Bellaria ad oggi la Uil Sicilia si sia impegnata nel progetto di rinnovamento e riorganizzazione richiesto dalla Uil Nazionale e di come malgrado “i continui attacchi del Governo la UIL siciliana continui a crescere. Lo testimonia – ha detto – il tesseramento: 220 mila iscritti!”
La Lionti ha evidenziato di come la Uil Sicilia abbia permesso a giovani tra i 15 e i 28 anni di svolgere attività professionale dentro gli uffici del Sindacato consentendo, quindi, a quest’ultimi di effettuare operatività pratica per un più facile inserimento nel mondo del lavoro e, inoltre, di aver fatto aderire l’Organizzazione al progetto “Crecemos con la formaciòn en Europa 4” programma Erasmus Plus. “E’ da qualche giorno- ha detto la Lionti – che nei nostri uffici di Palermo sono arrivati due giovani studenti spagnoli che nei prossimi tre mesi svolgeranno un tirocinio formativo su Amministrazione e contabilità Inoltre, grazie ad una convenzione tra la scuola Damiani Almeyda-Crispi e il Caf di Palermo, cinque studenti del quarto anno dell’Istituto superiore svolgeranno per la prima volta un tirocinio trasversale”
Il Segretario ha ravvisato l’esigenza di far capire ai giovani che il Sindacato è uno strumento fondamentale per i lavoratori per la loro tutela e questo è possibileentrando nelle scuole per “spiegare che la tutela sui posti di lavoro è un diritto per il lavoratore sotto il profilo economico, fisico e morale. E che ogni giorno migliaia di sindacalisti lavorano per il rinnovo dei contratti, seguono vertenze e lottano contro i licenziamenti, magari dei loro genitori”.
Ha ricordato la manifestazione del 7 maggio scorso “La Sicilia AFFONDA” dove “Lavoratori, giovani, disoccupati e pensionati provenienti da tutta la Sicilia hanno manifestato il loro disagio per l’assenza di prospettive”. E partendo da qui ha parlato dei giovani che non trovano occupazione e dei tantissimi precari, di famiglie in difficoltà economica, esercizi commerciali che chiudono, presentando così uno scenario delle emergenze dell’Isola davvero allarmante.
Non ha tralasciato di evidenziare la situazione di forte crisi dei poli industriali e del settore agricolo e l’importanza di un rilancio della cantieristica.
Ha considerato la soluzione del problema dell’immigrazione come prioritario e ha detto: “La Sicilia ogni giorno è la zattera di migliaia di profughi che illegalmente vengono reclutati per lavorare nei campi”. E ha ricordato il 1° Meeting Internazionale a Lampedusa dove la UIL e i Sindacati di otto Paesi mediterranei hanno siglato un accordo sull’emergenza immigrazione.
Per la Lionti “Non ci si può limitare a tamponare le emergenze, c’è bisogno di un piano strutturato di rilancio dell’economia siciliana”.
Un piano di sviluppo che deve tenere ben presente l’importanza del settore del turismo che “potrebbe diventare un volano importante per l’economia!”
Si è inevitabilmente soffermata sull’arretratezza del sistema ferroviario e con soddisfazione ha affermato che: dopo mesi di trattative, grazie alla mobilitazione del Sindacato, il gruppo FS ha rinunciato al progetto della “rottura di carico”. Che prevedeva che i passeggeri a bordo dei treni siciliani – per attraversare lo Stretto e poi proseguire il viaggio – dovessero scendere dal mezzo, salire da pedoni sulle navi e, una volta giunti in Calabria, salire su un altro treno per giungere a destinazione. Per lo sviluppo della Sicilia – ha detto – occorre garantire la continuità territoriale. Per questo servono importanti investimenti in infrastrutture.
Ed è per queste ragioni che la Uil è favorevole alla costruzione del Ponte sullo Stretto in modo tale che si possa garantire per la Sicilia una continuità territoriale che consenta la connessione alla rete ferroviaria ad alta velocità.
Ha rilevato che il settore più in crisi dal punto di vista occupazionale è quello edilizio, ma la crisi non risparmia neanche quello bancario: “nel territorio siciliano le filiali chiuse sono decine per discutibili strategie aziendali che stanno riducendo pesantemente il numero degli addetti. Nonostante la gravissima crisi del comparto, la UILCA ha firmato accordi sindacali che hanno garantito a tutti i lavoratori esodi e pensionamenti assolutamente soft evitando drammi sociali”.
Sulla Formazione Professionale dove sono migliaia i lavoratori licenziati, la Uil Sicilia chiede di conoscere la tempistica per l’avvio delle attività formative.
Anche per gli Enti Locali la situazione è molto pesante, molti Comuni per una forte crisi finanziaria non riescono a pagare gli stipendi ai dipendenti. La Uil Sicilia chiede un immediato tavolo di confronto con il Governo per la stabilizzazione dei precari considerando la strada della RESAIS una soluzione troppo semplicistica.
Per l’emergenza rifiuti la UIL Sicilia ritiene fondamentale fare partire la raccolta differenziata, realizzare i termovalorizzatori necessari e garantire la salute pubblica e la tutela dell’ambiente.
La Lionti ha rammentato che la UIL Pensionati, con le altre sigle sindacali, ha raccolto più di 100 mila firme per dire “BASTA” rivendicando un piano di assistenza agli anziani non autosufficienti che integri i servizi socio sanitari nel territorio. Ha affermato, a gran voce, che i pensionati sono una risorsa e che, spesso, sono coloro che con la propria pensione aiutano la famiglia e questa risorsa, quindi, deve avere l’opportunità di restare nel suo Paese e non emigrare. E ha informato che l’ADA, in Sicilia, quotidianamente promuove il rilancio del volontariato e le azioni di carattere sociale in favore delle fasce più deboli.
Sulla conciliazione lavoro-famiglia che riguarda le donne ha amaramente affermato che si tratta ancora di un’utopia, ma che la Uil sarà sempre attiva per la creazione dei servizi alla famiglia che permettano così alle donne di realizzarsi nel loro lavoro.
Considerando tutti i cittadini una risorsa per una coesione sociale ha detto: “Dobbiamo creare ponti con le associazioni territoriali per far conoscere i servizi che questo sindacato mette a diposizione di tutti” e a tal proposito ha ricordato le convenzioni stipulate con Arcigay Palermo e quella che si è appena stipulata con Messina.
Ha parlato di quanto si sia lavorato per fidelizzare il contribuente creando diverse convenzioni e nuovi servizi: con Riscossione Sicilia per la rottamazione e rateizzazione dei ruoli esattoriali; con IGEA Banca per l’anticipo del TFS ai dipendenti pubblici; con Credem per la cessione del quinto. E ha detto: “Inoltre, grazie alla formazione del CAF Nazionale, partiremo presto con il servizio del condominio di strada”.
E ha concluso dicendo “Sindacato a rete: Contratti, diritti e tutele. Su queste tre gambe si deve reggere l’attività del nostro sindacato. Da questa Conferenza di Organizzazione riparte il percorso di riassetto della UIL siciliana. Intraprendere la strada del cambiamento è necessaria per rafforzarci”.
Molto significativo l’intervento del Segretario Nazionale UIL Pensionati Romano Bellissima che si è soffermato sul ruolo e significato del Sindacato che ultimamente sono stati molto messi in discussione dalla politica e da alcuni organi di stampa. Ha apprezzato la relazione del Segretario Organizzativo e ha evidenziato che la Lionti non ha parlato di un sindacato che realizza solo servizi perché non è un’associazione di volontariato che distribuisce servizi, ma è necessario ritornare al suo valore originario ricordando che già “la parola Sindacato deriva dal greco sýndikos, unione di syn, insieme e dike, giustizia. Noi siamo una forza che vuole incidere nella società per avere giustizia sociale, sviluppo ed equità”. Ha anche fatto riferimento al Fondo monetario internazionale che viene gestito da Christine Lagarde che non tratta con alcun sindacato e così anche le multinazionali che con la globalizzazione sono diventati i nuovi monopoli dell’alimentazione, dell’energia, della salute e anche l’industria pesante, tutto questo ha causato che in poche mani si è concentrata la ricchezza mondiale e i poveri sono diventati sempre più poveri. Ha detto: “noi non abbiamo saputo dare all’internazionale sindacale quel peso, ruoli e deleghe per essere interlocutore delle multinazionali”, ma abbiamo fatto dei passi in avanti se grazie all’impegno di Carmelo Barbagallo che ha portato un dirigente della UIL a capo del Sindacato Europeo.
Ha fatto riferimento alla relazione della Lionti nella quale si chiede un grande Patto Sociale, un patto unitario che deve coinvolgere il sistema produttivo, Confindustria, Confartigianato, Confcommercio in modo da avere più incisività sulla politica, “ma se il Sindacato si rassegnerà lo relegheranno soltanto a un organo per effettuare soltanto servizi al cittadino e diventeremo una associazione di volontariato e non più un sindacato”.
Con amarezza ha sottolineato che “il Sindacato è un mezzo democratico che porta i lavoratori, i pensionati, i cittadini a partecipare alle scelte del Paese e per questo lo vogliono colpire”.
Presenti il primo giorno anche i Segretari regionali CISL e CGIL Mimmo Milazzo e Michele Pagliaro che hanno apprezzato la relazione del Segretario Organizzativo e hanno ribadito il loro impegno a portare avanti unitariamente iniziative volte a superare tutte le emergenze dell’Isola.
Ha concluso i lavori della prima giornata il Segretario Nazionale Carmelo Barbagallo che ha ribadito l’esigenza di creare il Ponte sullo Stretto per creare i collegamenti per l’alta velocità. Ha fatto evidenziare come la nostra Nazione vada invecchiando “si vendono meno pannolini e più pannoloni” e questo significa cambiamento radicale dei consumi nel nostro Paese e questi inoltre sono calati enormemente perché lavoratori e pensionati hanno avuto ridotto il loro potere di acquisto e ha detto: “In un Paese dove le industrie e le aziende lavorano per il 70% per il mercato interno, se non compra nessuno sarà necessaria una svolta economica”. Ha ricordato il convegno organizzato dal solo Sindacato UIL a Lampedusa per l’emergenza immigrati dove tutti i Sindacati del Mediterraneo hanno partecipato e dove erano presenti quattro religioni: cristiana, musulmana, buddista ed ebraica, un grande esempio di dialogo tra i popoli attorno ad un problema comune.
Per Barbagallo, così come aveva già affermato la Lionti, è necessario un Patto sociale che consenta di avere più forza nel confronto con il Governo.
Il giorno seguente si sono susseguiti gli interventi dei Segretari regionali di categoria facendo il punto sulla situazione che vivono i lavoratori e l’impegno delle categorie ed è, di seguito, intervenuto il Segretario Organizzativo nazionale Pier Paolo Bombardieri.
Bombardieri ha chiarito che il principio fondante di Organizzazione Uil è basato su una comunità che ha un comune sentire, una visione comune nelle differenze “una grande organizzazione di massa che riesce a discutere in un panorama che ormai mette in discussione qualsiasi forma di rappresentanza”. Per Bombardieri chi ha scelto di far parte della Uil ha scelto di stare dalla parte dei più deboli, per diritti degli anziani, per le politiche di occupazioni e giovanili “per un impegno umano” perché ha la capacità di misurarsi, di confrontarsi e non restare rinchiusi per stare in mezzo alla gente.
Ha evidenziato le esigenze dell’Organizzazione dei territori che sono esigenze differenziate, ma è nei territori che si deve discutere e co-decidere per il cambiamento.
Ha concluso la due giorni di lavori il Segretario regionale Claudio Barone che ha esordito parlando della manovra finanziaria che con 2000 emendamenti sarà un provvedimento di difficile approvazione di cui uno è della Uil per ottenere 500 mila euro per i Consorzi di Ricerca agraria per attivare il cofinanziamento per la partecipazione ai Fondi della Comunità europea.
In finanziaria ha detto: “ci sono i soldi per la stabilizzazione dei 18.000 precari, per il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali, la Uil chiede a gran voce che la politica faccia il suo dovere approvando questa manovra finanziaria “altrimenti – ha detto – andremo lì a farci sentire. La devono smettere!!!! Non possiamo essere ostaggio di queste persone che fanno campagna elettorale in maniera scellerata”.
Sulla Formazione professionale ha ricordato che ci sono 5000 dipendenti licenziati e la modalità di attribuzione dei progetti è stata fatta con graduatorie “che gridano vendetta a Dio” e al momento il Governo non può confrontarsi e rinvia le riunioni perché si è in attesa di una sentenza del TAR sui ricorsi per l’art. 8 e se il Tar non dovesse bloccarli il Governo dovrà rispondere di danno erariale. Ha detto il Segretario: “In realtà devono poter assumere chi vogliono e dei licenziati non se ne interessano”.
Sempre nella Finanziaria sono previsti 5 milioni di euro per gli sportelli formativi che il Sindacato è riuscito a far inserire e che serviranno ad fornire in Sicilia le funzioni dell’ANPAL e a tal proposito si è così espresso: ” se non mettono 5 milioni di euro non può partire l’accesso ai finanziamenti del Fondo FSE e resterebbero bloccati 150 milioni di euro e servirebbero per dare lavoro ai 1700 impiegati degli sportelli di formazione licenziati”
Sulla nuova rete ospedaliera per la Sicilia appena approvata ha affermato che non era quella concordata con i Sindacati, ma il Sindacato si augura che in questa nuova rete si sia pensato di stabilizzare i precari della Sanità, di sbloccare le assunzioni e di cercare di migliorare la situazione dei Pronto Soccorsi dove il personale e sotto organico.
Ha parlato del prossimo impegno del Sindacato che sarà quello con Confindustria Sicilia sul MasterPlan del Mezzogiorno che prevede uno stanziamento di 4 miliardi di euro per creare le infrastrutture che nell’Isola sono molto carenti e ha segnalato che in quella stessa occasione sarà firmato un protocollo di intesa contro la violenza sulle donne.
Ha anticipato che per il prossimo primo maggio l’iniziativa unitaria sarà a Portella della Ginestra.
Ha mandato un messaggio alle forze politiche e sindacali dicendo: “noi in piazza scenderemo anche da soli!! L’abbiamo fatto in passato e continueremo a farlo. L’unità non può essere il freno a mano alzato. L’indomani dall’approvazione della finanziaria noi saremo a chiedere le risposte perché non possono continuare a dormire!”