Palermo, 11 gen- La Cgil e la Uil siciliane hanno inviato una nota al presidente della regione, agli assessori alle attività produttive e ai capogruppo dell’Ars per chiedere “il congelamento della partecipazione dell’ Espi nella Resais, in attesa che si stabilisca il futuro della società”.I sindacati sollecitano su questo argomento, e su quello più generale delle partecipate, il confronto “per evitare macelleria sociale- scrivono- e porre le basi di un processo trasparente e certo da parte del legislatore, condiviso con le parti sociali”. Cgil e Uil tracciano un excursus che descrive la situazione della Resais, società che ha assorbito lavoratori degli economici dismessi. Nonostante la Resais sia stata spesso al centro di critiche e attacchi, “il Legislatore- scrivono- ha continuato a disporre il passaggio di lavoratori (500 nel 2002 delle ex Cantine sociali e dei Consorzi agrari, e 33 nel 2012 della Fiera del Mediterraneo). E’ rimasta invece lettera morta- aggiungono – le gestione del trattamento economico dei forestali che continua a essere affidato a ditte private con onere economico per la Regione di 700 mila euro annui”. Negli anni si sono registrati altri passaggi in un quadro oggi incerto. Che vede per ultimo l’intenzione della Regione di aggregare Resais e Sas servizi ausiliari e l’interrogativo posto dalla Corte dei Conti sul mantenimento della Servizi ausiliari, i cui compiti si sovrappongono a quelli della Resais. Da qui la richiesta di Cgil e Uil di fare chiarezza “ nell’interesse dei lavoratori e per una buona e corretta amministrazione regionale”.
2019 dac