Giorno 25 Settembre 2021 alle ore 21.00 presso il Teatro di Verdura di Palermo, vedrà rappresentata la celebre opera lirica Cavalleria rusticana. Composta da Pietro Mascagni in un unico atto, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, si ispira alla nota novella omonima di Giovanni Verga.
È ambientata nella Sicilia di tardo Ottocento, una terra lontana a noi non solo temporalmente, ma anche socialmente, poiché la condizione di vita dei protagonisti di quest’opera è fortemente condizionata dai rigidi e antichi costumi morali dell’Isola, dove su tutto predominano la legge del più forte, l’orgoglio e l’onore, anche sulle passioni.
Tutto ha inizio nel paese di Vizzini, quando compare Turiddu torna dal servizio militare. All’alba di una domenica di Pasqua si ode una serenata dedicata a Lola, moglie di compare Alfio, ma non è suo marito a cantarla. Lola ha infatti una relazione clandestina con Turiddu, risalente a prima della leva militare. Inizialmente si sarebbero dovuti sposare Turiddu e Lola, ma con la proroga del servizio ella si stancò di aspettare e sposò Alfio; per ripicca, Turiddu all’inizio si sposò con Santuzza, ma alla fine l’antica passione ebbe la meglio. Santuzza, scoperto il tradimento, si scontra verbalmente con Turiddu e Lola, arrivando poi assalita dalla collera non solo a maledire Turiddu, ma a rivelare tutto ad Alfio. L’uomo, sentendosi ferito nell’orgoglio, sfida il rivale Turiddu a duello all’arma bianca, secondo l’usanza tradizionale. Turiddu sa di essere nel torto, e si lascerebbe uccidere per espiare la propria colpa, ma non può lasciare sola Santuzza, disonorata dal suo tradimento, dunque deve accettare. Turiddu, prima di recarsi al duello, saluta sua madre Lucia, raccomandando di fare da madre a Santuzza se lui non dovesse tornare, poi corre via. Mentre le due donne si abbracciano, si ode un mormorio venire da lontano e poco dopo una popolana urla che Turiddu è stato ammazzato, gettando tutti nella disperazione.
La visione e il dramma della solitudine femminile e dell’onore maschile, ancor più forti in un paese della Sicilia antica, restano intatti nella visione della Regista Cettina Messina, dando un messaggio forte ma elegante al tempo stesso che non fa altro che svelare la comune debolezza umana.
L’ambientazione scelta da Pietro Mascagni rivive in scena nella visione interamente creata dalla Bottega Fantastica di Daniele Barbera, le cui pittoresche scenografie rappresentano in pieno la Sicilia di pietra raccontata da Giovanni Verga. Povera, ma allo stesso tempo ricca di elementi tipici, come le finestre e i balconi addobbati per la pasqua, la chiesa in festa e le porte della città rurale, che ci ricorda il tempo passato dell’isola.
La compassione della pietà, la processione del Cristo Risorto, la Pasqua, ma soprattutto le vicende e le passioni dei protagonisti di Cavalleria rusticana, accompagnati dall’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Siciliano, diretta magistralmente dal Maestro Michele Netti, e un cast di interpreti di valore assoluto come Alberto Profeta che interpreta il ruolo di Turiddu e Nati Katai Santuzza, prendono vita in una nuova rappresentazione che coinvolgerà ed emozionerà il pubblico seguendo le note dell’opera indimenticabile di Mascagni.
Calde e potenti le voci dei due protagonisti che questa sera incanteranno il pubblico.
Per il Tenore Alberto Profeta il ruolo di Compare Turiddu è un suo cavallo di battaglia e presto, durante la prossima stagione lirica, solcherà, con diversi concerti che lo vedranno protagonista, il palco del Teatro La Scala di Milano.
CAVALLERIA RUSTICANA
25 SETTEMBRE 2021 ore 21.00
TEATRO DI VERDURA – PALERMO
informazioni: 334.1891173
Biglietti Online e Punti Vendita: www.tickettando.it – www.ticketone.it
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico Siciliano
Turiddu: Alberto Profeta
Santuzza: Nati Katai
Lola: Lara Leonardi
Mamma Lucia: Alessia Sparacio
Alfio: Salvo Di Salvo