“Gli autori dello stupro di Villa Bellini siano condannati senza alcun ricorso a eventuali sconti di pena. E vengano giudicati in base alla loro pericolosità sociale. La prevenzione parte anche dalla punizione”.
Lo ha affermato la responsabile nazionale dei Centri di Ascolto Uil “Mobbing & Stalking”, Alessandra Menelao, oggi a Catania per una giornata di iniziative organizzata dal “Sindacato delle Persone” per rispondere al terribile episodio di violenza sessuale avvenuto il 30 gennaio nel cuore del capoluogo etneo ai danni di una tredicenne. In mattinata Alessandra Menelao e la segretaria generale della Uil Catania, Enza Meli, hanno partecipato a un’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori del Teatro Bellini. In serata è in programma una fiaccolata, che partirà alle 17 da piazza Università per concludersi a villa Bellini dov’è previsto un flash-mob.
In città, Alessandra Menelao ha ancora dichiarato: “Alla giovanissima vittima di questo orribile reato va assicurato tutto il nostro supporto, psicologico e morale, presente e futuro. Noi ci siamo e ci saremo, anche a sostegno della famiglia. Sin d’ora, inoltre, chiediamo che si eviti la vittimizzazione secondaria della tredicenne quando sarà celebrato il processo. Non si ripeta a Catania quello a cui stiamo dovendo assistere altrove, mi riferisco ad esempio al procedimento per violenza sessuale in corso nel Tribunale di Tempio Pausania dove una ventiduenne è stata sottoposta a un’autentica raffica di domande, ben millequattrocento, dai difensori degli imputati. C’è un limite a tutto. A maggior ragione se, come nel caso di Catania, parliamo di una ragazzina veramente piccola”.