Il campionato di Eccellenza, girone A, si è concluso con il trionfo delle squadre agrigentine.
Vince il torneo il Ribera, guidato in panchina dal plurivincitore di campionati di Eccellenza e “specialista” indiscusso di questo campionato, Totò Brucculeri, originario di Grotte, in provincia di Agrigento.
Arrivano alla disputa dei play off promozione, nell’ordine: Alcamo, Akragas, Campofranco e Kamarat.
Due su quattro sono della provincia delle agrigentina. Vanno alle semifinali play off le accoppiate: Alcamo-Kamarat e Akragas-Campofranco. Ma la finalissima è Alcamo – Akragas. La squadra allenata dal’ex rosanero Vincenzo Montalbano e riberese d’origine, batte in trasferta la più quotata Alcamo con una doppietta di Biondo e continua la sua marcia di avvicinamento alla serie D. Ma deve vedersela con gare di andata e ritorno con una squadra della Basilicata, ancora da designare.
Un torneo, che, in definitiva, ha rispettato i pronostici della vigilia, e che, tutto sommato, non ha destato grosse emozioni.
Se vogliamo, per qualche settimana ha tenuto banco il “giallo”del tentativo di corruzione supportato da una registrazione telefonica fra il tecnico del Ribera, Totò Brucculeri e l’allora attaccante dell’Audace Monreale, Salvatore Romeo, poi passato a San Giovanni Gemini, con lo scopo di “addomesticare la gara fra l’Audace Monreale e il Ribera. La squadra vincitrice del campionato, il Ribera, dopo la sentenza ,non ha subito danni, cioè non gli sono stati tolti i punti conquistati in classifica. Un paio di mesi di squalifica fra i due interlocutori della famigerata telefonata fra Brucculeri e Romeo, ma niente di più e le polemiche, finalmente, si sono spente senza lasciare strascichi.
Male, decisamente male le palermitane con la sola eccezione della matricola Audace Monreale, che si è classificata sesta, subito a ridosso dei play off.
La Parmonval, la veterana delle 4 squadre della provincia di Palermo, si è salvata nella gara spareggio per non retrocedere contro il Castellammare e, per la prima volta dopo 5 stagioni, ha cambiato l’alienatore in corsa: dal dimissionario Pietro Tarantino a Pino Di Giorgio.
Profondo nero per Terrasini e Palermitana, per tutta la stagione sempre nelle ultime posizioni e retrocesse direttamente.
Diamo un sguardo alla classifica cannonieri, almeno per i calciatori che hanno superato la doppia cifra.
Al primo posto Saheed Jimoh del Mazara con 23 reti, tutte su azione. Fra i suoi exploit, 4 reti in una sola gara, 2 triplette e una doppietta.
Al secondo posto con 18 gol, Fabio Messina del Campofranco, con l’aiuto di 2 rigori.
Al terzo posto con 15 gol Pasquale Galluzzo del Ribera, tutti messi a segno su azione.
Al quarto posto, Isidoro Vabres dell’Alcamo con 14 reti, di cui 2 rigori, ma bloccato alla 22a giornata per infortunio alla tibia e perone nella gara interna con il Riviera Marmi, dopo uno scontro con il portiere avversario Alessandro Dragotto.
Al quinto posto con 13 reti, di cui uno su rigore, Rosario Genova della Sancataldese.
A pari merito con 12 reti Paolo Carbonaro del San. G. Gemini, Totò Scilluffo del Kamarat, di cui 3 su rigore e, primo della squadre palermitane Ernesto Brusca dell’Audace Monreale, tutte su azione.
Onore anche all’ex rosanero del Campofranco, Giuseppe Polito con 11 reti.
Migliore attacco e migliore difesa (non per nulla ha vinto il campionato) vanno assegnati contemporaneamente al Ribera, con 56 gol fatti e 16 subiti.
Peggiore attacco ex equo è risultato quello del Terrasini e della Palermitana con 22. Peggiore difesa quella della Palermitana con 101 gol in saccoccia: roba da fare invidia al famoso cartone animato e a Crudelia Demon.