Enna, 22 dic- “Sul bilancio regionale siamo pronti al confronto, sapendo che i tempi sono brevi e la strada stretta. In ogni caso non consentiremo altra macelleria sociale. Non è accettabile infatti che al centro della spending review ci siano sempre i lavoratori quando in continuazione emergono scandali che danno il senso che il vero buco nero della Sicilia e dell’Italia sono la corruzione e l’illegalità e le mancate riforme”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, aprendo il direttivo della confederazione. Pagliaro ha rilevato che “se è vero che il governo Crocetta ha ereditato una situazione difficile è altrettanto vero che il suo immobilismo, dopo due anni, non ha risolto niente ha anzi allargato le falle del bilancio. Chiediamo da anni- ha aggiunto- la trasparenza dei conti , un’operazione verità sul bilancio, così come di intervenire sulla partita dell’acquisto dei beni e dei servizi e sugli appalti, ambiti dove si annidano sprechi e corruzione. E’ ad esempio inconcepibile che un governo della legalità- ha sottolineato Pagliaro- non abbia ancora una centrale unica degli appalti”. Per Pagliaro c’è di fatto “una concreta incapacità di mettere in moto la rivoluzione annunciata”. Il segretario della Cgil ha definito “assurdo mettere sempre al centro della discussione i tagli sul lavoro quando non si è stati capaci di fare le riforme indispensabili- ad esempio quelle degli assetti istituzionali, della formazione professionale, della forestazione- né di intervenire efficacemente sull’evasione fiscale, sugli sprechi e sulla corruzione”. Una critica che Pagliaro rivolge anche al governo Renzi: “Mentre la corruzione si evidenzia come la vera emergenza del paese, il governo nazionale pensa a tagliare diritti e salari e ad agire in modo tale che la pressione fiscale su lavoratori e cittadini di fatto non diminuisca. Anche su temi come la giustizia- ha aggiunto-il premier non si muove nel verso giusto: il problema –questo l’interrogativo posto dal segretario della Cgil- sono le ferie dei magistrati o piuttosto i tempi lunghi della giustizia e quelli troppo brevi della prescrizione di certi reati o quelli ancora in sospeso della discussione sul falso in bilancio?”. Sui temi della legalità e della lotta alla corruzione il direttivo della Cgil regionale ha votato un ordine del giorno dal titolo “Legalità, percorso indispensabile verso il futuro e il lavoro”, che impegna l’organizzazione a proseguire nell’impegno su questi temi e conferma il sostegno e la solidarietà verso magistrati ,come Nino Di Matteo, e tutte le forze dell’ordine in prima linea nella lotta contro la mafia. In tema di riforma della legge degli appalti anche in Sicilia la Cgil ha avviato la raccolta di forme per una legge di riforma di iniziativa popolare.