Nella stagione 1993-94, militavano nella stessa squadra disputandosi la maglia di titolare con il tedesco Stefan Effenberg, Massimo Orlando e Mauro Zironelli, la squadra era la Fiorentina di Vittorio Cecchi Gori, presidente, e dell’ex rosanero Claudio Ranieri in panchina, ma il palcoscenico non era quello del massimo campionato di serie A, bensì la serie cadetta o serie B.
Stiamo scrivendo del settimo allenatore del Palermo di questa tragicomica stagione, Beppe Iachini e del “grande cuore rosanero” Giovanni Tedesco. Sono nuovamente assieme per portare la “barca rattoppata” da un maldestro calafato all’approdo sereno della salvezza. Riusciranno i nostri due eroi a far si che il Palermo confermi per la seconda stagione consecutiva in serie A e rimanga nel calcio che conta? Per il bene della tifoseria, gli unici incolpevoli di tanto disastro, per il bene di una città sempre più afflitta dagli insoluti problemi di sempre e perché no, per l’orgoglio smisurato e passionale di un presidente (Zamparini) che nella confusione e marasma totale ha pensato bene che l’unica soluzione della crisi tecnica fosse colpa dell’allenatore.
E così, l’8 di novembre 2015, Beppe Iachini lascia la panchina, dopo una vittoria esterna contro il Chievo Verona e gli subentra Davide Ballardini (per rifarsi ad un vecchio detto siciliano: dove passa lui non cresce né erba né lavuru (spighe di grano). Fatal Verona, dopo Chievo ecco l’Hellas sconfitta al “Bentegodi”, ma per Davide Ballardini un ben servito. Guillermo Barros Schelotto, chi è costui? Il nuovo allenatore del Palermo senza licenza Uefa e al suo posto siede Viviani che il tesserino lo possiede. Arriva Giovanni Tedesco a fare da “apri pista” per l’argentino, ma non basta. Il buon Guillermo se ne torna in Argentina e arriva Giovanni Bosi. Promosso direttamente dalla Primavera in prima squadra. Il tecnico obbedisce a malincuore, pensando alla “sua” squadra lasciata dopo ben 8 vittorie consecutive. Non resta che richiamare Beppe Iachini.
Nuovo capitolo, ma non comincia bene. Tegola finale: un mese di sosta per Stefano Sorrentino e Edoardo Goldaniga.
Come riportato nel comunicato del Palermo calcio: “Gli esami hanno evidenziato il distacco aponeurotico al bicipite femorale destro, a seguito del trauma contusivo riportato contro il Torino. La prognosi è di trenta giorni. Il difensore, invece, ha riportato una lesione di primo grado sull’inserzione distale del retto addominale e sull’inserzione prossimale dell’adduttore destro. La prognosi, anche per il numero 6 rosanero, è di trenta giorni. Lo staff medico rosanero, guidato dal dottor Cristian Francavilla, sta già sottoponendo alle cure fisioterapiche i due calciatori.
A Roma, domenica 21 febbraio ore 20.45, contro i giallorossi di Luciano Spalletti, la squadra di Beppe Iachini – che bello ritornare a scriverlo – dovrebbe schierare questa formazione: Alastra, Andelkovic, Gonzalez, Rispoli; Morganella, Hiljemark, Brugmam, Lazaar; Vazquez, Gilardino.