Dal prossimo 4 dicembre, il chiostro della Galleria d’Arte Moderna di Palermo ospita Babele, installazione inedita di Fabrizio Dusi, artista apprezzato in Italia e all’estero per il suo approccio unico e le sue riflessioni profonde sull’esperienza umana. Le sue opere, che spaziano dalla pittura alla scultura con materiali innovativi, sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. L’intervento alla GAM esplora temi di comunicazione, identità culturale e le sfide della pluralità linguistica e culturale nel mondo contemporaneo, invitando a riflettere sull’unità e il conflitto tra diverse prospettive.
“Nel contesto del chiostro del Convento di Sant’Anna, sede della Galleria d’Arte Moderna – afferma il Direttore Maria Francesca Martinez Tagliavia – l’installazione di Dusi crea un dialogo tra passato e presente. Lo spazio storico diventa un punto di incontro simbolico tra l’eredità culturale di Palermo e le espressioni artistiche contemporanee. Attraverso l’invito all’ascolto e alla comprensione, Babele si connette con il patrimonio storico della città, sottolineando il dialogo tra spiritualità e arte, in una società globale sempre più interconnessa”.
L’installazione è composta da una serie di coperte isotermiche dorate, con il sintagma “Ascoltami!” ripetuto in diverse lingue: italiano, inglese, francese, cinese, ebraico e arabo. Il titolo Babele evoca la Torre di Babele, simbolo di confusione e diversità linguistica e rappresenta il tentativo dell’umanità di superare le barriere comunicative.
Le coperte isotermiche dorate utilizzate da Dusi richiamano l’arte bizantina, celebre per l’uso dell’oro che esprime il divino e l’eterno, conferendo alle opere un’aura di sacralità e trascendenza. L’arte bizantina, con i suoi mosaici decorativi e le icone stilizzate, prediligeva temi religiosi e colori vivaci, creando un senso di eternità e astrazione. Questa tradizione artistica è profondamente radicata a Palermo, città che ospita capolavori bizantini come i mosaici della Cappella Palatina e della Cattedrale di Monreale.
La mostra è un momento della significativa collaborazione tra due importanti istituzioni culturali, l’Università LUMSA e la GAM, che intende stimolare il dialogo sociale e culturale attraverso l’arte.