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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IX - Num. 47 - 27 dicembre 2021 Cultura e spettacolo

Audiointervista a Danilo Sulis per il suo libro Da Radio Aut a Radio 100 passi – Peppino Impastato una storia ancora in cammino

di Vilma Maria Costa

Palermo – Abbiamo incontrato Danilo Sulis, uno dei primo creatori di radio libere, forse il primo in Sicilia e grande amico di Peppino Impastato.

Nel libro si legge parte del suo impegno politico/sociale che viene narrato con la tecnica del cunto, come se lui si rivolgesse ai giovani che solitamente incontra nelle scuole, ma anche presso la sua Radio 100 passi per parlare di legalità, valori e lotta alla mafia.

Un uomo che tra gli anni ‘70 e ‘80 ha realizzato innovative iniziative per interessare e coinvolgere i giovani e che ancora oggi risultano attuali e moderne. Un fautore della lezione senza confini, della didattica senza mura dove anche il contesto può essere parte integrante di ciò che si intende trasmettere, ecco perché raduni, dirette radiofoniche dalla casa di Peppino Impastato, un camper attrezzato per portare in tutti i luoghi l’Informazione. Non a caso con la “I”maiuscola perché, come Sulis ha voluto sottolineare durante l’intervista che ci ha rilasciato, una informazione libera senza condizionamenti.

Puoi ascoltare  le risposte alle domande che gli abbiamo posto nell’audiointervista a fianco:

  1. Danilo Sulis la narrazione nel tuo libro dà l’impressione di stare assistendo a una tua dissertazione con gli studenti, di quelle che tu tieni per informare i giovani allievi sulla storia di Peppino Impastato, perché questa scelta comunicativa?
  2. Cosa significa tenere viva la memoria di Peppino Impastato?
  3. La prefazione è affidata al magistrato Giancarlo Caselli, immagino che questa scelta derivi, oltre che dall’autorevolezza della persona, dalla correlazione con la riapertura del processo sull’omicidio di Peppino Impastato
  4. Postfazione realizzata da Red Ronnie, un esperto di Radio Libere, perché la scelta di questo personaggio?
  5. Tu nel libro definisci la tua attività artistica da “musicista militante”, perché? Cosa intendi? E il Circolo Musica è Cultura cosa è significato nella tua vita e in quella dei giovani di allora?
  6. Siamo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 eppure leggendo il libro e ripercorrendo le tue esperienze/iniziative le ho trovate attualissime: il raduno “Nuove tendenze” di giovani sulla spiaggia di Magaggiari o il camper della legalità attrezzato per portare il microfono tra la gente”, queste cosa ti hanno suscitato?
  7. La sofferta realizzazione di Radio Aut, ma alla fine il conseguimento della sua nascita penso sia stata per te una bella soddisfazione!
  8. Mi ha incuriosito, oltre al nome Radio Aut, l’aggiunta dell’intestazione “Giornale di controinformazione diffuso” praticamente quello che oggi potremmo definirlo un giornale online, che ne pensi?
  9. Perché hai deciso di continuare la strada intrapresa insieme a Peppino con Radio Aut costituendo Radio 100 passi?
  10. Concludo chiedendoti cosa vorresti che la lettura di questo libro attivasse e chi vuoi che lo leggesse e in quale contesto?
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