Palermo – In merito alla sentenza che ha assolto l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Palermo Domenico Lipari, oggi in pensione, accusato da due impiegate di averle molestate in ufficio, si registrano le reazioni di Adriana Aronadio, responsabile dei Centri ascolto mobbing e stalking della Uil Sicilia, e di Alfonso Farruggia, segretario generale regionale della Uil Pubblica Amministrazione.
Nell’esprimere “la massima solidarietà alle dipendenti”, i due esponenti sindacali manifestano “forte stupore e perplessità in merito ad una sentenza certamente discutibile, peraltro scritta da una donna, che ignora la sensibilità e la dignità delle lavoratrici e che, al tempo stesso , ammette, incomprensibilmente, la violenza sessuale che, seppure in forma lieve, è stata perpetrata da Lipari alle colleghe”.
“I pronunciamenti della magistratura si accettano – afferma Aronadio – tuttavia il sindacato non può astenersi dal considerare inaudito che l’accaduto possa essere archiviato come un semplice scherzo, così come è assurdo bollare come non lesivo il gesto dell’ex direttore solo perché non vi sarebbe stata alcuna violenza nel compierlo”.
Rincara la dose Farruggia, che sottolinea “la grave assenza di un procedimento disciplinare a carico di Lipari mentre era ancora in servizio: ciò offende due volte le dipendenti”.
“Si tratta – conclude il segretario– di una sentenza che inaugura un grave precedente, secondo cui se chi molesta non ricava piacere sessuale , non compie alcun reato: la UILPA contesta fortemente questo approccio e si schiera senza se e senza ma a fianco delle due dipendenti”.