Palermo, 13 nov. L’assessore all’Economia, Alessandro Baccei ha incontrato la stampa presso la sede dell’assessorato, in via Notarbartolo, 17 per un briefing conoscitivo. L’Assessore non ha voluto parlare di numeri, affinché quando questi saranno dati, saranno stati già concordati con la Giunta.Ha iniziato, però, introducendo 3 parole d’ordine che mi piacerebbe fossero rispettate nei rapporti con tutti – ha chiosato –: 1. trasparenza; 2. serietà; 3. responsabilità. Io penso che – ha detto Baccei – sia un arrivato un momento in cui dobbiamo essere tutti molto seri perché la situazione è abbastanza grave. Trasparenti e seri, prima di tutto verso noi stessi, verso i cittadini della Regione, verso il Governo di Roma. L’operazione che verrà fatta sui numeri sarà un’operazione di trasparenza e di serietà e si diranno le cose come stanno. Questo è un primo punto che è banale, ma che è abbastanza nuovo e molto importante. Poi c’è un concetto di responsabilità che, secondo me, è fondamentale – ha continuato Baccei – ci sarà da fare una serie di riforme. Io cercherò di fare “un processo condiviso con tutti gli stakeholders di riferimento: Giunta, Commissione Bilancio, Parlamento, Corte dei Conti, Commissario dello Stato, Stampa”. L’obiettivo è cercare di arrivare a delle azioni e dei numeri, il più possibile, condivisi. Una volta condivise le azioni, mi aspetto che nessuno si tiri dietro rispetto alle proprie responsabilità – ha ribadito l’Assessore all’economia – che non ci sia nessuno che si metta di traverso, nessuno che ti viene a chiedere cose diverse, per via traversa. Baccei ha altresì invitato la Stampa ad assumersi la responsabilità nel senso sopra descritto – Non strumentalizziamo perché non ne abbiamo bisogno noi, non ne ha bisogno la RegioneSicilia. Baccei, Facendo leva sul mestiere del giornalista, di fare inchieste ha esortato la stampa ad individuare degli sprechi e a darne informazione, qualora ne fossero a conoscenza, all’assessorato: visto che voi probabilmente conoscete situazioni meglio di come le conosciamo noi. Questo lavoro deve essere fatto in maniera corretta e noi siamo sempre aperti e disponibili ad ascoltarvi, se avete individuato degli sprechi, delle azioni che si possono fare sul territorio per eliminare questi sprechi e questi privilegi. Se ci venite a comunicare i dettagli, ve ne saremo grati e li prenderemo in seria considerazione per quelle che saranno le azioni che andremo a proporre.Continuando, l’Assessore ha affermato che – le buone idee, le buone proposte non hanno colore politico, né un’etichetta di provenienza. Sono idee; bisogna prenderle in considerazione, analizzarle, se sono valide, fattibili ed hanno degli impatti sociali politicamente accettabili vanno portate avanti.Baccei ha fatto emergere che tra le azioni intraprese figura quella di un libro in corso di stesura, avente carattere programmatico delle azioni da adottare sul bilancio. Ecco cosa ha detto su questo progetto: stiamo scrivendo un libro fatto di 4 capitoli che vado ad enunciare. Nel capitolo 1 c’è il bilancio così come viene fuori; bilancio e legislazione vigente, più quella che è la spesa incomprimibile; Stiamo portando avanti questo esercizio. Vediamo cosa viene fuori. Probabilmente, verrà un bilancio con una gamba un po’ più lunga del’altra, col timore che la gamba più lunga sia quella della spesa e non quella delle entrate; stiamo parlando del bilancio di parte corrente; e questo è il primo momento in cui applicheremo trasparenza nei numeri. In parallelo (non sono passi sequenziali), scriveremo la parte più bella del bilancio che è quella che andrà ad utilizzare i fondi extraregionali, che rappresentano la nostra possibilità di investimento, di attrazione degli investimenti, di aziende, di occupazione, di sviluppo. Sappiamo che abbiamo un bel po’ di soldi a disposizione; sappiamo che li dobbiamo spendere e li dobbiamo spendere bene, in maniera coordinata con le 3-4 Autorità di Gestione che ci sono nella Regione. Abbiamo una quota parte di spesa possibile sui Programmi nazionali. Anche quelli li dobbiamo utilizzare al meglio; abbiamo altri Fondi che non sono comunitari, ma sono extraregionali. Abbiamo una serie di soldi – ha rilevato l’Assessore – che dobbiamo mettere sul tavolo e spendere in maniera responsabile per favorire l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo. Questa dovrebbe essere la parte bella, il capitolo 2 del nostro Libro. Il capitolo 3 è il capitolo brutto del nostro libro che però, dobbiamo scrivere. Sotto certi aspetti, questo può essere un bel capitolo, perché se riusciamo a colpire i privilegi e gli sprechi, secondo me, è un bel segnale per tutti. Continuando, l’Assessore ha detto: Cercheremo il più possibile di evitare degli interventi che richiedano dei sacrifici. Conoscete il famoso imbuto delle idee? Buttiamo tutte le idee dentro l’imbuto, quelle che vengono da voi, dalla maggioranza, dall’opposizione, dalla nostra testa, dalla struttura, dagli altri Assessorati, dagli altri Dipartimenti, li valuteremo insieme. Molti andranno ad impattare sugli altri. Sarà un imbuto che, invece di avere un’uscita sola, ne avrà tre: 1. saranno quelli che passeranno nella legge di Stabilità; 2. saranno quelli che terremo in sospeso; 3. saranno quelli che li rimanderemo ad un momento successivo alla legge di stabilità, ma su cui cominceremo a lavorare e porteremo avanti con una tempistica un po’ più diluita. Il 3° capitolo è quello che ci permetterà di trovare delle risorse per allineare le due gambe che saranno un po’ disallineate. Con questo piano serio, con queste credenziali ci siederemo al tavolo di Roma e lì presenteremo il capitolo 4 del nostro libro, che sono le richieste legittime, in parte fondate sul nostro Statuto, in parte su altri temi che Roma già conosce, su cui già c’era una discussione. Stiamo parlando di compartecipazione al Fondo Sanitario, Accantonamenti tributari, di Articolo 20 per l’Edilizia Sanitaria, di una serie di temi che sono già venuti fuori, che stiamo elencando, giustificando, raccogliendo cose già scritte.Cosa cambia rispetto al passato?, si è domandato l’Assessore – Cambiano i primi 3 punti, i presupposti: se noi facciamo trasparenza sui numeri, se facciamo vedere che stiamo avviando delle riforme strutturali serie e credibili, che stiamo andando a colpire degli sprechi, dei privilegi, che stiamo razionalizzando le cose, abbiamo le credenziali per sederci intorno al tavolo ed avanzare delle richieste che, nella maggior parte dei casi sono legittime, assolutamente sponsorizzabili, sulle quali ho già delle interlocuzioni con Roma, sulla quale c’è la disponibilità a sedersi intorno ad un tavolo e a parlarne. Ovviamente ciò non vuol dire che verrà tutto accolto – ha evidenziato Baccei, il quale avviandosi alle conclusioni ha dichiarato – è la mia convinzione, non condivisa e non certificata dal Governo centrale però, sono ragionevolmente convinto che, se noi facciamo i nostri sacrifici loro ci daranno una mano, perché da soli è difficile uscirne. TrinacriaNews dopo la conferenza stampa ha intervistato in esclusiva l’assessore regionale: BACCEID. Come pensa di risolvere il problema dei residui attivi?R. Nel capitolo 3 noi abbiamo 10 aree di intervento che toccano tutto. Una di queste aree di intervento riguarda i residui attivi e le entrate in generale. Tra le entrate c’è la stima delle entrate tributarie, la possibilità di aumentare le nostre entrate col rincaro di concessioni, di entrate di musei, tutto quello che si può immaginare e di residui attivi. Questi rappresentano un rischio di un’entità consistente sul bilancio. Ma, normalmente, a fronte di un rischio si mette un fondo. Questo fondo, in parte era stato stanziato, in parte è stato utilizzato. C’è una normativa che va seguita, che va adottata. In parte si è andati su questa linea. Si valuterà il rischio e così, si richiama il fatto del capitolo 1 del Libro, cioè di fare un bilancio serio e trasparente. Quindi si valuterà questo rischio, si vedrà la normativa e si deciderà che cosa iscrivere nel bilancio e come gestirlo. D. Il suo programma di investire sugli investimenti come si concilia con i tagli alle regioni che saranno praticati nei prossimi mesi e con la promozione degli interessi della cittadinanza per lo sviluppo?R. Sugli investimenti il grosso delle risorse viene dai fondi extraregionali. Quindi, in base alle risorse che saranno disponibili e gli obiettivi che bisogna perseguire, comunitari e non, cercheremo di prioritizzare i programmi ed investire al meglio, in maniera sana e responsabile.D. Rispetto alle faide interne che si sono consumate all’interno del PD che hanno portato fuori l’ex Assessore Agnello, si potrà avere finalmente una stabilità data la instabilità che ha caratterizzata quest’ultimo periodo, che interrompe un processo di risanamento della Sicilia?
R. Ritorno alle mie 3 parole d’ordine che ho detto prima che sono trasparenza, serietà e responsabilità. Io penso che il momento sia abbastanza grave e ci vuole un senso di responsabilità da parte di tutti: maggioranza, gruppo maggioritario, opposizione, gruppo minoritario. Io, ieri sono stato in Commissione Bilancio e devo dire che, ho visto un ottimo clima da parte di tutte le persone partecipanti. Tutti hanno fatto interventi costruttivi, proponendo delle azioni più che intelligenti, più che sane, più che legittime, di cui abbiamo preso nota e che mettiamo nel nostro imbuto delle idee. Per cui, se io devo giudicare quello che ho visto, sia in Aula che nella Giunta, che in Commissione, ho visto un ottimo clima, una grande disponibilità.
D. A proposito di lotta agli sprechi, lei ha aperto le porte ai giornalisti a fare delle inchieste sugli sprechi. Potrebbe aprirsi anche una finestra alla cittadinanza, tra coloro che sono consapevoli, dati alla mano, per denunciare gli sprechi, istituendo anche uno sportello a tal proposito?
R. Per me le buone idee non hanno colore politico e non hanno etichette di provenienza. Ovviamente poi, le cose vanno verificate. Perché spesso si ingigantiscano dei fenomeni che non sono così grandi. E’ chiaro che, a volte gli sprechi o quelle cose che portano pochi soldi alle casse della Regione, ma che hanno un grande impatto di comunicazione, creano un senso di cambiamento. Non so se avremo la possibilità di aprire uno sportello o avremo la possibilità di utilizzare voi (stampa) come cassa di risonanza per queste inchieste. Però, le inchieste e la lotta agli sprechi, laddove sono sane e non sono strumentalizzate e non hanno una seconda finalità che ben vengano. Massima apertura poi a parlarne ed a considerarle.