“L’arte non insegna nulla, tranne il senso della vita”. ( Henry Miller).
Pare essere quasi assorto dall’arte,la sua passione, Philippe Daverio, nel terrazzino della Sala Consiliare di Palazzo delle Aquile. Scatta delle foto, noncurante delle domande che gli ospiti e i visitatori gli fanno.
Cosa sta fotografando Professore? Chiediamo come TrinacriaNews.eu
La fotografia è sempre luce. Luce. A quest’altezza, nel punto dove siamo, l’edificio davanti a noi racconta tutte le sue particolarità, perché semplifica in un colpo d’occhio, lo stile che sarà poi il gotico in un fantastico dialogo con la cupola quasi araba e con il barocco successivo. Dovrebbe essere una sorta di icona di Palermo.
Un’ altra delle tante bellezze di Palermo, quindi?
Palermo è piena di bellezze che non si conoscono, che temono di farsi vedere. E’ una città timida, direi, che muore per timidezza.
Così, incantato da un particolare architettonico del complesso attiguo al Palazzo Comunale, Philippe Daverio, in modo affabile, risponde al nostro quesito.
L’occasione è appunto, la cerimonia per il conferimento delle insegne del Premio Arte Pentafoglio a Philippe Daverio, svoltasi nell’Aula Consiliare di Palazzo delle Aquile il 18 giugno.
L’evento è stato curato da Vanessa Pia Turco, ideatrice e co-fondatrice dello stesso.
A consegnare l’ambito riconoscimento è stato il Presidente e Consulente museale, Paolo Battaglia La Terra Borgese, alla presenza dell’Assessore al Verde pubblico del Comune di Palermo, Francesco Maria Raimondo.
Quest’ultimo durante il suo intervento, ha affermato: E’ un onore per la città di Palermo riconoscere un premio ad un’autorità del mondo dell’arte e della cultura. Non tutti hanno la capacità di comprendere la sensibilità e i valori insiti nel genio e nella creatività artistica. Ed il Prof. Daverio ha questa capacità , di valorizzare e mettere in risalto il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. E quindi ci affidiamo alle sue abilità e competenze.
Sono felice sotto il profilo personale per questo riconoscimento, ma anche per il ruolo istituzionale che oggi qui rappresento.
Peraltro, il Premio Arte Pentafoglio rappresenta simbolicamente il Myosotis, fiore del ricordo e della memoria . Quale significato migliore per comunicare apprezzamento e stima al Prof. Daverio, che invito adesso per una visita all’Orto Botanico di Palermo, di cui sono Direttore, e che può certamente definirsi un museo vivente, luogo di bellezze naturali e incontri didattico-culturali.
TrinacriaNews.eu ha posto altre domande, per i nostri lettori, a PHILIPPE DAVERIO
E’ soddisfatto di avere questa onorificenza?
Certo che sono contento. Mi mette di buonumore sicuramente, avere un riconoscimento dalla città di Palermo.
Lei è giornalista, critico d’arte e docente universitario . E’ proprio per questo, è sempre a contatto con i giovani. Cosa consiglia a coloro che vogliono intraprendere carriera artistica?
Interromperla immediatamente. Perché è una carriera che non è una carriera in Italia. Questo è un paese crudele. L’Italia non ama né i giovani né gli artisti, e se uno vuole intraprendere questa strada deve sapere che sarà una strada in salita. E’ un po’ come fare il samurai, o si ha la vocazione o meglio fare qualcos’altro. E’ un paese negativo, scarsamente attento alla creatività, che non offre opportunità per gli artisti.
Si investirà di più nell’arte in futuro secondo la sua opinione?
Qui è una roba priva di interesse. Con il costo di un calciatore si potrebbe mantenere una generazione di giovani artisti. Non è un bene né un male, eppure il paese preferisce i calciatori. La società italiana è così, ogni società ha le sue regole. La società italiana ha queste regole.
Lei è oltretutto, anche uno scrittore rinomato . L’ultimo libro dal titolo “Il secolo delle avanguardie” dà una lettura diversa della prima metà di questo secolo. Ce ne può parlare?
Scrivo dei libri sulla storia dell’arte che hanno la fortuna di essere venduti, ed è una cosa abbastanza rara.
L’ultimo che ho fatto, è sul concetto dell’avanguardia, tra l’inizio del ventesimo secolo e la data che segna la fine della supremazia europea nella cultura mondiale (orientativamente la seconda guerra mondiale).
E’ una sorta di breviario per capire cosa sono le avanguardie e quali sono le personalità. E’ un libro che permette di farsi un’idea sull’argomento, senza cadere in accademismi esagerati o nozionismi inutili.
TrinacriaNews.eu ha inoltre intervistato VANESSA PIA TURCO, curatrice dell’evento e cofondatrice di Premio Arte Pentafoglio.
Lei è cofondatrice del Premio Arte Pentafoglio. Cosa significa questo riconoscimento?
Premio Arte Pentafoglio rappresenta un “faro”nel vuoto della piattaforma politica e istituzionale, un “ponte” tra i desideri dell’artista e gli organismi predisposti alla promozione della cultura. E’ un ente di promozione sociale e culturale volto alla valorizzazione dell’arte italiana nel mondo, conferisce onorificenze a personalità di spicco del mondo politico, artistico e istituzionale, ma anche è rivolto a persone che vivono nell’ombra e sono attivi nel dare un prezioso contributo all’operosità e alla evoluzione dell’umanità. Sono stati insigniti personalità importanti come ALGANESC FESSAHA, Presidente dell’Ong Gandhi (organismo internazionale a difesa delle vittime di guerra); SALVATORE CUSIMANO – Direttore Rai Sicilia-, per la sua attività di promozione culturale, grazie anche all’Auditorium da lui creato; il Sindaco di Palermo, LEOLUCA ORLANDO, per il suo operato nei confronti della città, e TAMARA FERRARI, una delle grandi firme di Vanity Fair, inviata di guerra che da sempre rischia la sua vita a difesa dei più deboli. E da ultimo, PHILIPPE DAVERIO, emblema dell’arte e della cultura in Italia.
Cosa significa quindi per Lei il mondo dell’arte?
Sono ideatrice e curatrice di vari eventi, aventi come tema la pittura, la moda, la danza, e che si sono succeduti in location belle e prestigiose, riscuotendo anche un bel successo di pubblico. Certamente è molto interessante sapere che i visitatori ne avranno un arricchimento culturale ed emotivo. Oltre alla carriera di “curator” e “art director”, ho intrapreso un percorso artistico come pittrice che, con mia grande sorpresa mi ha dato molte soddisfazioni. Ho esposto per Rotary, Lions, Comune di Roma, Comune di Palermo, Regione Sicilia, varie ambasciate e consolati. Alcune delle mie opere sono acquisite dal Museo Civico di Caltanissetta, dalla Fondazione Pubblica Sant’Elia, dal Museo Civico di Castronovo e dal Circolo Ufficiali di Palermo.
TrinacriaNews.eu ha anche intervistato il Presidente di Premio Arte Pentafoglio PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE.
Da cosa nasce Premio Arte Pentafoglio?
Pentafoglio è sinonimo di “non ti scordar di me”, come un riconoscimento alla memoria di personalità che per le loro abilità o capacità non devono essere dimenticati.
Presidente, cosa significa per Lei premiare Philippe Daverio?
E’ un grande docente francese naturalizzato italiano, critico d’arte, giornalista, conduttore televisivo, che dà un contributo importante alla storia dell’arte italiana nel mondo. Un sofisticato conoscitore dell’arte che ha servito bene la cultura nel nostro Paese e continua con umanità e intelligenza a dare luce alla nostra storia. L’opera di Daverio, la sua energia morale, la sua forza e il suo pensiero, avvicinano i cittadini all’arte e alla cultura che sono simboli di tutti. Così abbiamo deciso di conferirgli un riconoscimento.
La premiazione qui nell’Aula Consiliare di Palermo ha un particolare significato?
Certo, c’è una tavola sinottica tra Palermo, Premio Arte Pentafoglio e Philippe Daverio. Per ciò che ha dato il Professore alla Città di Palermo come insegnante e come cultore delle Arti in generale.
Trovo interessantissima l’intervista a chi di arte vive. Il contenuto mi ha distolto dal fare quotidiano e mi ha riportato a tematiche riflessive per l’osservazione dell’arte ma il commento rispetto all’Italia ed alla noncuranza per i giovani e gli artisti, assolutamente vera, mi ha scosso dal silenzioso torpore dell’immaginazione e mi ha catapultato nella quotidiana, triste realtà dell’indifferenza che ci caratterizza . Un plauso all’organizzatrice del premio ed all’intervistatrice.