Palermo – Seduta impegnativa quella di ieri a Sala d’Ercole che ha portato i suoi frutti. L’Assemblea regionale siciliana nella seduta pomeridiana di ieri 18 settembre 2013, presieduta dal vicepresidente vicario Antonio Venturino, ha discusso ed approvato tre mozioni:
1) “Interventi a tutela del cantiere navale di Palermo”;
2) “Revoca del decreto del Presidente della Regione n. 509/Gab del 3 aprile 2013 relativo all’aumento dei canoni demaniali”;
3) Pagamento differenziato delle somme dovute per costi del personale e spese di gestione agli enti gestori di attività formative e sportelli multifunzionali convenzionati con la Regione Siciliana.
La prima mozione tende a favorire il rilancio del Cantiere navale di Palermo per poter arrivare a realizzare nel più breve tempo possibile un progetto industriale che preveda la ristrutturazione e riparazione di mezzi offshore.
Le ultime due mozioni sono state presentate dal gruppo parlamentare M5S Sicilia
Per quanto riguarda la mozione di revoca del decreto relativo all’aumento dei canoni demaniali primo firmatario è stato Giancarlo Cancelleri, capogruppo M5S all’ARS.
Se il provvedimento non fosse stato stoppato – dice Cancelleri – ci sarebbe stata la moria dei lidi. Io scapperei se il mio padrone di casa mi prospettasse un aumento del seicento per cento del canone di locazione e infatti 20 su 25 imprese del settore si erano dette pronte a chiudere se l’aumento prospettato fosse divenuto operativo”.
Il provvedimento governativo, secondo quanto scritto nella mozione, rischiava di cancellare centinaia di micro e piccole aziende e posti di lavoro, spazzando via un’offerta turistica di qualità che non riguarda solo stabilimenti balneari, ma anche alberghi, ristoranti, campeggi, e tante altre realtà imprenditoriali.
E tutto ciò ingiustamente. Secondo una tabella riportata nell’atto, infatti, i canoni applicati in Sicilia sono perfettamente in linea con quelli nazionali.
La mozione approvata mira, inoltre, a salvaguardare l’ambiente, impegnando il governo “ad adottare ogni utile iniziativa affinché la disciplina delle concessioni tenga conto dei principi di tutela ambientale e paesaggistica, anche in considerazione del rispetto della proporzionalità tra spazio liberamente fruibile e spazio utilizzato dagli stabilimenti balneari, nonché del rispetto delle norme sulla concorrenza, così come stabilito dalla direttiva Bolkenstein”.
La mozione che riguarda gli enti gestori di attività formative e sportelli multifunzionali convenzionati con la Regione Siciliana impegna il governo ad imporre agli enti di formazione il pagamento differenziato delle somme per il personale e per la gestione, tramite l’attivazione di conti correnti separati, garantendo la regolarità e la trasparenza in un settore finora molto libero di agire.