Palermo – L’Assemblea Regionale Siciliana nella seduta pomeridiana di mercoledì 18 dicembre 2013, presieduta dal Presidente, Giovanni Ardizzone, ha approvato con 57 voti favorevoli, uno contrario e nessun astenuto il disegno di legge “Misure in materia di controllo, trasparenza e contenimento della spesa relativa ai costi della politica“, mentre con 54 voti favorevoli, nessuno contrario e 9 astenuti ha approvato un ordine del giorno, sempre nell’ambito delle politiche di revisione dei costi del Parlamento siciliano e del suo apparato, a firma degli onorevoli Savona, Digiacomo e Sudano.
I deputati M5S hanno abbandonato l’aula al momento del voto perché contro il provvedimento non corrispondente alle loro richieste. Ecco da dove deriva la contestazione dei deputati del M5S gli stipendi saranno, comunque, più alti della media nazionale stabilita dal decreto Monti, tetto di 8500 euro fissato per i consiglieri regionali.
Ecco cosa prevede il provvedimento.
I parlamentari ARS riceveranno una indennità di 11.100 euro lordi rispetto ai precedenti circa 17.000 euro. Per presidente dell’Ars, governatore della Regione e presidenti di commissioni è previsto un extra, fino a un massimo di 2.700 euro lordi al mese. Anche se in una recente trasmissione televisiva su LA7 il Presidente Crocetta ha dichiarato che questa indennità sarà da lui accantonata per devolverla ad un ente, ancora da scegliere, in beneficenza. Riduzione anche per gli assessori tecnici: l’indennità passa da circa 10 mila euro netti a 11.100 lordi
Inoltre, il parlamento individuerà le cariche interne a cui spetterà un indennità di funzione, sottoposta invece al prelievo fiscale, nei limiti di 2.700 euro lordi mensili. Ai parlamentari regionali nominati assessori è attribuita un’indennità aggiuntiva per la carica di assessore pari all’indennità di funzione che spetta al presidente di commissione legislativa permanente dell’Ars. Agli assessori regionali che non siano deputati spetta un trattamento economico omnicomprensivo di 11.100 euro lordi.
Viene reintrodotto un privilegio molto criticato, l’assegno di solidarietà in favore dei deputati regionali: a fine mandato i parlamentari percepiscono un assegno pari a un dodicesimo dell’indennità lorda per ogni anno di mandato che corrisponde a poco più di seimila euro l’anno.
L’Aula inoltre ha continuato la discussione del disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, recante “Norme per l’apertura di una casa da gioco nel Comune di Taormina“.
L’Aula è stata rinviata a lunedì 23 dicembre 2013 alle ore 12 con il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni.
2) Discussione del documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) per gli anni 2014-2017.
3) Discussione dei disegni di legge:
a) “Promozione della ricerca scientifica in ambito sanitario”. (Seguito)
b) Disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, recante “Norme per l’apertura di una casa da gioco nel Comune di Taormina e Palermo”. (Seguito)
c) Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto, recante “Modifiche e integrazioni dell’articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie”.
d) “Modifiche alla legge regionale 20 aprile 1976, n. 35”.
e) “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”.