Palermo – Ieri pomeriggio l’Assemblea regionale siciliana presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone e dal vicepresidente Salvatore Pogliese, ha approvato a maggioranza con 39 voti favorevoli, 12 contrari, i deputati del M5S e 4 astenuti, il disegno di legge voto per l’apertura di due casinò in Sicilia, uno a Taormina e l’altro a Palermo. Ora spetterà al Parlamento della Repubblica. Ha, inoltre, approvato un ordine del giorno che impegna il Governo della Regione, ad avviare in sede di Commissione Paritetica Stato/Sicilia l’iter per la emanazione del decreto legislativo per l’apertura di case da gioco in Sicilia e ha continuato l’esame del disegno di legge sui liberi consorzi e le Città metropolitane, rinviando ad oggi la continuazione della discussione generale.
Ricordiamo che già da luglio dell’anno scorso il Presidente Crocetta si era espresso positivamente per una riapertura dei casinò in Sicilia: Sottoporrò la questione al ministro dell’Interno – aveva dichiarato – questo perché la Sicilia deve diventare il luogo turistico più importante d’Europa. Ma anche l’assessore al Turismo, Michela Stancheris, aveva subito apprezzato l’idea di Crocetta considerando le case da gioco una possibile futura realtà economica nell’Isola.
Per l’On. Lino Leanza, di articolo 4, primo firmatario del ddl si tratta di un importante volano per l’economia isolana: due casinò nell’isola possono essere un importante volano di crescita turistica e di sviluppo e rappresentano una forma di risarcimento per le tante discriminazioni subite dalla nostra isola. Mi auguro – continua – che anche a livello nazionale i deputati eletti in Sicilia facciano quadrato intorno a questa importante norma e mostrino coesione analoga a quella dimostrata in queste ore dal parlamento siciliano.
Quella della realizzazione dei Casinò è una opportunità che la Sicilia non può farsi sfuggire. – così si esprimono i deputati di articolo 4 Pippo Currenti e Toto’ Lentini – Troppo spesso i turisti lasciano la regione per dirigersi sulla vicina isola di Malta dove si può anche giocare in un casinò. Ed anche sul territorio italiano esistono casinò come Sanremo e non soltanto. C’è, poi, il ricorso ai sistemi di gioco online quasi sempre gestiti dall’estero che fanno sì che questo genere di attività si svolga regolarmente, ma indirizzando su altri territori i vantaggi e con scarse possibilità di controllare i flussi finanziari. Una legge organica serve ad ottenere un doppio risultato: da una parte cogliere l’occasione di sviluppo, dall’altra togliere il sistema del gioco al controllo da parte di società estere o, peggio, allo sfruttamento del vuoto normativo da parte della criminalità organizzata.