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Anno XII - Num. 57 - 09 dicembre 2024

Anno IV - Num. 21 - 02 marzo 2016 Cultura e spettacolo

“Un amore negato” il romanzo di Salvatore Pasqualetto presentato a Palermo all’ex Real Fonderia alla Cala

di Francesco Alaimo

Palermo – Giorno 25 febbraio alla ex Real Fonderia alla Cala  è stato presentato l’ultimo romanzo di Salvatore Pasqualetto dal titolo “Un amore negato” (Ed. Iride gruppo Rubbettino).

La presentazione è avvenuta nell’ambito della consegna degli annuali “Premi della cultura” intitolati a Salvator Gotta organizzati dall’Empire International Club di Palermo.

Sono stati premiati artisti, scrittori, critici ed attori teatrali che si sono distinti per la loro attività negli ultimi anni e che hanno movimentato il panorama culturale cittadino.

copertinaIl libro di Salvatore Pasqualetto, presente alla manifestazione, è stato introdotto da un approfondita analisi del prof. Tommaso Romano ed è stato presentato da Gaetano Li Destri.

“Un Amore negato” è ambientato a Rosolini e racconta di una Sicilia che non vuole rompere con gli schemi del passato. Il romanzo è ispirato ad una vicenda reale, ed è la storia della drammatica ricerca delle origini di Lucia Masolino, moglie del protagonista della vicenda, Giovanni Falari. Giovanni è un importante imprenditore locale che vorrebbe far crescere la propria attività e non volendo scendere a compromessi si scontra con quella zona grigia che purtroppo da sempre caratterizza la società siciliana. S’intrecciano storie di uomini che hanno conosciuto la dura realtà carceraria, prepotenti col potere di vita e di morte su chiunque abiti in quel territorio. La narrazione si articola su due piani, svolti parallelamente e tra loro intrecciati: il primo, quello della dimensione interiore e psicologica della ricerca del sé; il secondo relativo alla dimensione esterna della rappresentazione della realtà politica, economica e sociale della Sicilia. Le due dimensioni sono strettamente unite: a mano a mano che la ricerca della verità procede, Giovanni s’imbatte in personaggi ambigui, deboli, corrotti che sono lo specchio di una terra la cui identità consiste nel tenere nascosta, in penombra, tale stessa identità. La Sicilia e la sicilianità come labirinto dell’anima.

video di Roberto Rinella  
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