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Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno II - Num. 07 - 10 luglio 2013 Politica e società

Abolizione della tabella H. Ci sarà un bando per contributi a enti e associazioni

di Vilma Maria Costa
         

arsPalermo – L’Assemblea regionale siciliana nella seduta di oggi, 12 agosto 2013, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha approvato con 48 voti favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto il disegno di legge “Modifiche all’articolo 128 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 e successive modifiche ed integrazioni ed iniziative in favore degli enti teatrali e delle province regionali”, che abolisce la Tabella H e prevede un bando per l’assegnazione dei contributi ad enti e associazioni.

Il valore complessivo della nuova norma è di 8.5 milioni di euro: 2 andranno ai teatri siciliani mentre gli altri 6.5 milioni saranno a disposizione di enti e associazioni.

Ecco come si è espresso proposito dell’approvazione del disegno di legge Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Megafono all’Assemblea regionale siciliana: Abbiamo posto fine ad un sistema clientelare nell’erogazione dei contributi pubblici. L’avviso pubblico previsto dalla nuova legge e’ garanzia di trasparenza. Grazie al presidente Rosario Crocetta anche nel settore delle assegnazioni agli enti culturali e sociali si cambia registro. In Sicilia la rivoluzione continua all’insegna della legalità, della trasparenza e della par condicio garantita a tutti gli enti che operano nell’Isola e che si rivolgono alla regione per un sostegno finanziario.

Anche il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, intervenendo oggi in aula si è espresso a favore del varo della legge: Mai più favoritismi, con leggi-provvedimento, nell’erogazione di contributi a favore di enti e associazioni. Morta e sepolta la tabella H, con la legge approvata oggi dall’Ars, l’assegnazione dei contributi avverrà in base a criteri di merito, considerando la validità e le finalità delle iniziative proposte dagli enti e dalle associazioni che parteciperanno agli avvisi di selezione. Abbiamo scelto con il presidente Crocetta di seguire la via della chiarezza e della trasparenza affermando la separazione della funzione legislativa dell’Ars da quella amministrativa della giunta di governo. E’ necessario adesso dare rapida attuazione alla riforma approvata e prevedere a breve un’adeguata copertura finanziaria con particolare riferimento all’area della disabilità dell’emergenza sociale e socio-sanitaria, della cultura e dello sport.

Parere positivo anche da parte di Giuseppe Picciolo capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia: L’abolizione della tabella H è un passo avanti rispetto al passato, sia in termini di stile che nella gestione del denaro pubblico in maniera trasparente e con condizioni di parità per i beneficiari. Con questa nuova legge si apre un corso nuovo. Siamo certi che il governo regionale avrà le giuste attenzioni verso le associazioni che si occupano dei disagi sociali, della disabilità e della lotta alle malattie gravi.

Chi ha espresso parere totalmente negativo è stato Vincenzo Figuccia, vice capogruppo del Partito dei Siciliani MpA: Con la legge sulla cosiddetta Tabellona H, approvata oggi dall’Ars, si e’ sostituito un sistema imperfetto con un sistema imperfettissimo, che affida tutto alla massima discrezionalità del Governo. Malgrado i numerosi tentativi di miglioramento e di dialogo con il Governo, non possiamo che registrare la totale chiusura del Presidente Crocetta volta a sostituirsi non solo al Parlamento, ma anche alla sua stessa maggioranza e ai suoi stessi Assessori. Non possiamo che prendere atto del fatto che il presidente Crocetta ha tarpato le ali agli stessi deputati della maggioranza che hanno provato ad apportare dei correttivi, così come le ha tarpate a quegli Assessori che avevano fatto un lavoro certamente meritevole di sintesi fra le diverse esigenze. Oggi invece che far sparire i numerosi enti beneficiari della ex Tabella H, aumentano solo i poteri discrezionali del Presidente della Regione. Quasi nullo è lo spazio dato alle Province che hanno tante emergenze oltre quelle già ricordate delle scuole; ci sono le emergenze legate ai dipendenti, ai servizi, alle società partecipate. La verità è che questa legge è frutto della totale assenza di programmazione e lascia intatte le emergenze della Sicilia e dei siciliani.

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