Due giorni di manifestazioni per fare conoscere il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, la sua storia, i mezzi e le attrezzature in dotazione, le attività che svolge su un territorio variegato come quello della nostra Isola, sia in termini di formazione continua che, soprattutto, di interventi in ambiente impervio. Il tutto nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni di vita del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, di cui fa parte come servizio regionale.
Si comincia sabato 26 ottobre dalle 10 alle 18 con un grande stand espositivo a piazza Politeama (Palermo).
Si prosegue domenica 27 ottobre dalle 10 alle 14:30, nell’ambito della manifestazione “La Domenica Favorita”, con lo stand presso il Giardino Vincenzo Florio, in viale del Fante.
Durante entrambe le giornate verranno illustrate ai visitatori le competenze e le attività svolte. Previste anche simulazioni su manichino delle manovre di rianimazione, sotto la supervisione della commissione medica regionale del SASS, “lezioni” sui nodi e prove di montaggio e trasporto della barella portantina.
Domenica, inoltre, sarà presente un’unità cinofila ed è prevista una dimostrazione di recupero in parete di un alpinista infortunato tramite calata di barella sulla Roccia dello Schiavo, di fronte lo stand presso il giardino Vincenzo Florio. La manovra sarà ripresa da alcune telecamere che proietteranno in diretta le immagini su uno schermo all’interno dello stand.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano è strutturato in tre stazioni alpine e una speleologica, con 145 tecnici operativi 24 ore su 24 e 10 mezzi. Nel 2023 ha garantito 189 interventi, il 52% in più rispetto ai 124 dell’anno precedente. Quest’anno ne sono già stati eseguiti 120.
In tutta Italia il Corpo può contare su 279 stazioni, presenti sulle Alpi, sulla dorsale appenninica e sulle isole maggiori. I suoi circa 7.000 operatori garantiscono un’attività operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Nel 2023 il CNSAS è intervenuto in totale 12.349 volte per soccorrere 12.365 persone, 7.622 delle quali hanno avuto bisogno di intervento sanitario. Ben 491 escursionisti e alpinisti, nonostante l’intervento, hanno perso la vita. Dal 1954 a oggi, il Soccorso Alpino e Speleologico ha riportato a casa ben 223.762 persone, tra le quali 140.929 ferite e 77.436 illese. Le vittime, in tutto, sono state 18.072.