Palermo – Con questa rassegna – ha detto il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando – raggiungiamo il doppio obiettivo di offrire una serie di concerti di altissimo livello e di aprire uno dei palazzi simbolo della Città e dell’Amministrazione a tutti i cittadini palermitani e ai turisti. La sinergia con l’associazione “Amici della Musica” ci riempie di orgoglio e, siamo certi, darà frutti splendidi sia in termini qualitativi sia in termini di partecipazione. Queste le parole di apertura alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Concerti a Palazzo delle Aquile” in collaborazione della sopracitata associazione “Amici della Musica”, che si è tenuta presso la Sala delle Lapidi di Villa Niscemi. Ogni domenica, dal 10 novembre al 29 dicembre, il Palazzo delle Aquile diventerà un palcoscenico musicale che accoglierà artisti di fama nazionale ed internazionale ma anche territoriale. L’associazione siciliana “Amici della Musica” nasce nel 1925 e da allora ha dato vita a una ricca programmazione culturale anche grazie agli artisti con i quali l’associazione ha intrapreso un rapporto di collaborazione.
Tutti i concerti saranno gratuiti e si svolgeranno la mattina dalle ore 11.30. Inoltre, nei giorni in cui sono previsti i concerti il pubblico avrà la possibilità di visitare il piano nobile del Palazzo.
Programma dei concerti
domenica 10 novembre
Sud-Orff. Orchestra di percussioni dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Emanuele III”
Eliana Danzì direttore / guest star: Giuseppe Mazzamuto
domenica 17 novembre
Blue Note Sax Quartet
Alessandro Corsini sassofono soprano / Salvatore Antonio Principato Trosso sassofono contralto
Giuseppe Mario Caccamisi sassofono tenore / Francesco Italiano sassofono baritono
musiche di Gershwin, Ellington, Piazzolla e altri
domenica 24 novembre
Coro e Orchestra Philarmonia
Antonina Terzo maestro del coro / Giuseppe Messina direttore
cori e brani sinfonici da opere di Rossini, Verdi, Mascagni, Donizetti e altri
concerto realizzato in occasione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-2013)
domenica 1 dicembre
SeiOttavi
Massimo Sigillò Massara / Vincenzo Gannuscio / Alice Sparti
Kristian A. Thomas Cipolla / Giuliana Di Liberto / Lucia Caminita
musiche di Piovani, Rota, Led Zeppelin e altri
domenica 8 dicembre
Orchestra a Plettro del Conservatorio “Vincenzo Bellini”
Emanuele Buzi direttore
musiche di Verdi, J.S. Bach, Piazzolla e altri
domenica 15 dicembre
Coro Polifonico e Orchestra Filarmonica dell’Istituto “Regina Margherita”
Salvatore Scinaldi maestro del coro / Francesco Di Peri direttore
musiche di Beethoven, Mozart, Rossini, Morricone e altri
domenica 22 dicembre
Concerto di Natale con il Gospel Project Interetnic Choir
Pietro Marchese direttore
In occasione di questo concerto sarà realizzata una raccolta di giocattoli destinati alle tombole natalizie organizzate dell’Associazione Santa Chiara per i bambini del centro storico di Palermo
domenica 29 dicembre
Orchestra da Camera “Gli Armonici”
Andrea Del Moro violino / Umberto Bruno direttore
musiche di Rossini, Mendelssohn e altri
L’iniziativa si inserisce all’interno della rete progettuale a sostegno della candidatura di Palermo a capitale europea della cultura. Palermo insieme ad altre 20 città italiane, dopo aver sostenuto una fase di selezione iniziale, fra il 12 e il 15 novembre dovrà affrontare a Roma un esame da parte di una Giuria da cui scaturirà la “short-list” delle finaliste italiane. La Giuria sarà composta da 13 membri, sette sono nominati dalle istituzioni europee e sono l’austriaco Manfred Gaulhofer (direttore generale di Graz capitale europea della cultura 2003, designato quale Presidente di Giuria), il britannico Jeremy Isaacs (dirigente televisivo ed ex direttore della Royal Opera House), l’estone Anu Kivilo (amministratore delegato dell’International Arvo Pärt Centre) e l’austriaco Norbert Riedl (capo del Dipartimento degli affari culturali bi e multilaterali presso il Ministero federale austriaco dell’istruzione, delle arti e della cultura), lo spagnolo Jordi Pardo (responsabile di progetti culturali a livello internazionale), il britannico Steve Green (consulente e ricercatore nel campo della politica culturale), l’austriaca Elisabeth Vitouch, che rappresenta la commissione “Cultura e istruzione” del Comitato delle regioni ed è membro dell’amministrazione cittadina di Vienna. I sei membri nominati dal Governo italiano sono invece Lorenza Bolelli del Museo d’Arte Contemporanea di Roma; Gerardo Casale, Art Director della Treccani; Paolo Dalla Sega, docente dell’università Cattolica e project consultant di eventi speciali interdisciplinari; Emma Giammattei, storica della letteratura e critica letteraria; Alessandro Hinna, economista dell’università Tor Vergata di Roma; Francesco Manacorda, curatore di gallerie d’arte di fama internazionale e direttore artistico della Tate di Liverpool.
Ma cosa vuol dire candidarsi e soprattutto diventare capitale europea della cultura? Nel 1985 l’attrice Melina Mercouri lanciò la proposta che venne accolta dal Consiglio dei Ministri dell’Unione europea, con l’appoggio del Parlamento europeo e con la successiva adozione da parte della Commissione europea. Da quel momento, 32 città sono state elette capitali europee della cultura con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza, la diversità culturale e i tratti comuni, migliorare la conoscenza che i cittadini hanno gli uni degli altri e favorire la presa di coscienza dell’appartenenza ad una medesima comunità europea. Una città viene insignita di questa prestigiosa “carica” per il programma di eventi culturali particolari che propone di organizzare nel corso dell’anno di candidatura sulla base di due criteri : “la dimensione europea” e “la città e i cittadini”. La città che consegue questo titolo non solo ha l’opportunità di costruire un’identità culturale forte in ambito europeo, ma anche quella di ricevere un “premio”, in onore di Melina Mercouri, assegnato alle città capitali entro 3 mesi dall’inizio dell’avvenimento con la riserva che abbiano rispettato gli impegni assunti. Il premio consiste nell’erogazione di 1,5 milioni di euro tramite versamento alla struttura incaricata dell’attuazione del programma.
Di seguito riportiamo una breve intervista che Cosimo Aiello, presidente dal 2011 dell’associazione “Amici della Musica” ha rilasciato a TrinacriaNews proprio in occasione della conferenza di lancio dell’iniziativa “Concerti a Palazzo delle Aquile”.
Cosa vuol dire per l’associazione “Amici della Musica” questa collaborazione con il Comune di Palermo?
Vuol dire integrazione, dove il privato si mette insieme al pubblico, vuol dire integrazione della musica a servizio della propria città e la città identifica negli “Amici della Musica” un partner qualificato per proporre un messaggio culturale. A noi ci inorgoglisce molto il fatto di essere stati scelti per aprire il palazzo alla città, non solo alla città ma anche ai turisti e a chi ne avrà voglia, e noi siamo strumenti in questo percorso.
Palermo si candida a capitale della cultura europea. Quanto è importante la musica per una città che ha questa ambizione?
Ogni forma d’arte è importantissima. A me piace ricordare un aneddoto. Quando c’era l’assedio di Leningrado e morivano di fame e di freddo, non toccarono il loro parco. Nelle testimonianze successive, che la storia ci ripropone, il popolo moriva di freddo ma non sradicava gli alberi per riscaldarsi e preferendo morire affermando che quello era il loro parco, le loro radici, la loro cultura e la loro storia. Anche negli attimi di maggiore difficoltà, sociale ed economica come quella che viviamo in questo periodo, ogni forma d’arte come la musica possono contribuire a dare un messaggio di speranza e a vivere in un mondo più bello.