Palermo – Un altro passo avanti verso la realizzazione di casinò in Sicilia. E’ stato approvato, infatti, dalla Commissione il disegno di legge che ne prevede l’apertura nell’Isola e ora passerà all’esame dell’ARS, l’Assemblea regionale siciliana. Il ddl è stato emendato dalla Commissione inserendo la possibilità della creazione di un secondo casinò nell’area di Palermo.
Rivedremo il Castello Utveggio all’antico splendore? Castello dove i palermitani ricorderanno che già all’inizio della seconda guerra mondiale si tentò di aprirvi un casinò, ma senza successo. La guerra e l’utilizzo della zona da parte delle truppe fasciste inizialmente, e di quelle alleate in un secondo tempo, decretarono la chiusura definitiva dell’impianto che restò per molti anni abbandonato e vandalizzato. Nel 1984 venne acquistato e restaurato dalla Regione Siciliana ed affidato nel 1988 ad un ente con personalità giuridica per la realizzazione di una scuola manageriale, il Cerisdi. In questa occasione vennero aggiornati gli interni originali e furono adeguati gli impianti idraulici, elettrici ed informatici per rendere la struttura moderna.
Il primo firmatario del ddl, on. Lino Leanza di articolo 4, dichiara che: Si tratta di un ulteriore attrattore turistico per la Sicilia e, al tempo stesso, di un modo per riequilibrare l’offerta con altre regioni italiane ed europee. I casinò esistono in altre aree del Paese e non si comprende perché non si dovessero realizzare anche in Sicilia.
Già da luglio di quest’anno il Presidente Crocetta si era espresso positivamente per una riapertura dei casinò in Sicilia: Sottoporrò la questione al ministro dell’Interno – aveva dichiarato – questo perché la Sicilia deve diventare il luogo turistico più importante d’Europa. Ma anche l’assessore al Turismo, Michela Stancheris, aveva subito apprezzato l’idea di Crocetta considerando le case da gioco una possibile futura realtà economica nell’Isola.
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