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Anno XII - Num. 56 - 03 settembre 2024

Anno II - Num. 08 - 21 ottobre 2013 Cultura e spettacolo

Intervista al regista siciliano Luca Vullo per i successi del docufilm “La Voce del Corpo”

di Vilma Maria Costa
         

Luca_Vullo_La_voce_del_corpo_ARTICOLO_4Gli italiani, ma soprattutto i siciliani si esprimono con due linguaggi che utilizzano molto spesso contemporaneamente: il linguaggio verbale e quello non verbale.

La docufiction del regista Luca Vullo può essere considerata una analisi sulla gestualità siciliana effettuata con il metodo dell’antropologo che per la sua realizzazione ha utilizzato anche la ricerca sul campo.

Prendendo avvio da una leggenda estratta dagli scritti di Giuseppe Pitrè, il film narra l’incredibile capacità di comunicare con i gesti del popolo siciliano.

Tutti hanno sempre asserito che un siciliano, anche se dovesse trovarsi in un paese straniero dove si parla la lingua più difficile e diversa dalla nostra, saprebbe come farsi capire, il suo gesticolare, spesso aiutato dalle posture del corpo e dalle sue movenze, farebbe capire a chiunque quali sono le sue esigenze primarie, ma anche quelle secondarie.

Luca Vullo evidenzia tutto questo utilizzando un linguaggio audiovisivo e cinematografico che ben rende le potenzialità e la comunicazione del modo di esprimersi non verbale dell’autentico siciliano doc.

Ci sono gesti di cui, però, è necessario conoscerne il significato perché esprimono un concetto ben preciso come un vero e proprio linguaggio dei segni a se stante con un suo codice che può essere capito e interpretato soltanto da chi lo conosce e ne La Voce del Corpo sono descritti anche questi gesti tipici siciliani.

Per questo interesse scientifico-divulgativo che non trascura l’aspetto creativo, ma anche culturale e sociale, La Voce del Corpo è più che un film, un docufilm.

Per la sua realizzazione Vullo si basa anche sui dvd multimediali che vengono utilizzati per imparare una nuova lingua e crea un film divertente e al tempo stesso interessante, come un modo moderno per fare apprendere un nuovo linguaggio.

E gli attori protagonisti: Evelyn Famà, Rosario Petìx e Vincenzo Volo, ma anche alcuni personaggi di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo tra cui Pippo Baudo, Emma Dante, Mimmo Cuticchio che hanno partecipato al docufilm, hanno fatto da guide frizzanti in questo speciale percorso, si potrebbe dire, didattico.

Luca_Vullo_La_voce_del_corpo_ARTICOLO_2Il film accoglie inoltre brani di band musicali quali Agricantus, Tinturia e Ipercussonici rigorosamente “Made in Sicily” come tutto il cast artistico.

L’opera ha ricevuto la Qualifica di Film d’Essai da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, entrando in automatico nel Progetto “Schermi di Qualità“.

Inoltre il film è stato selezionato per il Festival Itinerante dei Documentari in Sicilia “VisionanDOC”, una tournée dedicata organizzata dalla FICE Sicilia (Federazione Italiana Cinema D’Essai) che lo ha portato in 8 sale cinematografiche in Sicilia tra ottobre e febbraio 2013.

Recentemente il National Theatre, The Guardian e Kingston Arts hanno riconosciuto l’importanza artistica e culturale del docufilm.

Questi i premi che sono stati assegnati al film:

  • “Miglior Film Documentario” all’ Epizephiry International Film Festival
  • “Miglior Documentario” alla II° Edizione di Cinemaclick International Web Film Festival and New Media Festival di Roma
  • “Menzione Speciale” al Sicilian Film Festival di Miami.

Ecco come ha risposto alle nostre domande il regista e autore del docufilm Luca Vullo che al momento vive e opera a Londra:

1. Come è nata l’idea di descrivere il linguaggio non verbale tipico dei Siciliani?

Ho sempre pensato che il popolo siciliano avesse una marcia in più dal punto di vista della teatralità e della comunicazione non verbale.

Confrontarmi negli anni con altre regioni d’Italia e con l’estero, mi ha dato la conferma ufficiale. Siamo un popolo straordinariamente ricco di cultura e anche molto divertente, ma spesso siamo conosciuti nel Luca_Vullo_La_voce_del_corpo_ARTICOLO_3resto del mondo esclusivamente per gli aspetti negativi che hanno penalizzato l’immagine del nostro paese. Leggere che altri studiosi e intellettuali di fama internazionale avevano già notato e raccontato questa straordinaria caratteristica del nostro popolo mi ha dato lo sprint per raccontare con una nuova prospettiva la nostra meravigliosa terra. Da qui nasce la ricerca e la realizzazione del film.

2. Immaginava che un’opera come La Voce del Corpo che riguarda una specificità particolare attinente ad una regione sarebbe stata apprezzata così tanto anche all’estero?

Ero quasi certo che sarebbe stato apprezzato all’estero forse più che in Italia. Quando ho studiato l’idea, immaginavo un dvd multimediale per conoscere una lingua straniera, nel nostro caso la gestualità dei siciliani. Quindi in realtà pensavo già ad un pubblico straniero e ho volutamente dato un taglio educativo, turistico e divertente. Gli esiti positivi del film in diverse parti del mondo e quelli che ancora verranno sono semplicemente i frutti che immaginavamo.

3. Quando crea un’opera cinematografica qual è il risultato che vorrebbe ottenere? Desidera di più raggiungere un suo obiettivo culturale e sociale o il successo nelle sale cinematografiche?

Tutti i miei lavori cinematografici sono nati da una pulsione interna a raccontare qualcosa che mi ha colpito emotivamente e mentalmente. Quindi l’obiettivo primario è quello di restituire a più persone possibile quello che ho conosciuto e vissuto personalmente e lanciare un messaggio. Comunicare emozioni, fare informazione. Non ho mai pensato al successo del botteghino prima di scrivere un film. La sociologia e l’antropologia sono sempre presenti nei miei lavori e sono le prospettive o meglio ancora le mie lenti di osservazione sulla vita.

Sicuramente quando ho scritto La voce del corpo avevo chiaramente in mente il target e immaginavo che potesse piacere in Italia e all’estero, ma non pensavo alle sale cinematografiche vista le grandi difficoltà di portare i documentari al cinema. In realtà alla fine ci siamo riusciti e il film è stato proiettato in alcune sale seguendo percorsi indipendenti e progettuali e mai le linee classiche del mercato.

4. Sta già pensando a un nuovo progetto cinematografico?

In realtà, ho in cantiere diversi progetti tra Italia e Uk, ma al momento sono notizie top secret. Presto vi aggiorneremo sulle nuove avventure cinematografiche di Luca Vullo. Seguitemi su lucavullo.it e su facebook.com/vulloluca.

Sarà per noi un vero piacere ricevere sue notizie aggiornate sull’evoluzione delle sue opere cinematografiche, le auguriamo buon lavoro e la ringraziamo per la disponibilità dimostrataci.

Luca_Vullo_La_voce_del_corpo_ARTICOLO_1Luca Vullo – Autore, Regista e Produttore

Artista poliedrico e regista versatile, dopo aver affinato le capacità di ideazione e scrittura a Bologna frequentando il DAMS indirizzo cinema e numerosi corsi di formazione e laboratori cinematografici, sviluppa una notevole esperienza alla regia dirigendo numerosi cortometraggi, documentari, docu-fiction, videoclip musicali e spot pubblicitari. La sua filosofia è curare l’intero processo produttivo, dall’ideazione alla post-produzione.

Nel 2006 fonda la sua casa di produzione cinematografica Ondemotive con la quale amplia le abilità di produttore e distributore producendo e distribuendo tutti i suoi lavori(ondemotive.net).

Impegnato da anni nel campo della “Media Education” e nell’ambito del Sociale realizza diversi documentari e messaggi sociali ma anche laboratori formativi cinematografici rivolti a giovani e bambini, nell’ambito di scuole, associazioni, cooperative sociali, istituti penitenziari e comunità di recupero, con la produzione finale di cortometraggi e spot sociali.

Sensibile alle arti e alla cultura e con la naturale attitudine a dirigere il suo team di lavoro dimostrando grandi capacità organizzative e di gestione, si occupa anche di organizzazione di eventi culturali, artistici e festival di cinema.

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