Palermo – Ieri Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola regionali hanno scritto ai ministri del Lavoro e della Coesione territoriale e ai Prefetti della Sicilia per segnalare la “gravissima situazione dell’intero settore della Formazione professionale, in tutte le filiere in cui si articola” e per chiedere la convocazione di un tavolo regionale sui problemi degli ammortizzatori sociali in deroga e un tavolo nazionale di crisi presso il Ministero del Lavoro, “per individuare soluzioni certe e praticabili”.
Ai ministri e ai Prefetti i sindacati hanno anche inviato un documento sulla vertenza, in cui si parla di sistema reso “ingovernabile dalle azioni del governo regionale”, “in assenza di alcuna progettualità riformatrice” e di un accordo del 7 giugno “disatteso da un governo inadempiente e da un’amministrazione sempre più incapace e ingessata”.
I sindacati annunciano lo stato di agitazione dei lavoratori con imminenti sit- in davanti alle Prefetture e possibili altre iniziative di protesta fino allo sciopero generale e una possibile manifestazione a Roma.
Nella nota ricordano, peraltro, che l’esclusione dal piano formativo degli enti revocati avrà conseguenze drammatiche su 1.000 lavoratori che andranno ad aggiungersi ai 650 già espulsi l’anno scorso.
Siamo convinti – scrivono Flc, Cisl Scuola e Uil scuola– che vadano operate azioni di tutela dei lavoratori incolpevoli di questi enti, garantendo per quanto possibile i livelli occupazionali e incentivandone l’esodo dal sistema.
I sindacati segnalano la crescita della tensione e la loro preoccupazione per la tenuta dell’ordine pubblico e ai Prefetti chiedono di sostenere la loro richiesta affinché i ministeri diano rapidamente risposta.